[RSF] Idee alternative censurate dai TELEGIORNALI

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Autor: Christian
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Asunto: [RSF] Idee alternative censurate dai TELEGIORNALI
Ciao a tutti

E scusate l'intrusione.

Ma voglio aproffittare di questa simpatica pletora di email che ho
casualmente ricevuto per DIFFONDERE questa notizia :

Massimo Gramellini, giornalista sulla giornale LA STAMPA di TORINO ha
scritto un interessante articolo in prima pagina intitolato IL DESERTO DI
SILVIAHARA. Con grande senso di responsabilità misto a amara ironia diceva
delle cose serissime : invece di costruire un inutilissimo ponte sullo
stretto che non ha nessun senso, fuori da ogni logica razionale (1) (2) (3)
(4) (5), si potrebbe costruire una mega centrale di celle fotovoltaiche nel
centro della sicilia, che tralaltro è una zona desertica vastissima. Questa
enorme centrale solare consisterebbe in un enorme quadrato di 50 km di lato
fitto di celle fotovoltaiche. E' una idea piena di buon senso. Non sono io a
proporla, non è il giornalista a proporla ma uno scienziato del calibro di
CARLO RUBBIA.

Ma io ne aggiungo un'altra. Se si potesse costruire un analoga centrale in
mezzo al deserto del Sahara, non di 50 km di lato ma di 500 km di lato si
potrebbe fornire di energia elettrica TUTTO IL MONDO, risolvendo il problema
delle fonti non rinnovabili una volta per tutte. Immaginiamo poi di
costruirne non una ma DUE . Quali scenari si potrebbero trarre da questo
insegnamento ?

DIFFONDENTE QUESTE INFORMAZIONI, non appariranno mai nei giornali della
televisione.
PER UN' INFORMAZIONE DI BUON SENSO : DIFFONDENTE, DIFFONDENTE, DIFFONDENTE

(1) La Sicilia è un territorio destinato a desertificarsi nel giro di 25-30
anni. Pertanto non ha senso costruire qualcosa che non sarà utilizzato
pochissimo in futuro
(2) Per un messinese e un reggino utilizzare il ponte non sarà conveniente
perchè impiegherà più tempo che utilizzando un traghetto.
(3) Per quanto si possa costruire un ponte moderno e dotato di tutti i più
sofisticati ritrovati antisismici, bisogna ricordare che la Sicilia e la
Calabria sono situate su placche sismiche che si muovono una verso nord ed
una verso sud. Prima o poi il ponte verrebbe spaccato in due!
(4) La quantità di cemento che verrebbe posta ai due lati del ponte sarebbe
così enorme che distruggerebbe l'ecosistema locale danneggiando per sempre
le popolazioni locali.
(5) La Sicilia e la Calabria hanno bisogno di ricostruire tutta una rete di
acquedotti che denuncia perdite che si avvicinano in alcuni casi anche al
70%, riorganizzando gli ambiti territoriali e le società che li gestiscono.

CHRISTIAN HAMNETT
Chieri
govohc@???