butto lì una proposta. Si potrebbe scrivere che la CM non ha
organizzazione, che è disordinata, che prevalgono le diversità, i
colori.
E poi mettere, ad esempio, tra le domande frequenti:
- Domanda: Ma come è possibile che la CM non abbia un'organizzazione?
- Risposta: Se tutti o quasi usassero mezzi di trasporto non
inquinanti, le masse critiche si formerebbero spontaneamente in ogni
dove. Per questo la CM ideale, verso cui è bello pedalare, non ha
bisogno di alcuna organizzazione, nessun orario, nessun luogo di
incontro.
Tu esci di casa ed ecco lì decine di altri cicli, pattini, skate e
altri mezzi a trazione sostenibile.
Ma se sei andato ultimamente in giro per Roma, avrai visto che c'è
ancora bisogno di decidere insieme un orario e un luogo di
concentramento, e altri piccoli accorgimenti per creare lo spettacolo
di un'altra città, così che tutti possano vedere, sentire e respirare
come potrebbe essere.
Insomma un conto è dire "è vero che non c'è organizzazione" e un conto
è dire "lo diciamo perché fa parte dello spettacolo".
Poi specificherei che la minima organizzazione necessaria è aperta ai
contributi di tutti. Tutti possono partecipare: non ci sono capi,
gerarchie, etc.
