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From: Lista Campo
To: Undisclosed-Recipient:;
Sent: Sunday, April 27, 2008 1:35 PM
Subject: Da Bernocchi su Rutelli
I Cobas non votano Rutelli.
Questa è la notizia. E i Cobas sono un'eccezione nel panorama del "movimento" romano.
Vi giro il messaggio di Bernocchi diffuso da Roberto Massari.
Leonardo
----- Original Message -----
From: Massari Roberto
To: utopia Rossa
Sent: Sunday, April 27, 2008 10:08 AM
Subject: Da Bernocchi su Rutelli
PRECISAZIONE UTILE ANCHE SE TRISTE. FAR GIRARE, PER FAVORE.
(r.m.)
Inizio messaggio inoltrato:
Da: "pierobernocchi\@libero\.it" <pierobernocchi@???>
Data: 26 aprile 2008 20:19:55 GMT+02:00
A: "erre\.emme" <erre.emme@???>
Cc: "utopiarossa" <utopiarossa@???>
Oggetto: Re:Sinistra critica vota per l'uomo dell'Opus Dei
A puro titolo di cronaca. TUTTE (sottolineo TUTTE) le strutture sociali o politiche romane di una qualche entita', esclusi i COBAS, hanno preso posizione a favore del voto a Rutelli. Segnalo tra gli altri i centri sociali di Action ma anche quelli di Global Project (Nord Est) con ESC e Horus in primo piano (e con una dichiarazione di Casarini), e Acrobax ha fatto dire ai suoi leader che addirittura andavano a votare per la prima volta piuttosto che far vincere Alemanno. In quanto a noi, abbiamo dichiarato ufficialmente che assumevamo la stessa posizione diassoluta estraneita ai due schieramenti gia presa a livello nazionale e per il primo turno, con tanto di allegati esplicativi. Abbracci, Piero Bernocchi
SINISTRA CRITICA INVITA A VOTARE PER L'UOMO DELL'OPUS DEI
di Andrea Furlan (per Utopia rossa)
"Devono andare tutti a casa! La sinistra si ricostruisce a partire
dal conflitto e dai movimenti. E con una nuova generazione politica" .
Parole chiare pronunciate dalla candidata di Sinistra critica,
Flavia D´Angeli, all´indomani del risultato elettorale che ha
visto la Sinistra arcobaleno cacciata via dal Parlamento dal suo
elettorato che ha in tal modo espresso un giudizio inequivocabile
sull´esperienza governista (della quale la stessa Sinistra critica
era stata parte sostenitrice sin quasi alla fine).
Ma la dichiarazione della compagna D´Angeli appare ora come un
semplice sfogo dettato dal momento e non come l´espressione di una
precisa volontà di chiudere definitivamente con il mondo
dell´opportunismo e della doppiezza, di togliattiana memoria, che
hanno contraddistinto in questi anni l´agire pratico del
Forchettonismo Rosso di Prc, Pdci e Verdi, provocando gli attuali
disastri politici.
Lo dimostra la decisione, presa dall´esecutivo nazionale di
Sinistra critica, di invitare a votare per Rutelli (candidato del Pd)
nel ballottaggio a Roma. Una decisione (come ha dichiarato Nando
Simeone) presa in nome dell´antifascismo e, ancora una volta, per
battere le destre. L´invito a votare Rutelli si accompagna,
ovviamente, a vari distinguo, riassumibili nella formula: "Ora lo
votiamo, ma poi gliene diremo di tutti i colori" - che è proprio
ciò che vogliono Rutelli e lo schieramento reazionario che lo sostiene.
Tale decisione non è sorprendente se si pensa al sostegno che
Sinistra critica ha dato all´ipotesi bertinottiana di inserimento
nel Centrosinistra, ma è invece sbalorditiva se si pensa che, dopo la
cacciata dei Forchettoni rossi, tutti coloro che si richiamano a
parole all´anticapitalismo - Flavia D´Angeli compresa - hanno
invocato la necessità politica di mandare definitivamente a casa la
sottocasta, formata dal personale politico di Prc, Pdci, Verdi e
Centri sociali opportunisti, che si è dimostrata succube degli
interessi del capitalismo (imperialistico) italiano, a livello
nazionale e a livello locale.
A tal proposito va detto innanzitutto che Roma vede nell´ex
sindaco Rutelli il principale responsabile delle sofferenze di
lavoratori, precari, immigrati e senza casa, vittime di una
scellerata politica liberista realizzata durante i suoi due mandati
precedenti. A Roma non possiamo dimenticare nemmeno lo scempio
urbanistico compiuto al servizio del Vaticano in occasione del
Giubileo. E comunque Rutelli è il principale rappresentante degli
interessi del Vaticano tra gli uomini politici dell´ex
centrosinistra e del Pd, così come un tempo Buttiglione lo era sul
versante berlusconiano. Rutelli è sicuramente un membro
"coperto" (e nemmeno tanto) dell´Opus Dei. Lo dimostra
l´intesa politica con cui si è mosso al passo nel governo Prodi con
la Binetti (membra ufficiale e fanatica portavoce dell´Opus Dei), lo
dimostra la sua partecipazione alla processione per la canonizzazione
di Escrivá de Balaguer, lo dimostra soprattutto il suo farsi
continuamente portavoce di tutte le ingerenze più reazionarie e
retrive del Vaticano nella vita sociale italiana.
Del resto, la presenza dell´Opus Dei nella presunta "sinistra"
italiana va crescendo, come dimostra anche la recente dichiarazione
di Lucio Dalla di farne parte, senza che la notizia fosse ripresa da
Liberazione o dal Manifesto. Ma rientra in questa degenerazione anche
la presenza di Nichi Vendola all´ostensione della salma di Padre Pio.
La motivazione addotta da Sinistra critica per appoggiare Rutelli
è quella solita e pretestuosa: Rutelli sarebbe il male minore
rispetto al pericolo della caduta di Roma in mano all´ex fascista
Alemanno. Questa politica del meno peggio, che ha già rovinato la
sinistra col governo Prodi-Bertinotti (sostenuto da Sinistra
critica), è priva di ogni fondamento storico-politico. Alemanno è
ormai membro del Pdl che, insieme al Pd, rappresenta sul piano
politico una delle due varianti intercambiabili della borghesia
italiana. Alemanno - un opportunista trasformista della destra che
da tempo ha abbandonato qualsiasi serio riferimento al fascismo (così
come Rutelli all´anticlericalismo e all´antimilitarismo del
vecchio Partito radicale o Veltroni al "comunismo"), - non
rappresenta alcuna differenza politica sostanziale rispetto al
programma che Rutelli applicherà a Roma (e che tra l´altro ha già
abbondantemente applicato). Insomma, per restare ancorata al carro
del Pd-Prc, Sinistra critica non ha trovato niente di meglio che
invitare a votare Rutelli, agitando lo spauracchio abusato e ipocrita
dell´antifascismo. Ma come osa definire "antifascista" un
politico corrotto reazionario, filovaticano, militarista e
anticomunista come Rutelli? Non si rende conto dell´offesa che in
tal modo arreca alla tradizione partigiana? Non si rende conto del
male che in questo modo compie nei confronti del vero antifascismo?
Noi di Utopia rossa affermiamo che Rutelli ha dimostrato, come uomo
politico, di essere il principale nemico delle donne, delle varie
componenti della comunità gay (glbt ecc.) e della libertà culturale
e di pensiero in generale. Non si dimentichi, tra l´altro - per chi
si considera femminista (e vedremo come farà Sinistra critica a
considerarsi ancora tale) - che Rutelli è il fautore insieme alla
Binetti (oltre ai "teodem" e altri membri più o meno ufficiali
dell´Opus Dei) dell´abolizione della legge 194 sull´aborto o
perlomeno di una sua drastica revisione (in senso antidonne). E se
Rutelli sarà eletto Roma diventerà un banco di prova per questo
attacco ormai in corso verso il diritto di aborto. Non a caso un
altro antiabortista come Giuliano Ferrara ha invitato a votare per
Rutelli (ma questo Liberazione e il Manifesto non lo dicono.)
Come potrà Sinistra critica considerarsi ancora ecologista, votando
un "traditore dei Verdi" come Rutelli che ha dato il suo sostegno
attivo ad ogni ipotesi ambientalmente disastrosa come:
rigassificatori, inceneritori, sostegno per l´intensificazione
nell´utilizzo degli scali alle compagnie aeree low-cost oltre ad
essere stato l´ennesimo sindaco (di destra o di sinistra non fa
differenza) che ha svenduto la città di Roma ai palazzinari.
Certo, i crimini di Rutelli sono bazzecole per chi come Sinistra
critica ha votato in Parlamento (insieme a Rutelli, Alemanno e agli
altri fascisti veri o presunti tali) le missioni militari in
Afghanistan e Libano, gli aumenti delle spese militari e ha dato per
ventidue volte consecutive il proprio sostegno a un governo borghese
e imperialistico, consentendogli a volte di sopravvivere solo grazie
ai propri voti al Senato. Dopo una simile esperienza le alternative
erano due: o una svolta radicale di Sinistra critica in senso
anticapitalistico e antimperialistico (quindi finalmente astensione)
o l´appello a votare per uno dei due candidati espressione degli
interessi del padronato romano e del Vaticano.
Questa irresponsabile decisione viene assunta da Sinistra critica in
un momento in cui sarebbe invece indispensabile la massima chiarezza
(e delimitazione) rispetto all´ex centrosinistra, al Pd e a ciò che
resta dell´area rossoforchettonica. Questa poteva essere
l´occasione per Sinistra critica di dimostrare che essa intende
rompere con tale area di cui ha fatto organicamente parte. Ma così
non è andata e ci vorrà molto tempo prima che si ripresenti
l´occasione. E nulla garantisce che Sinistra critica cambi
indirizzo, visto che ormai il suo obiettivo primario è tornare ad
occupare dei seggi in Parlamento (vedi le ultime elezioni). C´è da
temere, purtroppo, che il Carrozzone centrista di cui Sinistra
critica è parte influente (il cosiddetto "Patto permanente contro
le guerre") continuerà a fornirle tutte le coperture necessarie per
proseguire nella politica del doppio binario: a parole dalla parte
dei movimenti, nei fatti dalla parte dell´imperialismo italiano
nella sua variante di "sinistra".
Ogni volta che Rutelli darà un colpo per demolire l´ambiente
cittadino, il diritto all´autodeterminazione delle donne, i diritti
dei gay, i diritti degli immigrati - insomma, ogni volta in cui
dimostrerà d´essere come il Cofferati di Bologna, ma sicuramente
peggio - bisognerà ricordarsi di questo voto a suo favore da parte di
Sinistra critica, ma anche da parte dei Carc, di Action, di Ingrao,
del Prc, di Grillini e altri che forse ignoro perché preferiscono
tacere. E in effetti non ho trovato da nessuna parte, per es., la
posizione verso Rutelli della Rete dei Comunisti, dalla quale
comunque non mi attendo molto visto che alle ultime elezioni per il
sindaco di Roma era entrata a far parte addirittura di una "Lista
per Veltroni". Ho letto invece una breve dichiarazione di Bernocchi
in cui si diceva che i Cobas hanno invitato ad astenersi anche
rispetto a Rutelli.
I sostenitori di Rutelli, a parole, si presentano tutti come nemici
del Vaticano e dei palazzinari romani, ma nella realtà dei fatti
ostacolano la costruzione di movimenti di donne, di giovani, di
lavoratori, di immigrati liberi da ogni collegamento con forze
politiche borghesi o clericali, impegnati autonomamente nella lotta
in difesa dei propri diritti sociali e democratici. Non bisognerà
dimenticarlo.
Né Alemanno né Rutelli.
Rifiutiamo la trappola, non andiamo a votare.
Per Utopia Rossa
Andrea Furlan
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