[RSF] 25aprile ore 10 ponte di ferro roma la resistenza è d…

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Author: pilar
Date:  
To: Lista dei SF di Roma, ControViolenzaDonne.org, mangrovia, poxchoo
Subject: [RSF] 25aprile ore 10 ponte di ferro roma la resistenza è donna
DOMANI PRESIDIO SEPARATISTA FEMMINISTA CAMPO DE FIORI ORE 19 E
INOLTRE.......paci,pilar
---------- Forwarded message ----------
From: assembleafemminista22 <assembleadel22@???>
Date: 23-apr-2008 15.09
Subject: [Chiavidicasa] aprile 1944-aprile 2008: la resistenza delle
donne è pane quotidiano!
To: "L'assassino ha le chiavi di casa... riprenditele !"
<chiavidicasa@???>


care sommosse romane, vi giriamo il volantino dell'iniziativa del
24-25 aprile in cui ricordiamo orari e luoghi degli appuntamenti per
chi si è persa nel solito mare di mail... purtroppo nell'assemblea
alla casa internazionale di ieri si è deciso un presidio il 24 proprio
nello stesso orario... in ogni caso ci vediamo stasera, baci a tutte

aprile 1944-aprile 2008: la resistenza delle donne è pane quotidiano!



Il 7 aprile 1944 sulla strada che conduce al Portuense, in prossimità
del ponte di ferro, alcune donne insieme ad anziani e ragazzi tentano
di forzare l'ingresso del forno Tesei per impadronirsi del pane
destinato ai tedeschi. SS e fascisti intervengono, caricano la folla,
trascinano dieci donne, le allineano lungo la spalletta del ponte,
aprono il fuoco e le uccidono.



Non siamo in tante a conoscere questo come tanti altri episodi in cui
le donne hanno resistito al regime fascista per garantire non solo la
propria sopravvivenza ma quella dell'intera collettività. Le lotte di
resistenza delle donne sono sempre taciute, relegate nel privato e non
riconosciute dalla storiografia e dalla politica ufficiale,
patriarcale, maschile. Ma la resistenza delle donne al patriarcato,
allo sfruttamento del lavoro, al fascismo in tutte le sue forme, la
sentiamo nella pelle, è iscritta nei nostri vissuti e nei nostri
corpi, e riconoscerla, nominarla, darle valore è un atto di resistenza
in sé. È riconoscerci come soggetti capaci di reagire, è trovare forza
nella forza delle altre, è scoprirci parte della stessa storia.

La nostra resistenza è pane quotidiano perché lottare è la forma di
esistenza che abbiamo scelto in una società che nega, stravolge e si
appropria continuamente di ciò che siamo.

Il fascismo non sono soltanto il ventennio o gli squadristi
contemporanei, ma anche le gerarchie, l'ordine, il controllo, lo
sfruttamento del lavoro che addomesticano e alienano il nostro
sentire, è la famiglia come valore assoluto, è la retorica della
sicurezza che strumentalizza la violenza contro le donne per
legittimare politiche razziste e di controllo sociale.

La nostra pratica antifascista vive nell'antisessismo quotidiano
perché siamo convinte che non si possa praticare l'antifascismo senza
interrogarsi su sessismo, eterosessismo e machismo, cioè logiche
autoritarie, di controllo e di sopraffazione che fanno parte della
cultura fascista e che permeano le leggi dello stato ma anche le
nostre relazioni e i nostri vissuti.

La nostra pratica antifascista è la resistenza quotidiana all'ordine
patriarcale che ci rende corpi appropriabili e, in quanto tali,
violabili. Corpi espropriati per vendere merci, tette per caldaie,
sorrisi per birre, voci suadenti per offerte telefoniche. Corpi
violabili nel chiuso delle case e delle famiglie, dove è quotidiana
l'appropriazione dell'affettività, dei corpi e del lavoro delle donne
da parte degli uomini. Corpi violabili negli spazi pubblici, dove le
aggressioni verbali e fisiche vorrebbero ricondurci alla sottomissione
patriarcale e dove le lesbiche sono oggetto di stupri punitivi di
chiara matrice fascista per "rieducarle" e costringerle all'ordine
eterosessuale.

I nostri corpi si ribellano alla funzione di riproduzione e di
soddisfazione del piacere e dei bisogni degli uomini che ci viene
assegnata, rifiutano l'espropriazione e i tempi imposti del lavoro
produttivo e riproduttivo, si muovono fuori e contro i confini della
famiglia e dell'eterosessualità obbligatoria. Oggi come ieri
continuiamo a resistere!







24 aprile 2008 in via dei volsci 22


ore 19 proiezione di Staffette, di Paola Sangiovanni (2006): Claudia
Balbo, Anna Cherchi, Marisa Ombra e Nicoletta Soave si raccontano.


A seguire incontro con Marisa Ombra e con la regista Paola Sangiovanni:


riflessioni e racconti sui vissuti delle donne nella Resistenza al
nazifascismo.






ore 21 cena vegetariana&vegana






ore 22 proiezione di Le ragazze del ponte di Emanuela Giordano,
riprese e montaggio a cura de "Le tecniche" (2000):


10 ragazze raccontano l'assalto al forno Tesei a Roma del 7 aprile
1944, durante l'occupazione nazista.




25 aprile 2008 al ponte dell'industria dalle 10 alle 11 musica e
parole di donne

in ricordo delle dieci donne resistenti giustiziate dai nazifascisti
sul ponte di ferro







assemblea femminista di via dei volsci 22

ogni lunedì alle 21h


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