Lähettäjä: ciclofficina don chisciotte Päiväys: Vastaanottaja: cm-roma Aihe: [cm-Roma] 25 aprile in bicicletta
La Resistenza ha corso verso la libertà sfrecciando sulle due ruote.
Le staffette partigiane, spesso intrepide e giovani donne, sono il
ritratto più bello della lotta di Liberazione nel nostro Paese. La
bicicletta, protagonista di gloriose imprese sportive e silenziosa
compagna di viaggio di tante vite al lavoro, è stata anche il più
affidabile strumento a disposizione di chi si opponeva all'oppressione
nazifascista. Strumento insostituibile nelle mani degli uomini e delle
donne della Resistenza e nemico mortale delle autorità occupanti. Un
vero incubo che, negli atroci mesi della catastrofe finale, i
nazifascisti hanno cercato di esorcizzare con decreti e sequestri che
vietavano l'uso dei mezzi a due ruote.
Basti ricordare soltanto il profondo e quasi affettuoso rapporto tra
la due ruote e l'azione del gappista "Visone", il comandante Giovanni
Pesce, recentemente scomparso. La bicicletta è il mezzo usato dal
gappista romano Mario Fiorentini per andare a via della Lungara a
lanciare in tubo di ferro riempito d'esplosivo contro il carcere di
Regina Coeli. Gloriosa la fiammante "Ganna" che il campione e
partigiano "Carletto", il varesino Renato Morandi, utilizzò nelle sue
rocambolesche avventure. Ciclista dilettante era il giovane Ferdinando
Persiani, attivo nel quartiere Pigneto a Roma. O ancora la storia
dello scrittore Elio Vittorini che, per sfuggire alla cattura della
polizia fascista, si rifugiò al Sacro Monte, presso Varese, usando la
sua bicicletta.
Tutte storie partigiane che ci richiamano da un passato lontano: la
bicicletta è una protagonista della vita della nostra città, anche nei
suoi momenti più difficili e spesso dimenticati, quando andare in
bicicletta rappresenta un momento di libertà.
Perciò, vogliamo festeggiare il 25 aprile anche attraverso una corsa in bici.
Parteciperemo al corteo che parte alle 10.30 da Porta San Paolo
portando a mano le nostre biciclette, fregiate di una bandiera rossa,
fino al Colosseo. Da qui vorremmo iniziare la nostra corsa, passando
sotto il museo di via Tasso, luogo di tortura durante l'occupazione
nazifascista, per arrivare infine in piazza Nuccitelli-Persiani, dov'è
la festa del quartiere Pigneto-Prenestino per la liberazione da ogni
fascismo.