Re: [Lecce-sf] ANDARE al seggio poi RIFIUTARE di votare

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Autor: gaetanobucci\@libero\.it
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A: forumlecce
CC: forumlecce
Assumpte: Re: [Lecce-sf] ANDARE al seggio poi RIFIUTARE di votare

















Art. 104

1. Chiunque concorre all'ammissione al voto di chi non ne ha il diritto o alla esclusione di chi lo ha o concorre a permettere a un elettore non fisicamente impedito di farsi assistere da altri nella votazione e il medico che a tale scopo abbia rilasciato un certificato non conforme al vero, sono puniti con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa sino a lire 2.000.000. Se il reato è commesso da coloro che appartengono all'Ufficio elettorale, i colpevoli sono puniti con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a lire 4.000.000.
2. Chiunque, appartenendo all'Ufficio elettorale, con atti od omissioni contrari alla legge, rende impossibile il compimento delle operazioni elettorali, o cagiona la nullità delle elezioni, o ne altera il risultato, o si astiene dalla proclamazione dell'esito delle votazioni è punito con la reclusione da tre a sette anni e con la multa da lire 2.000.000 a lire 4.000.000.
3. Chiunque, appartenendo all'Ufficio elettorale, contravviene alle disposizioni dell'articolo 68, è punito con la reclusione da tre a sei mesi.
4. Chiunque, appartenendo all'Ufficio elettorale, ostacola la trasmissione, prescritta dalla legge, di liste elettorali, di liste di candidati, carte, plichi, schede od urne, ritardandone o rifiutandone la consegna od operandone il trafugamento anche temporaneo, è punito con la reclusione da tre a sette anni e con la multa da lire due milioni a lire quattro milioni.
5. Il segretario dell'Ufficio elettorale che rifiuta di inserire nel processo verbale o di allegarvi proteste o reclami di elettori è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa sino a lire 4.000.000.
6. I rappresentanti dei candidati nei collegi uninominali e delle liste di candidati che impediscono il regolare compimento delle operazioni elettorali sono puniti con la reclusione da due a cinque anni e con la multa da lire 2.000.000 a lire 4.000.000.
7. Chiunque, al fine di votare senza averne diritto, o di votare un'altra volta, fa indebito uso del certificato elettorale è punito con la pena della reclusione da sei mesi a due anni e con la multa sino a lire 4.000.000.
8. Chiunque, al fine di impedire il libero esercizio del diritto elettorale, fa incetta di certificati elettorali è punito con la reclusione da uno a tre anni e con la multa sino a lire 4.000.000.

Come si può vincere dall' interpretazione letterale dell'art. 104, ossia da un'interpretazione compiuta in base "al significato reso palese dalle parole usate e dalla loro connessione" (art. 12 preleggi, cod. civ.), la disposizione medesima impone al segretario dell'ufficio elettorale di inserire o allegare, al processo verbale,"proteste o reclami di elettori", senza alcuna specificazione di fattispecie specifiche. La norma sembra essere, quindi, ispirata al principio democratico ed a quello della sovranità e della partecipazione popolare che anima l'ordinamento costituzionale italiano. Le leggi ordinarie vanno, comunque, lette in stretto collegamento con i principi e le norme della Costituzione. La norma consente, quindi, la possibilità di porre in essere una "lotta per il diritto" dove possono anche confrontarsi "interpretazioni avvocaticchesche" ed "interpretazioni coerenti con il dettato costituzionale". Mi sembra, però, che queste debbano prevalere in un ordinamento democratico, specie se si chiede che nel verbale venga annotato il rifiuto di voto a causa di una legge elettorale palesamente incostituzionale che annulla la possibilità di scelta del cittadino - elettore. La questione è, comunque, di carattere politico - costituzionale e non di carattere burocratico - avvocatesco. Implica, sempre e comunque, la volontà di lotta dell'elettore - compagno interessato a fare pesare il suo orizzonte di valori e a non avvantaggiare nemmeno indirettamente i traditori della democrazia, della classe operaia e dei lavoratori.Per chi proprio non volesse astenersi, mi permetto di suggerire di votare Partito comunista dei lavoratori. Questo voto potrebbe, infatti, equivalere ad una sorta di "astensionismo organizzato" che esprime un'indicazione politica, senza avvantaggiare il partito vincente in base al truffaldino premio elettorale.










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From      : forumlecce-bounces@???
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Cc          :
Date      : Mon, 31 Mar 2008 14:09:56 +0200
Subject : Re: [Lecce-sf] ANDARE al seggio poi RIFIUTARE di votare








> Insieme alla mail che invita a fare l'operazione che dici tu ne circola anche un'altra, la riporto qui sotto
> >
> > NON SERVE A NULLA.......
> >
> > Nel meetup di Lecce DI BEPPE GRILLO c'è stato un certo Maurizio Buccarella, avvocato, che ne ha spiegato il perchè....Riporto il suo intervento:
> > "Vorrei dire la mia per aver fatto il presidente di seggio molte volte a consultazioni sia "politiche" che " amministrative" e per un po' di dimistechezza con le leggi che il mio lavoro mi impone di avere.
> > La norma richiamata nel messaggio quotato (che comunque riguarda l'elezione dei membri della sola Camera dei deputati) fa riferimento a proteste che l'elettore può rappresentare solo per irregolarità delle OPERAZIONI DI VOTO e non già per una "protesta" genericamente intesa come ad esempio la personale opinione di mancanza di rappresentatività di alcuna lista o partito o candidato.
> > In altre parole l'elettore può pretendere che sia messo a verbale un qualunque rilievo sulla REGOLARITA' delle operazioni (chessò....liste civetta, rappresentanti di lista che fanno propaganda all'interno del seggio o nei pressi dello stesso, la consegna di una scheda già votata, un videofonino che entra in cabina elettorale, etc...... in generale il mancato rispetto delle REGOLE delle operazioni di voto), ma non può pretendere che sia messo a verbale quello che vuole (col rischio di essere poi accusato di aver turbato le regolari operazioni di voto...).
> >
> > Comprendo perfettamente il senso e lo spirito dell'autore del post, ma davvero non credo sia una via percorribile (e me ne dispiace, sia chiaro).
> >
> > Se l'elettore non si sente rappresentato da nessuno, se pensa che tutti sono uguali, che tutti sono ladri, etc., semplicemente può decidere di NON ANDARE A VOTARE (ed entrare quindi nelle percentuali degli astenuti dal voto).
> >
> > Ciò detto, ognuno poi farà la valutazione sul da farsi.
> >
> > Il non andare a votare (e di seguito esprimo stavolta un'opinione prettamente personale) però rischia di non ottenere l'effetto sperato...
> >
> > In caso di elevato astensionismo i media ne parlerebbero per qualche giorno, i politici si dichiarerebbero preoccupati, bla bla bla....
> >
> > Nella realtà chi non vota implicitamente delega coloro che invece esprimeranno un voto a decidere per lui.
> > E sfido chiunque a dimostrare il contrario."
> >
>
> Io non ne capisco gran che di giurisprudenza però sarebbe interessante approfondire
> ciao
> p
>
>
>
> >
> >
> > ANDARE al seggio poi RIFIUTARE di votare
> >
> >
> >
> > METODO LEGALE PER ESPRIMERE IL PROPRIO PERSONALE DISSENSO AI CANDIDATI
> > DELLE PROSSIME ELEZIONI ED ASSOLVERE AL PROPRIO DOVERE DI CITTADINO
> > SENZA REGALARE VOTI INCONSAPEVOLMENTE! Se votate scheda bianca o nulla
> > perchè non vi sentite rappresentati da nessun partito, in realtà,
> > favorirete il partito con più voti.
> >
> > Infatti (vedere REGOLAMENTI PER IL CALCOLO DEL PREMIO DI MAGGIORANZA)
> > anche i voti bianchi o nulli entrano nel calcolo del premio di
> > maggioranza, favorendo chi ha pre so più voti.
> >
> > ESISTE UN'ARMA LEGALE CONTRO QUESTA LEGGE INDECENTE E ANTIDEMOCRATICA!
> > Di seguito i riferimenti legali. Tutto si basa su un uso 'puntiglioso'
> > della legge: Illustro nei dettagli il sistema da usare:
> >
> >
> >
> > ANDARE A VOTARE, PRESENTARSI CON I DOCUMENTI + TESSERA ELETTORALE E
> > FARSI VIDIMARE LA SCHEDA ESERCITARE IL DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA
> > (DOPO VIDIMATA), dicendo: 'Rifiuto la scheda per protesta, e chiedo
> > che sia verbalizzato' PRETENDERE CHE VENGA VERBALIZZATO IL RIFIUTO
> > DELLA SCHEDA ESERCITARE IL PROPRIO DIRITTO METTERE A VERBALE UN
> > COMMENTO CHE GIUSTIFICHI IL RIFIUTO (ad esempio 'Nessuno dei politici
> > inseriti nelle liste mi rappresenta') CO SI FACENDO NON VOTERETE, ED
> > EVITERETE CHE IL VOTO NULLO O BIANCO SIA COMUNQUE CONTEGGIATO AL FINE
> > DELLA QUOTA PREMIO PER IL PARTITO CON PIU' VOTI
> >
> > Nel caso in cui gli scrutatori vi facessero problemi di inattuabilità
> > della procedura, appellatevi al seguente testo di legge: 'Testo Unico
> > delle Leggi Elettorali, D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 - Art. 104 - Par.
> > 5 5) Il segretario dell'Ufficio elettorale che rifiuta di inserire nel
> > processo verbale o di allegarvi proteste o reclami di elettori è
> > punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa sino a
> > lire 4.000.000.'
> >
> >
> >
> > INOLTRATE, INFORMATE, DATE UNA POSSIBILITA' DI ESPRESSIONE POLITICA A
> > CHI NON SAPREBBE DOVE PORRE LA 'PREZIOSISSIMA' CROCE DI GRAFITE.
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