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Auteur: biondino
Date:  
À: incontrotempo, pop
Sujet: [Incontrotempo] La sicurezza sul lavoro non si compra nelle urne elettorali!!!


***La sicurezza sul lavoro non si compra nelle urne elettorali!

Retorici slogan mediatici annunciano come soluzione ai continui morti e
infortuni sul lavoro l'entrata in vigore del decreto legislativo sulla
sicurezza nei luoghi di lavoro approvato il 6 marzo dal Governo, che
attua la legge delega del 3 agosto del 2007.
Un provvedimento che non incide minimamente sulle cause delle attuali
condizioni di insicurezza, come il processo di flessibilità e
precarizzazione, l'utilizzo diffuso di contratti atipici, di lavoro a
cottimo e in nero previsti dalle legge 30 e dal pacchetto Treu, la
mancanza di formazione e prevenzione, il numero degli ispettori di Dpl e
Asl che è ancora inadeguato a rilevare e sanzionare le inadempienze
delle aziende, i ritmi di produzione che impongono una velocità
frenetica ai tempi di lavoro facendo diventare gli straordinari una
regola e facendo ricadere sui lavoratori e le lavoratrici la causa della
propria morte.
E' il caso della centrale dell'Enel a Civitavecchia, di Melfi, del porto
di Genova, ma questo capita anche nei cantieri edili, nei campi agricoli
e nelle strade delle nostre città.
A conferma della continua strage secondo il recente rapporto dell'ANMIL
sulla tutela delle vittime del lavoro l'Italia resta il paese con il più
alto numero di morti sul lavoro in Europa.
La Confindustria, dal canto suo ha la faccia tosta di muovere delle
critiche verso il minimo inasprimento delle pene che pone il decreto
legislativo, quasi non ci fossero responsabilità strutturali da parte
delle aziende sulle stragi che si compiono ogni giorno e che vedono
anche come quasi unici colpevoli i lavoratori e le lavoratrici. La
campagna elettorale propone, nel supermarket di piattaforme per
governare il paese, anche il prodotto-spettacolare dei candidati operai
supersiti alle tragedia della ThyssenKrupp; quasi bastasse essere stati
protagonisti di tragici episodi per poter rappresentare gli interessi di
migliaia di lavoratori che ogni giorno rischiano la vita sui posti di
lavoro. Quel che rimane purtroppo è solo l'essere utilizzati come brand
o marchio d'autenticità per dare centralità mediatica al fenomeno
strutturale delle morti e degli infortuni.
Per questo non c'interessano le posizioni strumentali alla campagna
elettorale né dell?operaio sopravvissuto al rogo diventato uno dei
simboli di quel maledetto 6 dicembre, candidato nel PD insieme a diversi
esponenti di Confindustria, né del delegato Fiom della ThyssenKrupp,
candidato per la lista arcobaleno.

Per riprendere l'iniziativa politica dal basso, valorizzando le reti che
si muovono in autonomia ed indipendenza sui territori vi invitiamo a
partecipare *all'assemblea cittadina* che si terrà dalle *18 sabato 5
Aprile* *al c.s.o.a Auro e Marco a Spinacelo. *
Durante l'iniziativa attraverso la proiezione di brevi filmati di
denuncia sulle condizioni di lavoro a Roma, lanceremo la campagna *"Make
your video"*, per realizzare un portale nazionale che raccolga i
contributi che segnalano le condizioni di insicurezza sul lavoro.
L'iniziativa è a sostegno del Comitato contro le morti sul lavoro e
della famiglia di Michele Cozzolino, morto a 31 anni mentre lavorava
alla Centrale a carbone dell'Enel di Torre Valdaliga Nord di Civitavecchia.

LA SERATA SI CONCLUDERA' ALLE 23 CON IL CONCERTO DEI *BISCA+ZULU' *

*Di lavoro si muore perché di precarietà si vive!*

Comitato contro le morti e gli infortuni sul lavoro

http://nomortilavoro.noblogs.org