sono stato alla presentazione di bernocchi, cui era presente anche Marco ferrando.
Ho sentito discorsi condivisibili, di Ferrando sulla necessità di ricostruire la sinistra cancellando la borghesia politica che se ne è assunta la rappresentanza, di Bernocchi sulla vitalità dei movimenti, che anche fuori dai partiti si organizzano in funzione di una specie di federazione di tutte le forze anticapitaliste, ivi compresi i partiti ma non solo.
Bei discorsi, fatti da persone indubbiamente brillanti.
quello che manca secondo me, al di là della teoria e delle analisi del perchè accadono le cose, molto puntuali (noi di sinistra siamo degli specialisti in questo), e capire perchè i movimenti non hanno funzionato, nel momento del loro massimo splendore e hanno fatto la fine che hanno fatto.
Come si fa ad evitare che possa riaccadere? come si può fare per dare concretezza alle loro lotte? come si organizza e struttura questa federazione?
e come si fa a ricostruire la sinistra se non si capisce prima come fare pulizia al suo interno e come ci si riorganizza? Come si dialoga al suo interno tra le diverse compenenti? Come fa a fare questo discorso chi rifiuta, tanto per fare un esempio, un confronto politico con Sinistra Critica, che è l'organizzazione più affine alla sua?
Insomma, bei discorsi, ma non ho visto molta attenzione per le strategie operative, che è il deficit cronico dei teorici di sinistra.
Ci innamoriamo delle nostre idee, preferiamo giocare da soli, e non passiamo mai la palla.
dario
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