[NuovoLab] G8: un teste scagiona Pigozzi

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Auteur: Carloge
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À: Forumgenova
Sujet: [NuovoLab] G8: un teste scagiona Pigozzi

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G8: un teste scagiona Pigozzi
Isabella Villa

Per Massimo Luigi Pigozzi, assistente capo della polizia di Stato, i sostituti procuratori Patrizia Petruzziello e Vittorio Ranieri Miniati, nel corso della loro requisitoria nel processo per le violenze che si consumarono nella caserma di Bolzaneto durante il G8 genovese, hanno chiesto una delle condanne più pesanti: tre anni e undici mesi per un unico episodio di violenza.

Ieri il difensore del poliziotto, Nicola Scodnik, è passato al contrattacco: nessuna prova contro Pigozzi, anzi un testimone oculare della violenza subita da Giuseppe Azzolina, 50 anni, smentisce la testimonianza della vittima. Raccontò Azzolina in aula: «Un poliziotto alto e in divisa mi ha preso la mano sinistra e mi ha divaricato le dita tanto da lacerarle. Io ho urlato e poi sono svenuto».

La prognosi fu di trenta giorni. Nella sua arringa, l’avvocato Scodnik ha citato Carlo Schenone, esponente del Genoa Social Forum che condivise con Azzolina il trasferimento a Bolzaneto nel blindato della polizia guidato da Pigozzi. «Azzolina fu aggredito da un uomo basso e non in divisa», riferì in aula Schenone «Le due testimonianze sono nettamente in contrasto - ha puntualizzato il legale- Non contesto l’episodio della mano, la violenza su Azzolina che indubbiamente c’è stata. Dico solo che questo non è il mio processo, che i pm erano un po’ distratti se non si sono accorti della discrepanza nelle testimonianze.


Indubbiamente si tratta di un processo complesso, ma Pigozzi non ha le responsabilità che gli vengono attribuite. Lui guidava il blindato che ha portato i detenuti a Bolzaneto, si è trattenuto al massimo dieci minuti, non è mai stato in servizio lì e quando si verificò l’episodio contro Azzolina era già ripartito». Il difensore ha contestato inoltre l’atttendibiltà della vittima, tossicodipendente con precedenti penali specifici e ha chiesto l’assoluzione del suo assistito “per non aver commesso il fatto”. Il processo riprenderà lunedì prossimo, mentre la sentenza è prevista per la fine di luglio.

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