[NuovoLab] Chi vince, chi perde e chi rimane senza parole

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Aihe: [NuovoLab] Chi vince, chi perde e chi rimane senza parole
*Chi vince, chi perde
E chi rimane senza parole
*Editoriale di Maso Notarianni, Direttore di Peacereporter 
<http://www.peacereporter.net>*
*        
Casini, Bertinotti, Storace. I partiti che potevano essere identificati 
come portarori di ideali hanno perso. Hanno vinto i partiti vuoti, che 
rappresentano l'Italia di oggi: povera di idee e ricca solo di soldi in 
nero, in cui ognuno è portatore dei propri interessi particolari: i 
politici (il potere per il gusto e i privilegi di detenerlo e non come 
strumento per rappresentare interessi reali e concreti di gruppi 
sociali, in sintesi) come i cittadini.


Paradossalmente, il raggruppamento di centrodestra rappresenta più
questioni sociali che non quello di centrosinistra: la Lega al nord è
portatrice di interessi sociali, anche se rappresentati nel peggiore dei
modi. Così come Berlusconi rappresenta interessi di gruppi sociali forti
e spesso poco raccomandabili.
Quello di centrosinistra, invece, si trova ad inseguire un riformismo
generico e privo di energie collanti dopo essersi svuotato di ogni
contenuto concreto, avendo abbandonato, e non trasformato, le idee e la
cultura dalla quale proviene il Pd (quella cattolica e quella del Pci)
per correr dietro più leggero ad una modernità senza avere gli
strumenti per interpretarla e quindi per governarla.

Ma questo non è anche un poco responsabilità della stampa, che ha
cavalcato l'onda della cosiddetta "fine delle ideologie" mentre il mondo
dei politici si svuotava di ogni ideale e persino di ogni idea? Che ha
perso interesse, più in generale, nel raccontare i grandi temi: il
lavoro, la pace, i diritti come la scuola o la salute, i problemi
concreti quindi delle persone, dando loro la giusta dimensione: quella
sociale.
Oggi la realtà viene sempre raccontata come se riguardasse solo i
singoli, come se ogni storia avesse un protagonista che non rappresenta
altri che non se stesso.
Invece sappiamo bene che non è così, e per questo crediamo nel nostro
mestiere e in come lo facciamo: raccontando storie inquadrandole in una
dimensione globale. Perché ogni storia che ci viene raccontata racconta
il mondo.

P.S. Rubo anche una battuta ad un caro amico, molto arguto: "Sconfitta
della Sinistra Arcobaleno". In guerra, può succedere. Una battuta che la
dice lunga. La "sinistra" si è detta unica garante dei valori della
pace, del lavoro, dei diritti. Ma nessuno si è scordato che a questi
valori l'arcobaleno ha voltato le spalle, preferendo guardare il lusso
dei palazzi troppo a lungo, fino a rimanerne abbagliata.