Caro Professore,
non intendevo essere distruttivo ma un pò ironico, anche per il gusto del gioco. Elio - Niki non fu,invece, affatto ironico e non giocò quando, pur conoscendo la perfetta onestà e buona fede di un gruppo di compagni che lavoravano con passione sui temi della città, legittimò un processo inquisitorio ed una espulsione per "settarismo" nei confronti di quei compagni aderenti a Rifondazione. Nonostante i suoi discorsi iperbolici e percorsi da fremiti escatologici, Nikita è proclive alle logiche burocratiche e di apparato. Le stesse che lo fanno permanere in una giunta regionale, egemonizzata da Frisullo e signora. Una giunta che non spicca, certo,per innovatività e dimensione sociale.Mi infastidisce, poi, la personalizzazione della politica e la mistica del capo - leader che lui evoca, allontanando le nuove generazioni da una concezione della politica intesa come processo collettivo e sociale. Lo dimostra,del resto,la recente e-mail,inviata dai giovani della sinistra unita, che invita a vedere un video "emozionante" di Niki.Cosa c'entrano quei giovani dai boccoli lanuginosi e dalle larghe braghe pelviche, disponibili a fare "toc - toc" alle porte per raccogliere voti come nella peggiore tradizione democristiana degli anni '50,con la lotta di classe? Mi piacerebbe, insomma,che si ricreassero le condizioni per far emergere i soggetti della lotta e della trasformazione e non gli "artisti"...se pur...per Niki.
p.s.:l'unico merito che mi senterei di ascrivergli è il grande botto di Punta Perotti che ci ha fatto rivivere, in diretta, la spettacolare esplosione nello splendido film di Antonioni "Zabriskie Point". Dopo di allora, solo trac, girandole, tronetti e carnevali eliogabalici. Un caro saluto comunista. gaetano.
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From : "Arrigo Colombo" arribo@???
To : "Gaetano-Lsf Bucci" gaetanobucci@???
Cc :
Date : Sun, 6 Apr 2008 01:01:21 +0200
Subject : Risposta
> Caro Gaetano, capisco la satira, ma perché essere sempre
> distruttivi? Vendola avrà i suoi limiti, avrà commesso degli errori, ma è
> pur sempre uno dei nostri, che persegue i nostri ideali. Perché
> distruggerlo?
> Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
>
