Il 07/04/08, dario rossi<dario.red@???> ha scritto:
> ricordo che tempo fa hai mandato in rete il resoconto della riunione
> nazionale del Forum Palestina tenutasi a Roma.
> Me la potresti rimandare?
Resoconto della riunione nazionale del 3 febbraio a Roma
Domenica 3 febbraio si è riunita a Roma la rete di associazioni
impegnate nella Campagna "2008 anno della Palestina". La discussione è
stata estremamente ampia e partecipata con decine di interventi sui
punti del calendario di lavoro della campagna nei prossimi mesi.
Da novembre infatti è partita una campagna di iniziative in tutto il
paese – "2008 anno della Palestina" – tesa a tenere al centro
dell'agenda politica e culturale la lotta del popolo palestinese per i
suoi diritti, a ricordare che quest'anno ricorrono i sessanta anni
dalla Nakba del 1948 che espulse centinaia di migliaia di palestinesi
dalle loro terre e avviò il processo di occupazione coloniale e di
apartheid tuttora attuato da Israele.
Le autorità israeliane vorrebbero celebrare il 2008 come esclusivo
atto di nascita del proprio stato sessanta anni fa, ma omettendo e
nascondendo all'opinione pubblica ciò che questo ha significato
concretamente per la popolazione palestinese. La nostra campagna
prevede nei prossimi mesi decine di incontri, assemblee, mostre,
spettacoli, manifestazioni sia a livello locale che a livello
nazionale tesi a spiegare, documentare, denunciare che cosa è stata la
Nakba del 1948 per i palestinesi e che cosa significhi oggi continuare
a vivere sotto occupazione e sotto un regime di apartheid ampiamente
documentato e documentabile a tutti i livelli.
La campagna "2008 anno della Palestina" intende mettere in risalto la
situazione intollerabile della popolazione palestinese a Gaza, in
Cisgiordania e nei campi profughi disseminati in tutto il Medio
Oriente. In modo particolare ci preoccupa e va risolta immediatamente
l'insostenibile situazione nella Striscia di Gaza.
1) Dal 15 al 18 febbraio una delegazione composta da attivisti
della campagna e giornalisti si recherà a Rafah per portare
solidarietà alla popolazione palestinese di Gaza, per denunciare con
forza la volontà di rompere l'assedio contro Gaza e la complicità dei
governi europei (anche di quello italiano) nell'attuazione
dell'embargo e portare un messaggio teso all'unità della resistenza
palestinese. La delegazione prevede un fitto calendario di incontri
con organizzazioni, organi di informazione e associazioni sia egiziane
che palestinesi fuori e dentro Gaza. L'obiettivo della delegazione è
quello di riuscire ad entrare a Gaza e di contribuire così a creare le
condizioni affinché il valico di Rafah sia sempre agibile e non
strumento dell'assedio israeliano alla popolazione palestinese della
Striscia.
2) Il prossimo 1 marzo la Palestina dovrà essere ben presente e
visibile (con bandieroni e striscioni) nella manifestazione nazionale
convocata a Roma dal movimento No War per il ritiro immediato dei
militari italiani dai fronti di guerra.
3) E' evidente a tutti come il tentativo del governo israeliano
di occupare la Fiera del Libro di Torino a maggio 2008 – dopo aver
scippato all'Egitto il ruolo di ospite d'onore per l'edizione di
quest'anno- stia incontrando crescenti contraddizioni ed opposizioni
sia in Italia che all'estero. La campagna "2008 anno della Palestina"
ha riaffermato che ritiene inopportuna e vergognosa la decisione del
Consiglio Direttivo della Fiera del Libro di Torino - una città
democratica e antifascista da sempre -di assegnare proprio nel 2008 a
Israele il ruolo di ospite d'onore. Intendiamo batterci apertamente
affinché questa decisione venga revocata. Su questo obiettivo è stata
convocata una prima manifestazione a Torino per sabato 29 marzo che
verrà preparata con incontri e dibattiti sia a Torino che in tutte le
città italiane dove è attiva la nostra campagna.
4) Qualora non venga revocata la decisione di assegnare a Israele
l'edizione 2008 della Fiera del Libro di Torino, si passerà dalla fase
della denuncia a quella della contestazione. Dal 7 al 12 maggio –
sempre a Torino – ci saranno sei giorni di mobilitazioni, spettacoli,
mostre, presidi e incontri politico-culturali alternativi alla Fiera
del Lingotto e all'interno della Fiera stessa. La mobilitazione vedrà
il suo momento centrale in una manifestazione nazionale a Torino
sabato 10 maggio contro l'occupazione israeliana della Fiera del Libro
e per la fine dell'occupazione israeliana in Palestina.
5) Nei prossimi giorni verrà lanciato un appello agli editori
affinché richiedano alla direzione della Fiera del Libro di recedere
dalla decisione di dedicare a Israele l'edizione di quest'anno. Come
abbiamo chiarito ogni volta che ce n'è stata offerta l'opportunità, in
discussione non è la Fiera del Libro né gli scrittori che vi
parteciperanno, in discussione c'è una decisione politica
inaccettabile che va revocata.
Nelle prossime settimane verranno invitati in Italia per cicli di
incontri, seminari e dibattiti, autori palestinesi e israeliani
impegnati contro l'occupazione e l'apartheid ma che hanno rifiutato di
partecipare ad un evento ufficiale che legittima proprio l'occupazione
israeliana e l'apartheid. Un primo giro è già in corso con Jamil Hilal
e con Mohammed Bakri, altri ne saranno comunicati già dai prossimi
giorni.
Infine riteniamo assai curioso che si cerchi di manipolare anche in
Italia una questione tutta politica – quella dei diritti dei
palestinesi – travisandola come ostracismo verso gli scrittori
israeliani. (dei quali si potrà e dovrà pur discutere delle ombre nei
loro lavori, nelle loro dichiarazioni e nel loro ruolo). Il
boicottaggio verso gli scrittori non solo è un falso ma è anche
ipocrita perché si potrebbe sottolineare come in questi decenni
scrittori e intellettuali palestinesi come Ghassan Kanafani, Wael
Zwaiter, Kamal Nasser, Mahmoud Hamshari, Majed Abu Sharar, Haj el Ali,
non sono stati "boicottati" ma ammazzati dagli apparati militari
israeliani. La differenza - aben vedere - è sostanziale.
Prima o poi non solo nel mondo della politica ma anche in quello della
cultura qualcuno dovrà chiedere conto dei loro omicidi ai loro
uccisori.
Buon lavoro a tutte e tutti
Roma, 3 febbraio 2008
Associazione di amicizia Sardegna-Palestina
Associazione Wael Zwaiter
Associazione I Mediterranei (Milano)
Associazione Casa della Pace (Roma)
Cecina Social Forum
Centro occupato autogestito Transiti (Milano)
Centro popolare occupato La Fucina (Sesto S. Giovanni)
Circolo Arci Agorà (Pisa)
Comunità Palestinese di Roma e del Lazio
Comunità araba (Napoli)
Comitato Palestina nel cuore (Roma)
Comitato di Solidarietà con il popolo palestinese (Torino)
Comitato di sostegno alla resistenza palestinese (Versilia)
Comitato di solidarietà internazionalista Dino frisullo
Coordinamento toscano di solidarietà con la Palestina
Coordinamento per l'unità dei comunisti
Corrispondenze metropolitane (Roma)
Forum Palestina
Gruppo di sostegno al popolo palestinese (Massa e Carrara)
Infopal (redazione)
International Solidarity Movement (Italia)
Lotta e unità per l'organizzazione proletaria
Partito Comunista dei Lavoratori
Partito dei Comunisti Italiani
Rete dei Comunisti
Spazio Antagonista Newroz (Pisa)
Unione Democratica Arabo Palestinese (Italia)
> è previsto un altro incontro a Bologna prossimamnete o mi sbaglio?
> dario
> ----- Original Message -----
> From: "Edoardo Magnone" <magnone.edoardo.tokyo@???>
> To: "Mailing list del Forum sociale di Genova" <forumgenova@???>
> Sent: Saturday, April 05, 2008 7:07 AM
> Subject: [NuovoLab] Israele unisce Popolo delle libertà e Partito
> democratico
>
>
> Israele unisce Popolo delle libertà e Partito democratico
>
> Roma, 3 aprile - Come riferito dall'Ansa, Gianfranco Fini in
> un'intervista concessa al The Financial Times ha detto che se la
> coalizione guidata da Silvio Berlusconi vincerà le elezioni in Italia,
> Roma si opporrà all'Iran in funzione filoisraeliana: "La difesa di
> Israele dovrebbe riguardare tutto l'Occidente, perché il terrorismo
> colpisce Israele oggi nella speranza di colpire noi domani".
>
> Walter Veltroni ha parlato con il quotidiano israeliano Maariv, nonché
> la Radio pubblica israeliana, dichiarando "Il mondo non ha valutato
> correttamente la minaccia iraniana che non è solo contro Israele, ma
> contro tutto il mondo. Ora è necessaria una pressione internazionale
> molto forte ... Se da una verifica dell'Agenzia internazionale contro
> la proliferazione delle armi nucleari risulterà che l'Iran continua a
> costruire reattori nucleari, malgrado ciò che ha promesso, è chiaro
> che sarà necessario adottare tutte le misure possibili per convincerlo
> a desistere". Nessuno ha spiegato evidentemente a Veltroni che non è
> la costruzione di reattori nucleari che si contesta all'Iran. Inoltre,
> Teheran non ha fatto alcuna promessa per sospendere la costruzione
> della sua prima centrale, quella di Bushehr, dove a lavorare, tra
> l'altro, sono i russi.
>
> Evidentemente desideroso di strafare, Veltroni ha anche spiegato che
> il Muro della vergogna costruito dallo Stato ebraico nei Territori
> palestinesi occupati della Cisgiordania "è una reazione alla
> situazione in cui Israele si trova, quando si sente minacciato e in
> pericolo ..., si tratta di uan reazione difensiva quando sei sotto
> assedio". Non sono quindi sotto assedio gli oltre un milione di
> palestinesi rinchiusi nella prigione a cielo aperto della striscia di
> Gaza, ma lo Stato ebraico. Veltroni ha commentato pure le iniziative
> di boicottaggio della Fiera del libro di Torino a causa della presenza
> israeliana: "La presenza di Israele deve essere assicurata e lotterò
> al fianco del sindaco di Torino, perché nessuno boicotti la cultura di
> Israele".
>
> Arabmonitor
>
> fonte: http://www.arabmonitor.info/news/dettaglio.php?idnews=22927&lang=it
>
> http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o11500
>
>
>
> --
> -----------------------------------------------------------
> "Non vedo nessun Dio quassù"
> (Yuri Gagarin)
> -----------------------------------------------------------
> "L'intelligenza militare è una contraddizione in termini"
> (Groucho Marx)
> -----------------------------------------------------------
> "Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia perche' saranno
> giustiziati"
> (Piergiorgio Bellocchio)
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> Moderiamoci: no html, risposte private in privato: il reply e' alla lista,
> e viene letto da tutti gli iscritti.
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> che agiscono localmente per iniziative "di movimento" a Genova.
> Per annullare l'iscrizione a questo gruppo, vai su: :
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