[Lecce-sf] R: ANDARE al seggio poi RIFIUTARE di votare

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Autor: Alessandro Presicce
Data:  
Para: 'la mailing-list del Lecce social forum'
Assunto: [Lecce-sf] R: ANDARE al seggio poi RIFIUTARE di votare
Ho fatto molte volte il presidente di seggio e, senza entrare nel merito
politico dell'astensionismo sì - astensionismo no, posso dire che la
procedura è assolutamente inattuabile.

Concordo con il collega Buccarella che conosco personalmente: nessuno può
pretendere che le operazioni del seggio vengano fermate per consentire ad un
singolo elettore di dettare al segretario una propria elucubrazione
personale.

L'elettore che non intenda votare può rimanere a casa o votare bianca o
nulla, ma non può turbare le operazioni elettorali con tale sistema puerile.
La verità che la legittima astensione verrà come al solito o mascherata o
analizzata per qualche giorno e poi dimenticata. Ma in nessun caso avrà
effetto sulla composizione del Parlamento.

La risposta alla "cattiva politica", non è la fuga dalla politica (o in
questo caso dalle urne), ma il ritorno dei cittadini verso una politica
diversa.

Alessandro


-----Messaggio originale-----
Da: forumlecce-bounces@???
[mailto:forumlecce-bounces@inventati.org] Per conto di Pierpaolo Biata
Inviato: lunedì 31 marzo 2008 14.10
A: forumlecce
Oggetto: Re: [Lecce-sf] ANDARE al seggio poi RIFIUTARE di votare

Insieme alla mail che invita a fare l'operazione che dici tu ne circola
anche un'altra, la riporto qui sotto
>
> NON SERVE A NULLA.......
>
> Nel meetup di Lecce DI BEPPE GRILLO c'è stato un certo Maurizio

Buccarella, avvocato, che ne ha spiegato il perchè....Riporto il suo
intervento:
> "Vorrei dire la mia per aver fatto il presidente di seggio molte volte a

consultazioni sia "politiche" che " amministrative" e per un po' di
dimistechezza con le leggi che il mio lavoro mi impone di avere.
> La norma richiamata nel messaggio quotato (che comunque riguarda

l'elezione dei membri della sola Camera dei deputati) fa riferimento a
proteste che l'elettore può rappresentare solo per irregolarità delle
OPERAZIONI DI VOTO e non già per una "protesta" genericamente intesa come ad
esempio la personale opinione di mancanza di rappresentatività di alcuna
lista o partito o candidato.
> In altre parole l'elettore può pretendere che sia messo a verbale un

qualunque rilievo sulla REGOLARITA' delle operazioni (chessò....liste
civetta, rappresentanti di lista che fanno propaganda all'interno del seggio
o nei pressi dello stesso, la consegna di una scheda già votata, un
videofonino che entra in cabina elettorale, etc...... in generale il mancato
rispetto delle REGOLE delle operazioni di voto), ma non può pretendere che
sia messo a verbale quello che vuole (col rischio di essere poi accusato di
aver turbato le regolari operazioni di voto...).
>
> Comprendo perfettamente il senso e lo spirito dell'autore del post, ma

davvero non credo sia una via percorribile (e me ne dispiace, sia chiaro).
>
> Se l'elettore non si sente rappresentato da nessuno, se pensa che tutti

sono uguali, che tutti sono ladri, etc., semplicemente può decidere di NON
ANDARE A VOTARE (ed entrare quindi nelle percentuali degli astenuti dal
voto).
>
> Ciò detto, ognuno poi farà la valutazione sul da farsi.
>
> Il non andare a votare (e di seguito esprimo stavolta un'opinione

prettamente personale) però rischia di non ottenere l'effetto sperato...
>
> In caso di elevato astensionismo i media ne parlerebbero per qualche

giorno, i politici si dichiarerebbero preoccupati, bla bla bla....
>
> Nella realtà chi non vota implicitamente delega coloro che invece

esprimeranno un voto a decidere per lui.
> E sfido chiunque a dimostrare il contrario."
>


Io non ne capisco gran che di giurisprudenza però sarebbe interessante
approfondire
ciao
p