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IL QUARANTA per cento di Asa controllato, a partire dal 20...

IL QUARANTA per cento di Asa controllato, a partire dal 2004, da Amga di Genova deve tornare sotto il controllo pieno dei comuni dell’Ato 5, dove Asa è il gestore uni...


2008-05-07
di MONICA DOLCIOTTI
IL QUARANTA per cento di Asa controllato, a partire dal 2004, da Amga di Genova deve tornare sotto il controllo pieno dei comuni dell’Ato 5, dove Asa è il gestore unico del servizio idrico. Questo è l’indirizzo dato e riconfermato dal sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi, a nome anche degli altri sindaci che rappresentano i soci pubblici di Asa, con il 60 % delle quote. A sottolinearlo in II commissione ieri mattina è stata l’assessore con delega alle partecipate e controllate del Comune, Maria Pia Lessi. Questa decisione porterà i Comuni a riappropriarsi del 40 % di Asa, ceduto ai privati nel 2004 , che altro non sono che la public utility di Genova, Amga, alleatasi poi alla public utility Aem di Torino costituendo la società Iride. Ad imprimire un’accelerazione per la riacquisizione del 40% di Asa è stato l’annuncio fatto il 28 aprile dal consiglio di gestione di Asa dell’intenzione di Iride di comprare Asa Trade (che vende metano), controllata al 100% da Asa.
Nell’analisi dei bilanci 2007 di Asa, al vaglio ora dei sindaci dell’Ato 5, - la cui approvazione è prevista per il 27 maggio - emerge che Asa chiude con 4,9 milioni di euro dovuti in gan parte alla sua controllata Asa Trade che perde 3,2 milioni a causa dei crediti da riscuotere tra cui 1,5 milioni di euro da Ceramiche Industriali di Livorno e da altre aziende, che non hanno potuto pagare le bollette e sono in liquidazione. Così Asa Trade difficilmente potrà riscuotere questi crediti, legati a contratti risalenti alla vecchia gestione di Asa per i quali non furono chieste ai clienti industriali le necessarie fidejussioni per cautelarsi in caso di insolvenza. Pare poi che solo il sindaco di Livorno sia dell’idea di vendere Asa Trade ad Iride, mentre i sindaci dei comuni ‘minori’ dell’Ato 5 sono contrari e premono per la riacquisizione del 40% di Asa ancora in mano ad Amga.

MA INTANTO ieri in II commissione sono state approvate tre mozioni: una di Trotta (Rc) che punta a respingere l’eventuale proposta di acquisto di Asa Trade fatta da Iride, di avviare le procedure per la riacquisizione del 40% delle quote di Asa di concerto con gli altri Comuni, di bloccare ogni ipotesi di affitto di impianti e ancora di puntare alla reinternalizzazione dei servizi affidati a terzi al ristabilimento di corrette relazioni sindacali. La mozione è stata approvata da Volpi (Verdi), Chelli (Rc), Ritorni (Pd), Mainardi (Sd) e Gazzarri (IdV); contrario Ciacchini (Fi) e astenuto Capuozzo (Udc). Un segnale politico trasversale dunque contro la cessione ad Iride di Asa Trade che il sindaco Cosimi non potrà ignorare. L’altra mozione del consigliere Cannito (Città Diversa) chiede che la Giunta presenti le sue proposte per ripubblicizzare Asa entro il 10 giugno in consiglio comunale. E’ stata approvata da Volpi, Chelli, Ciacchini, Capuozzo delle opposizioni; contrari Ritorn, Mainardi e Gazzarri della maggioranza. Infine la mozione di Chelli (Rc) chiede un consiglio comunale dopo l’approvazione del bilancio Asa. E’ stata approvata da Volpi, Chelli, Ciacchini, Capuozzo; contrari Ritorni, Mainardi, Gazzarri della maggioranza, per la seconda volta messa nell’angolo.
Le tre mozioni ora saranno portate all’attenzione della Presidenza del consiglio per essere messe all’ordine del giorno nel primo consiglio utile.

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