Il Circolo del Cinema di Lucca propone
"Nessuna pietà per Ulzana", con Burt Lancaster
C*ultura e Spettacolo: Cinema*
*del 20/04/2008 di Circolo del Cinema Lucca*
* LUCCA - /Domani (lunedì 21 aprile) a San Micheletto, ore 21.30, il
//Circolo del Cinema* *//presenta un classico dei western del passato
(1972) "Nessuna pietà per Ulzana" di /*Robert Aldrich*/* *//con /*Burt*
*Lancaster*/. La storia: un piccolo gruppo di Apaches, guidati dal
feroce e indomito Ulzana, fugge da una riserva dell'Arizona e semina
cadaveri sul suo cammino. Scortato dall'anziano e saggio scout (Burt
Lancaster) e da una guida indiana, un drappello di cavalleggeri,
comandati da un giovane tenente (/*Bruce Davison*/)//, li insegue per
giorni. Epilogo sanguinoso. /*
* Scrive *Morando Morandini:* "/C'è un ritmo lento, tra sprazzi di
violenza, il senso dei larghi orizzonti in un inferno di montagne aride,
deserti, sassi e polvere. Grande Burt Lancaster". /*
* Si chiede *Tullio Kezich:* "/Perché Ulzana è cosi crudele da torturare
a morte i bianchi finiti nelle sue mani? Perché i soldati, se appena la
disciplina dovesse allentarsi, si precipiterebbero a sbranare i cadaveri
degli apaches? Nell'universo di Robert Aldrich Dio non esiste: ed è
indicativa in proposito la sequenza derisoria del farmer che ringrazia
ad alta voce il Signore intervenuto a salvarlo dagli indiani al suono
della tromba della cavalleria. In assenza di ogni principio religioso
esiste soltanto un'etica di comportamento: è il pragmatismo dello scout
che prevale sugli astratti idealismi dell'ufficialetto, che non a caso è
figlio di un uomo di chiesa/". *
* E conclude: "*/*In un momento poco felice per il film western, Nessuna
pietà per Ulzana si raccomanda agli appassionati del genere. Aldrich
sfoga il suo sadomasochismo nei particolari crudeli, ma racconta in
maniera mossa e ariosa senza dimenticare la grande lezione di John Ford.
Fra il Nevada e l'Arizona, dov'è stato interamente girato, il film
respira in larghi orizzonti".* /
/A cura del //*Circolo del Cinema di Lucca*/