Peccato che la metafora della "grande bestia" era utilizzata per indicare il "grande partito comunista" a fronte di quella relativa alle "mosche cocchiere" utilizzata per indicare "i gruppuscoli". Quest'ultima metafora forse può valere anche per l'oggi, la prima non costituisce, invece, più una metafora ma una triste bestiale realtà...chi vuol intendere intenda...
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Date : Sat, 12 Apr 2008 19:52:11 +0200
Subject : [Lecce-sf] mosche cocchiere....
> Quasi un apologo, molto usato in un lontano passato...
> Le mosche cocchiere sono quelle creature che si installano alle orecchie di grossi plantigradi (mettiamo un elefante o un rinoceronte) e ronzando ronzando dicono all'orecchio di chi li ospita: "Fai così, fai colà! Vai più a destra, vai più a sinistra!....". Naturalmente la massa reale di forza che li ospita (vale a dire il movimento reale, nella metafora che si usava), cerca di scrollarsele educatamente, si struscia agli arbusti per liberarsi di questa presenzsa inutile e parassitaria. Ma le mosche cocchiere insistono: "Fai così! Non vedi che che è così?....". Prima o poi, per sbaglio e per statistica, il plantigrado va per un momento nella direzione suggerita in quel momento dalla mosca cocchiera, che allora esulta felice: "Bravo! Avete visto tutti che sono io a dirigere il movimento di questa bestia!".
> A buoni intenditor....
>
> Silverio T.