Autor: ANDREA AGOSTINI Datum: To: forumgenova Betreff: [NuovoLab] legambiente rivarolo: rivolta anticemento a rivarolo
dal mercantile di lunedi 7 aprile 2008
in via Piombelli
Rivarolo, ³rivolta² anti-cemento
?In pochi giorni, e senza tam tam mediatico, hanno raccolto circa 300 firme
- destinate ad aumentare - per bloccare, a Rivarolo, l¹ennesima
cementificazione di uno ³spicchio² di collina. Proprio per questo gli
abitanti di via Piombelli hanno dato vita a un comitato spontaneo e si
stanno mobilitando per cercare di bloccare la costruzione di un nuovo
insediamento residenziale in uno dei pochi spazi verdi rimasti fra le case.
Hanno già scritto anche due lettere - una all¹inizio di gennaio e una la
settimana scorsa - alla sindaco, Marta Vincenzi, che ha la delega
all¹Urbanistica, per chiederle di bloccare la nuova costruzione, ma finora
non hanno ricevuto alcuna risposta.
Il progetto in questione - adesso all¹esame degli uffici comunali - prevede
la costruzione di un nuovo fabbricato a due corpi con 15 appartamenti e box
interrati, in un terreno di proprietà privata, nella parte alta di via
Piombelli, all¹altezza del civico 50. Ma, sebbene l¹ultima versione risalga
al 2005, il progetto ha una storia molto più ³antica². Nel 1988, infatti,
per la stessa area, era stato presentato un piano particolareggiato
d¹iniziativa privata che prevedeva un insediamento residenziale e che anche
allora era stato contestato dagli abitanti. «Nonostante fosse in corso la
revisione del Piano regolatore - ricordano i residenti - soltanto per
quell¹area era stato concesso un indice di edificabilità di 2 metri cubi per
metro quadrato, sulla base dei parametri pre-esistenti, mentre tutta la zona
circostante era stata dichiarata satura, proprio a causa della
cementificazione selvaggia subita in passato». Una decina di anni dopo, nel
1999, anche il consiglio di circoscrizione della Valpolcevera aveva
³bocciato² il progetto, chiedendo che l¹area fosse vincolata a parcheggio e
a verde pubblico. Quella richiesta, però, non ha mai avuto seguito e così
nel 2005 è stato presentato un nuovo progetto «di edilizia convenzionata che
ricalca quasi esattamente quello precedente e che - denunciano gli abitanti
- dovrebbe usufruire ancora degli stessi indici di fabbricabilità, previsti
dal Piano regolatore dell¹80, cosa che ci sembra davvero inaccettabile
trent¹anni dopo e in una zona già così densamente cementificata». Anche
perché, vista la posizione dell¹area interessata dall¹intervento e la sua
particolare ripidità, l¹impatto dell¹edificio sarebbe ulteriormente
³amplificato². «Con la nuova costruzione - spiegano i residenti -
peggiorerebbe moltissimo la qualità della vita di chi abita nei palazzi che
si trovano sia nella parte inferiore che superiore rispetto all¹area. Quelli
della parte inferiore si ritroverebbero a poca distanza dalle case i muri di
contenimento al posto degli orti e del frutteto che ci sono adesso, mentre
quelli della parte superiore, in particolare chi abita al civico 48,
avrebbero a meno di 13 metri di distanza un edificio molto più alto del
loro». A questi si aggiungono poi i problemi di traffico che - denuncia il
comitato - si aggraverebbero ulteriormente in una zona già problematica sia
per la viabilità che per i posteggi. «Secondo il progetto - spiega il
comitato - dovrebbe essere destinata a parcheggi pubblici un¹area di 104
metri quadrati, che vuol dire, di fatto, 9 posteggi, addirittura meno dei 12
posti attualmente disponibili per le auto nella parte bassa dell¹area.
Contemporaneamente, però, la costruzione di nuove case comporterebbe un
aumento del traffico in una via già stretta e caotica, mentre gli
interventi di allargamento della strada previsti sono del tutto inadeguati».
E gli aspetti legati alla viabilità preoccupano anche il presidente del
municipio Valpolcevera, Gianni Crivello. «Noi non siamo tenuti ad esprimere
un parere ma io - spiega Crivello - mi sono impegnato con i cittadini ad
esaminare e a valutare il progetto, e non solo perché è stata presentata
un¹interpellanza. Sto cercando di recuperare tutti i pareri degli uffici
anche se, a quanto mi risulta, al momento l¹iter è sospeso. Comunque voglio
esaminare tutto, anche perché ho molte perplessità soprattutto per le
conseguenze che si avrebbero sulla mobilità».
?Annamaria Coluccia