black.skorpion wrote:
> Per chi è interessato....e per chi vuole nuovi "stimoli":
>
> http://www.infosecurity.it/IT/roadshow/roma%202008.aspx
>
> Un saluto.
Guarda che, ormai sicurezza e hacking non hanno piu' nulla a che fare.
o meglio, se per hacking si intende quello che e' stato rivenduto come
"ethical hacking" allora si, stanne sicuro. l'ethical hacking con etiche
decise da altri e' davvero facile renderlo un prodotto.
che poi questo sia diventato comprensibile dopo che sia successo, e non
prima, vuoi per la gioventu' di chi ci fosse dentro o vuoi perche' e'
una cosa che non era mai successa prima, e' il motivo per il quale sia
nell'ambiete IT security che in quello underground si pensa che le due
cose vadano di pari passo.
prima, forse, per sbaglio, per cercare di far si che un lavoro desse le
soddisfazioni di un hobby, era cosi'.
ora invece le due strade sono ben separate.
l'hacking ha mantenuto il suo stile di formazione (individuale,
indipendente, empirico e tramite internet) di obiettivo (o di critica
sociale o del tutto fine a se stesso)
la security invece, se prima si appoggiava a queste elementi (perche'
non c'era alternativa), il piu' possibile si e' stabilizzata in
formazione tramite certificazione, associazioni lobbistiche,
standardizzazione del prodotto per un migliore inserimento nell'ambito
aziendale, quasi azzeramento della ricerca sfruttando le risorse
dell'underground, sfruttamento delle conoscenze, software, tool, paper,
fatti da gruppi hacker ecc...)
c'e' su phrack,
http://www.phrack.org, l'articolo "the myth of
underground" che spiega bene questi aspetti.
ciao,
vecna