[Forumlucca] Cous cous + Il Casanova di Fellini

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著者: franciluc78
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題目: [Forumlucca] Cous cous + Il Casanova di Fellini

Martedì 15 aprile ore 21.30
Prime visioni – Scelti da voi

COUS COUS
di Abdellatif Kechiche, Francia 2007 – 151'

con Habib Boufares, Hafsia Herzi

Mostra Venezia 2007 – Premio speciale
Premio speciale della Giuria veneziana, Cous Cous muove dalla realtà dell'immigrazione e della disoccupazione per inscrivere il quotidiano in una dimensione tragica. Licenziato dal cantiere navale, il vecchio Slimane si sente inutile. Cerca allora di aprire un ristorante su un battello all'àncora nel porto di Sète. A cominciare dalla figlia adottiva, che stravede per lui, s'innesca una catena di solidarietà; però il Fato è dietro l'angolo, nelle sembianze di due ladri di motorini.

C'è la lezione del neorealismo in Cous Cous; vi si avverte lo stesso umanesimo, lo stesso amore per i personaggi (e per gli attori, che lo ricambiano "vivendo", più che recitare, la parte). E ci vuole un grande regista per mettere in scena un problema di cucina - riuscirà, o no, la famiglia allargata, a servire in tempo il cous cous al pesce? – facendoti trepidare come a un suspense di Hitchcock.

Ma il film, in sottotesto, racconta anche una storia struggente d'amore impossibile. Lo dimostra la sequenza in montaggio parallelo del vecchio e della fanciulla ansimanti (lei per la danza del ventre, lui per la corsa): come a realizzare in modo sublimato (e sublime) una passione proibita. (Roberto Nepoti, La Repubblica)



Mercoledì 16 aprile dalle 20.00
Speciale Fellini
IL CASANOVA DI FEDERICO FELLINI
di Federico Fellini, Italia 1976 – 170'

con Donald Sutherland, Tina Aumont

In collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale
Liberamente ispirato alle Memorie (1791-98) di Giacomo Casanova. Per la prima volta il riminese esce dal suo terreno preferito di gioco per cimentarsi con l'Europa attraverso un personaggio del Settecento, emblematicamente proiettato sull'oggi e, riducendolo alla sua dimensione erotica, ne fa un Don Giovanni cialtrone, disperato, ossessionato, teatralissimo, sottaniere forsennato, atleta del sesso, così murato nella sua ottusa maschilità da essere un mezzo uomo. Come al solito, però, l'atteggiamento di Fellini verso il suo personaggio è ambiguo. Il filo rosso che attraversa il film è il rapporto nevrotico di Casanova con la donna, con il sesso femminile visto come gorgo. Circolare e coerente, nonostante la struttura rapsodica, in sapiente equilibrio tra orribile e tenero, favoloso e ironico, è, forse, il più compatto e significativo risultato di Fellini nella seconda parte del suo itinerario. Oscar ai costumi per Danilo Donati. (Morando Morandini)



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