continuano i dividendi delle elezioni 13-14 maggio
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raccolta di firme per chiedere la consultazione: Se vince il sì, Zanonato lascI il Comune
Padova, si vota sulla moschea
A sorpresa il sindaco del Pd lancia il referendum chiesto dalla Lega
SONDAGGIO
Un referendum per costruire una moschea. E giusto?
VOTARISULTATI
L'iniziativa
La giunta di centrosinistra concede un edificio. Destro (Pdl): benevolenza straordinaria
PADOVA Il referendum sulla moschea usato come grimaldello per dare una spallata alla giunta di sinistra, che governa Padova. È la Lega «pigliatutto » che, forte di una stagione di grandi consensi, ha deciso di dare battaglia facendo leva sui problemi della sicurezza e sulle paure legate all'immigrazione islamica. Obiettivo: espugnare una delle più importanti città del Veneto, in vista delle Amministrative del 2009. E dire che Flavio Zanonato, sindaco Pd, viene considerato un «duro» rispetto ad altri colleghi di ugual fede politica. «Figurarsi taglia corto Maurizio Conte, consigliere regionale e segretario provinciale del Carroccio . Il muro di via Anelli? La sua ordinanza contro i clienti delle prostitute? Spot, proclami inefficaci. Noi, invece, facciamo sul serio. I nostri sindaci-guida sono Gentilini, Gobbo, a Treviso; Tosi, a Verona. Il comune di Padova vuol regalare la moschea ai seguaci di Allah? Che si pronunci la cittadinanza ».
Ieri, il via ufficiale alla raccolta di firme, con 10 banchetti nei punti strategici della città. «Faremo il pieno», hanno promesso i leghisti. Per chiedere il referendum occorrono almeno 5.000 firme. Dopo di che il Consiglio comunale decide se accordarlo o no. «Provino a negarlo incalza Conte . Andremo avanti lo stesso con la consultazione. E se il no alla moschea prevarrà, Zanonato potrà cominciare a fare le valigie ». Il sindaco mette i puntini sulle i: «Il Partito Democratico a Padova si attesta sul 35%, i leghisti si diano una calmata. Per quel che mi riguarda, non temo il referendum. Anzi, sono d'accordo. Ma sono anche convinto che la maggioranza dei padovani si pronuncerebbe a favore della moschea. Del resto, gli immigrati musulmani in città sono 6.000. Hanno o no il diritto di avere un luogo in cui pregare? Si parla tanto di pacificazione: l'essere truci crea sicurezza o insicurezza? Un gruppo di musulmani orientali già coabita con una delle nostre parrocchie. La nuova moschea di via Longhin servirà agli islamici magrebini». I leghisti sostengono che questo è un regalo del Comune. «Non è vero ribatte Zanonato la nostra delibera concede l'area e l'edificio in comodato. L'associazione culturale Rahma provvederà ai lavori di ristrutturazione. Dopo che le spese saranno ammortizzate, comincerà a pagare l'affitto».
Il leghista Conte non ci sta: «Siamo in una zona limitrofa a un campo nomadi. La moschea diventerebbe un polo d'attrazione di persone incontrollabili. Vedo già il sorgere di una casbah». La polemica resta aperta. Romolo Bugaro, avvocato-scrittore padovano, riflette sulla valenza politica della sfida lanciata dal partito di Bossi: «Padova, in controtendenza con altri centri del Nord Est, è rimasta a sinistra. La Lega, approfittando dei recenti trionfi elettorali, sfrutta l'episodio della moschea, per farsi propaganda. Cavalca l'onda favorevole, pensa di acquisire altri consensi». Giustina Destro (Pdl), ex sindaco del capoluogo veneto, si dichiara favorevole alla libertà di culto, «purché non sia un peso economico per la collettività. L'iniziativa si inserisce nella politica di straordinaria benevolenza della Giunta verso gli islamici. Che, rivendicando i diritti, finora non hanno dato garanzie di ordinata e civile convivenza». Preghiera Musulmani raccolti in preghiera nell'attuale moschea. A Padova gli islamici sono seimila
Marisa Fumagalli
27 aprile 2008
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