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Aihe: [Paesibaschiliberi] [ASKAPENAinfo:] Euskal Herria Passo a Passo n.215:"MOLTITUDINARIO INCONTRO DI GIOVANI "
Independentzia eta Sozialismorantz
EUSKAL HERRIA Passo a Passo
Servicio informativo de ASKAPENA Nº215

    MOLTITUDINARIO INCONTRO DI GIOVANI

Durante i giorni 21-24 di marzo, si è celebrata una nuova edizione
delle Gazte Topagunea. È l'ottava volta che, da quando incominciarono
nell'anno 1994, torna ad avere luogo questo evento. Massiccio incontro
di giovani che, sfruttando questi giorni vacanzieri, mettono in comune
le loro inquietudini. Si celebra una volta ogni due anni in differenti
punti di Euskal Herria; questo anno ebbe luogo nel paese guipuzcoano
di Lezo.

Alcuni dati di interesse

Nonostante l'avversa climatologia (giornate di forti piogge)
grandinate, venti violenti e freddo, e della fustigazione poliziesca
in forma di controlli di strada, furono migliaia i giovani che
parteciparono a dette giornate. 4.700 di essi condivisero in forma
continuativa durante i quattro giorni programmati; il resto ebbero
una presenza discontinua. Quanti rimanevano a pernottare, potevano
alloggiarsi nel macro accampamento che, mediante tende da campeggio,
offriva piazze ad 8.000 potenziali dormienti. Le condizioni di
alloggio erano molto austere, in semplici tende da campeggio; alcune
di esse non poterono sopportare i colpi dell'uragano. Si abilitò un
tendone-sala da pranzo dove, giornalmente, si servivano cibi per
1.000 persone. Un'altro gran tendone faceva la parte di salone
centrale dove ebbero luogo le conferenze e dibattiti più importanti.
In altri spazi più ridotti si svilupparono le multiple officine che
erano programmate. Nell'edizione di questo anno, furono più di 60 le
conferenze e laboratori che si svilupparono.

Conviene far notare che tutta questa moltitudinaria riunione fu
possibile grazie alle 3.000 persone giovani che, dimostrando un gran
senso militante, si responsabilizzarono nell'organizzazione. Non è
necessario abbondare in dati sulle innumerevoli riunioni previe che
resero possibile l'evento. Quando questo si diede per rifinitura, le
persone dell'organizzazione continuarono ai loro posti per lasciare
smontato l'accampamento ed impeccabilmente pulito il paese che aveva
dato loro accoglienza. Tutta una dimostrazione della forza sociale su
cui conta il progetto indipendentista. Se non ci sono impedimenti
insuperabili, il prossimo incontro, sarà nella primavera del 2.010.

Partecipanti

L'incontro fu aperto a tutte le persone che vollero comunicare. In
realtà quanti comunicarono, rispondono - dentro un ventaglio di
sfumature - a due profili abbastanza marcati. Alcuni giovani
accorrono perché l'ambiente sembra loro interessante ed il programma,
dentro la sua diversità, suggestivo. Altre molte persone, sono
inquadrate in organizzazioni popolari e giovanili di distinto segno;
lavorano durante l'anno nei compiti specifici che li attraggono. E,
durante le giornate, mettono in comune le loro esperienze ed
inquietudini. Prova del loro elevato grado di coscienza, erano le
interminabili code che si formavano per potere accedere alle
conferenze ed esposizioni. E, in più di un'occasione, l'impossibilità
di potere accedere al recinto per essere strapieno.

La maggior parte di partecipanti arrivarono dai 7 territori di
Euskal Herria, ma c?erano anche giovani che accorsero da distinte
parti dell'Europa e di altri paesi del mondo

Obiettivi

Se bisognasse segnalare qualche obiettivo generale, sarebbe quello
di continuare a dare corpo, come movimento giovanile, alla repubblica
socialista ed indipendente che risponde a tutte queste inquietudini.
Analizzare congiuntamente la realtà sociopolitica per sapere chi sono
gli alleati del nostro paese e chi sono i nemici. Nell'edizione di
questo anno, si è fatto speciale riferimento al rischio di un nuovo
inganno statutario che chiuda in falso l'attuale conflitto. Hanno
coinciso le giornate con un tempo piagato di minacce; quando il
Governo del PSOE sta stringendo vincoli con settori baschi
claudicanti, PNV e Na Bai che stanno volendo cambiare in qualcosa il
modello autonomistico attuale per evitare la gran sfida di recuperare
il nostro diritto a decidere come nazione differenziata.

Come obiettivi complementari possono segnalarsi: conoscere altre
esperienze simili, scambiare criteri di attuazione in vista di
perfezionare il lavoro, aprire dibattiti per continuare a
chiarificare le strategie da seguire, omaggiare i volontari che hanno
dato la vita per la causa del loro paese, approfondimento dell?impegno
internazionalista contando sulla rappresentazione di altri paesi
fratelli... Esperienza di scambio molto ricca poiché la gioventù che
si è riunita per quattro giorni richiama l'attenzione per la sua
pluralità e per il suo grado di implicazione.

Temi specifici:

Modelli educativi. Volontà di superare l'attuale sistema educativo
imposto e costruire, con l'implicazione della comunità educativa e
della società, un altro modello differenziato: dove si sviluppino
altri valori, dove si restringa la differenza tra chi insegna e chi
impara, dove si vadano collocando le basi di una società socialista,
libera e participativa.

Nuova scala di valori. Quelli che oggi prevalgono sono reazionari
ed individualisti. Bisogna socializzare una nuova scala di valori che
priorizzi la partecipazione, l?impegno, l'austerità non consumistica.

I gaztetxes (Case del Giovane, versione basca dei Centri Sociali,
NdT), locali stabili gestiti dai giovani e dove si riuniscono in
forma abituale per sviluppare diverse attività. Si affrontò il tema
del conseguimento, difesa e mantenimento di questi spazi; il diritto
ad un'abitazione degna; l'opposizione di questi spazi giovanili al
macroprogetto del treno ad alta velocità; il lavoro permanente coi
mezzi di comunicazione, la partecipazione nei prossimi incontri
organizzati dal Consiglio della Gioventù?

L'opzione per una sessualità libera, opzionale, arricchitrice e
gratificante.

La musica: di fronte ad un modello commerciale, l'impulso di una
musica popolare, creativa, senza l'ipoteca e controllo del copyright.


Omaggio ai volontari. In un atto frequentato e caldo si evocò la
memoria di quanti hanno dato la loro vita per il loro paese": sono
riusciti a mettere allo scoperto la negazione dei nostri diritti."

L'internazionalismo ebbe un riferimento permanente in uno spazio
determinato dove potevano contattarsi persone e movimenti del
Sudafrica, Venezuela, Palestina, Kurdistan, Europa... I partecipanti
in quello spazio contarono sulla presenza di Michel Collon e di Jean
Claude Payes che aiutarono nella risposta a questa domanda" perché
lottano i paesi?"


                                                                                  
Euskal Herria, 2 de Abril de 2008.

www.askapena.org[1]

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