Autore: Edoardo Magnone Data: To: Mailing list del Forum sociale di Genova Oggetto: [NuovoLab] Lettera aperta al Manifesto e a Liberazione
Non commettete nuovamente l'errore di ignorare la manifestazione di Torino
Lettera aperta al Manifesto e a Liberazione
Caro Polo, Caro Sansonetti,
i lettori aprendo i vostri giornali questa mattina – martedì 6 maggio
– hanno avuto a disposizione come informazione su quanto sta accadendo
e accadrà intorno alla Fiera del Libro di Torino dedicata a Israele,
le dichiarazioni del Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano e
poco più.
E' curioso e preoccupante, perchè i vostri lettori, su tutti gli altri
giornali, hanno avuto informazioni sulla manifestazione nazionale per
la Palestina che si sta preparando a Torino per sabato 10 maggio,
hanno avuto notizie su un riuscitissimo seminario all'università di
Torino sulla pulizia etnica contro i palestinesi con la presenza di
studiosi italiani, palestinesi e israeliani ed hanno avuto notizie sul
rischio che a Torino si riproduca l'inquietante logica delle "zone
rosse", una logica che molti di loro e di noi portano ancora sulla
pelle dopo la drammatica esperienza di Genova.
Non solo. Il neo presidente della Camera Gianfranco Fini, ha
rilasciato dichiarazioni aberranti secondo cui il tasso criminogeno di
una bandiera israeliana bruciata in una piazza è superiore a quello di
un branco di neonazisti che uccidono a calci e pugni un ragazzo a
Verona.
Sulla seconda questione – giustamente – i vostri giornali hanno dato
ampio spazio con servizi, commenti, analisi. Sulla prima avete scelto
la completa omissione.
State commettendo un errore e forse un errore più grave.
L'errore è quello di ostracizzare in modo piuttosto miope una campagna
di contestazione di un evento politico grave come quello di dedicare
ai sessanta anni della nascita di Israele un evento culturale di massa
come la Fiera del Libro. Se sessanta anni fa Israele avesse consentito
la nascita anche della Palestina ciò non rappresenterebbe un
problema, ma così non è stato allora e così non è neanche adesso. I
motivi li hanno documentati per anni sulle vostre pagine giornalisti
preziosi come Stefano Chiarini e Giancarlo Lannutti.
I vostri giornali si sono schierati contro la campagna di boicottaggio
della Fiera del Libro ma i vostri lettori no. In piccolo avete
riproposto quella rottura tra quartieri generali e "popolo della
sinistra" che tutti hanno visualizzato prima nella manifestazione del
9 giugno dello scorso anno e poi- assai più clamorosamente – nelle
recenti elezioni.
Questa ripetuta rottura della connessione sentimentale tra il
"vostro/nostro popolo" e gli apparati ideologici della sinistra
storica (redazioni, direzioni etc.) , è diventato un macigno di cui vi
rifiutate di sentire ed assumere la piena responsabilità. Sulla
Palestina, su Torino, come sul 9 giugno di un anno fa, state
commettendo un pericoloso errore di supponenza.
Infine c'è un secondo errore che traspariva oggi dalle prime pagine
dei vostri giornali. Il tentativo di sovrapporre una sacrosanta
mobilitazione antifascista a Verona contro la manifestazione nazionale
del 10 maggio a Torino amplificando la prima e occultando la seconda.
E' già accaduto in passato, proprio sulla Palestina, ed è accaduto il
9 giugno. La risposta è stata non solo nei numeri ma anche nelle
conseguenze politiche. La cultura politica della sinistra uscita
demolita dalle urne è stata quella che ha cercato e voluto la
contrapposizione ai movimenti sociali.
Quella del 10 maggio a Torino sarà una manifestazione
internazionalista a fianco dei palestinesi, sarà una manifestazione a
difesa delle libertà democratiche contro la logica delle zone rosse e
della subalternità alla lobby israeliana in Italia e sarà anche la
manifestazione degli antifascisti in risposta alla logica e alle
coperture politiche che hanno portato all'omicidio di Verona e che
oggi si schierano incondizionatamente a sostegno della politica di
Israele.
Non commettete nuovamente errori di valutazione come quelli già
commessi. I risultati sono lì davanti a tutti a testimoniare che hanno
comportato un prezzo politico altissimo per la sinistra nel nostro
paese.
p. Il Forum Palestina
Sergio Cararo, Germano Monti