[Lecce-sf] Donne e Cinema:Il segreto di Vera Drake

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Aihe: [Lecce-sf] Donne e Cinema:Il segreto di Vera Drake
RETE DI DONNE PER LA 194organizza " Donne e Cinema "Il primo appuntamento è per MARTEDI' 29 APRILE ALLE ORE 20.30presso lo Spazio Sociale ZEIin Corte dei Chiaramonte -Leccecon il film
"Il segreto di Vera Drake"ingresso liberoTitolo originale: Vera Drake
Regia:
Mike Leigh

Sceneggiatura:
Mike Leigh

Fotografia:
Dick Pope

Musiche:
Andrew Dickson


Montaggio:
Jim Clark





Anno: 2004
Nazione: Gran Bretagna
                    TRAMA















Londra,
1950: Vera Drake vive insieme con il marito Stan e i figli Sid ed
Ethel. Non sono ricchi, ma sono una famiglia felice e unita. Vera fa la
donna delle pulizie, Stan è meccanico nel garage di suo fratello, Sid
lavora da un sarto ed Ethel testa lampadine in una fabbrica. Ma Vera ha
anche un'altra disinteressata occupazione, che tiene segreta a tutti
coloro che le stanno attorno: senza accettare denaro aiuta giovani
donne a interrompere gravidanze indesiderate. BREVE RECENSIONEun film militante come non se ne vedono più tanto spesso. Ma la militanza di Leigh, ormai nota e celebrata, ne "Il segreto di Vera Drake",
vincitore del Leone d'Oro alla 61° Mostra del Cinema di Venezia, si fa
più intimistica, meno ideologica delle precedenti opere del regista
inglese.Vera, nella prima parte
del film, è un monolite di certezze e sapienza casalinga, pur nella
semplicità che hanno tutte le donne proletarie di casa. Quante Vera
Drake ci sono state (e ci sono ancora nei nostri piccoli paesi di
provincia) nelle nostre case, tra le zie e le nonne perennemente
indaffarate in un'infinità di impieghi casalinghi, sapienti e conscie
del fatto loro?
Vera Drake procura aborti clandestini con la stessa naturalezza,
perizia e abnegazione con le quali svolge i suoi lavori domestici, di
donna di servizio, di madre premurosa e di figlia rispettosa che
accudisce i genitori anziani, dividendosi tra mille impegni quotidiani
con assoluta, indiscussa e atavica dedizione.
Fa tutto questo perché è nella sua natura, cioè nella natura che le
discende socialmente. Non si ferma mai a pensare, agisce senza porsi
domande, dubbi. Tutto è assolutamente normale e va fa fatto perché così
è (e sia), perché prima di lei lo hanno fatto centinaia o migliaia di
altre donne del tutto simili a lei in ogni parte del mondo, da sempre.
La sua è una realtà tacitamente lecita e legittima - nel suo mondo -
acquisita per consuetudine e necessità, anche se parallela e non
conforme alla realtà ufficiale, quella della Legge. Una legge che al
momento dell'arresto appare quasi kafkiana, tanto è estranea e lontana
dall'universo morale e ideologico della donna.



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