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Per il quotidiano Hareetz la forza Onu e il comandante Graziano non informano il Consiglio di sicurezza sulle attività del Partito di Dio
Libano, Israele contro l'Unifil
"Copre le violazioni di Hezbollah"
La replica: "Accuse senza alcun fondamento e totalmente inaccettabili"
Frattini: "Capire se le regole di ingaggio che esistono sono soddisfacenti"
Libano, Israele contro l'Unifil "Copre le violazioni di Hezbollah"
Il generale Claudio Graziano, comandante dell'Unifil la Forza dell'Onu nel Libano
GERUSALEMME - Dure critiche di Israele all'Unifil, la Forza dell'Onu in Libano e al suo comandante, il generale italiano Claudio Graziano. Secondo fonti di Gerusalemme, citate dal quotidiano Hareetz, l'Unifil non riferisce al Consiglio di sicurezza dell'Onu un quadro preciso della situazione in sud Libano, "dissimulando intenzionalmente" violazioni della risoluzione 1701 dell'Onu da parte degli Hezbollah. Pronta la replica della forza di pace che in un comunicato ha definito "prive di fondamento" e "totalmente inaccettabili" le affermazioni. Il ministro degli Esteri in pectore Franco Frattini: "Occorre rivedere le regole di ingaggio".
Haaretz. Secondo il quotidiano israeliano, che cita non meglio precisate "fonti autorevoli a Gerusalemme", l'Unifil starebbe intenzionalmente celando informazioni sulle attività condotte dagli Hezbollah a sud del fiume Litani, con lo scopo di evitare di entrare in conflitto con l'organizzazione militare.
I precedenti. Negli scorsi sei mesi, secondo le fonti israeliane citate dal giornale, ci sono stati almeno quattro casi in cui soldati dell'Unifil hanno identificato unità armate degli Hezbollah senza intervenire e senza riferirlo al Consiglio di sicurezza.
L'arrabbiatura israeliana ha raggiunto il punto di ebollizione la settimana scorsa con la diffusione di un nuovo rapporto del segretario generale dell'Onu Ban ki-Moon, relativo al rispetto di un'altra risoluzione sul Libano, la 1559. Il rapporto citava brevemente un incidente occorso a fine marzo nel quale soldati dell'Unifil avevano incontrato uomini armati non identificati.
L'incidente. Il giorno successivo, Haaretz aveva scritto che durante l'incidente attivisti armati di Hezbollah a bordo di un camion carico di esplosivo avevano minacciato con le armi un battaglione dell'Unifil composto da italiani. I 'caschi blu' hanno allora preferito abbandonare il sito, rilevano gli israeliani, "senza ricorrere alla forza come invece prescrive il mandato" contenuto nella risoluzione Onu che nel 2006 ha dispiegato il contingente Unifil, ponendo fine ai 33 giorni di conflitto fra gli Hezbollah e Israele.
"Pressioni". Una fonte diplomatica alle Nazioni Unite ha riferito ad Haaretz che "alti funzionari dell'Unifil e del segretariato Onu hanno esercitato forti pressioni perché l'incidente fosse cancellato dal rapporto o venisse almeno trattato in maniera sfumata".
Quando la vicenda è stata resa pubblica, l'Unifil ha dovuto ammettere che l'incidente era avvenuto e chiedere assistenza al Libano per indagare. Il giorno dopo un secondo rapporto, questa volta con tutti i dettagli, è stato trasmesso al Consiglio di sicurezza. Il rapporto diceva che si trattava del primo incidente di questo tipo. Ma fonti della sicurezza israeliana affermano che vi sono stati altri incidenti simili in passato.
Haaretz: "Mezze verità". Secondo Haaretz, le forze armate israeliane e il ministero della Difesa sono molto adirati col comandante dell'Unifil, il generale italiano Claudio Graziano, per una asserita "blanda interpretazione della sua missione". Graziano, hanno detto le fonti di Haaretz, "sta riferendo mezze verità per evitare imbarazzi e un conflitto con gli Hezbollah".
Gerusalemme: "Siamo risentiti". Una fonte politica autorevole a Gerusalemme, che ha chiesto di restare anonima, ha confermato all'Ansa la sostanza dell'articolo e le critiche israeliane rivolte all'Unifil. "Noi - ha aggiunto - siamo risentiti perché l'Unifil deve riferire ciò che succede sul terreno e non lo deve fare in modo selettivo. I nostri sorvoli aerei sul sud Libano sono sempre puntualmente citati nei rapporti dell'Unifil mentre non succede lo stesso quando ci sono violazioni da parte degli Hezbollah".
"In violazione della risoluzione 1701 e sotto il naso dell'Unifil - secondo questa stessa fonte - gli Hezbollah sarebbero già riusciti a contrabbandare a sud del fiume Litani 30mila razzi, molti del tipo katiusha già usato dai guerriglieri per colpire il nord di Israele durante il conflitto nell'estate del 2006".
La risposta dell'Unifil. Non si è fatta attendere la risposta della Forza Onu in Libano, che definisce "senza alcun fondamento e totalmente inaccettabili" le accuse mosse al generale Claudio Graziano.
Frattini: "Rivedere le regole di ingaggio". "Non conosco queste accuse ma certamente le analizzeremo. Quello che posso dire è che sono assolutamente convinto che bisogna fare un ragionamento con i comandi di tutte le nostre truppe in Medio Oriente per capire se le regole di ingaggio che esistono sono per loro soddisfacenti, prima di prendere qualsiasi tipo di decisione", è stato il commento del ministro degli Esteri in pectore Franco Frattini.
(28 aprile 2008)
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