Elezioni Nepal, maggioranza a ex ribelli maoisti
KATHMANDU (14 aprile) - Gli ex ribelli maoisti del Nepal rimangono in
vantaggio nello spoglio dei voti per l'elezione dell'Assemblea
Costituente. I nepalesi hanno votato il 10 aprile scorso per scegliere
un'Assemblea Costituente il cui primo compito sarà abolire la
monarchia e trasformare il paese in una repubblica. I dati definitivi
sul voto, le prime elezioni libere dal 1999, si conosceranno soltanto
tra un paio di settimane.
Quella degli ex ribelli, che secondo gli ultimi risultati hanno
ottenuto più seggi di tutti gli altri partiti, è una vittoria che in
tanti stanno definendo «storica». Alla vigilia del voto tutti avevano
dato ai maoisti, responsabili di una decennale guerra civile che ha
provocato 13.000 morti, solo chance di arrivare al secondo posto.
Invece, secondo quanto riferiscono fonti della Commissione elettorale
nepalese, domenica delle 151 circoscrizioni a sistema maggioritario, i
maoisti ne avevano conquistate 82.
Prachanda, leader dei maoisti, nel suo seggio di Kathmandu ha
guadagnato oltre 20.000 voti, il doppio del suo diretto rivale del
Partito marxista leninista nepalese (Uml). Prachanda, che aspira ad
essere il primo presidente della repubblica nepalese dopo una
monarchia durata 240 anni, malgrado i dati siano ancora indicativi,
domenica sera ha parlato da leader del Paese: «Accetto questa vittoria
- ha detto - come mandato del popolo per consolidare il processo di
pace».
Con la più che probabile vittoria dei maoisti si profila un futuro
nero per la monarchia. Gli ex ribelli non hanno mai fatto mistero
della loro intenzione di esiliare il re. Mentre si attendono i
risultati del voto, l'attuale sovrano, Gyanendra, resta chiuso nel suo
palazzo a dar da mangiare ai pavoni e a giocare a poker su internet.
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=22445&sez=HOME_NELMONDO
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"Non vedo nessun Dio quassù"
(Yuri Gagarin)
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(Groucho Marx)
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(Piergiorgio Bellocchio)
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