RASSEGNA CINEMA APRILE 08
CACA ad ARTE CHE COnCIneMA
Biblioteca lâIdea
Via Braccio da Montone 71- 71/a, Roma
PIOVE O NUN PIOVE, ER PAPA MAGNA
Rassegna settimanale APRILE 08
Alle 21.30 ogni martedi dopo la cena vegan
1/4
LâONOREVOLE ANGELINA
Di Luigi Zampa, con Anna Magnani, Ave Ninchi, Nando
Bruno, Ughetto
Bertucci, Ernesto Almirante, Armando Migliari,
Aristide Baghetti, Olga
Solbelli, Agnese Dubbini, Felice Minotti, Maria
Donati, Marco Tulli,
Ciccio
Barbi, Ciro Berardi, Gino Cavalieri, Attilio Torelli,
Diego Calcagno.
90
minuti. 1947.
Moglie di un vicebrigadiere e madre di cinque figli,
Angelina guida le
donne della borgata romana di Pietralata all'assalto
dei magazzini di
pasta
di un borsanerista e, dopo l'alluvione, a occupare gli
alloggi vuoti di
uno
speculatore edilizio. Diventata famosa, è tentata
dalla politica, ma,
ribellatasi alla forza pubblica, è arrestata. Esce
dal carcere
vittoriosa,
ma decide di tornare a fare la casalinga. Eâ una
commedia sagace nel
mescolare la gravità dei temi e la comicità del
trattamento, pur con
scivolate nella retorica del patetico e una sottesa
ideologia della
riconciliazione delle classi all'insegna dei valori
familiari e dei
buoni
sentimenti.
8/4
POVERI MA BELLI
Di Dino Risi, con Memmo Carotenuto, Virgilio Riento,
Lorella De Luca,
Mario
Carotenuto, Maurizio Arena, Alessandra Panaro,
Rossella Como, Marisa
Allasio, Virgilio Riento, Renato Salvatori, Ettore
Manni, Gildo Bocci,
Mimmo Poli, Nino Vingelli, Erminio Spalla, Ughetto
Bertucci, Mario
Ambrosino. 101 minuti. 1956.
Ingenua commedia rosa, specchio dell'Italia
spensierata ma
intraprendente
del primo dopoguerra. La storia è quella di due
amici, Salvatore e
Romolo,
bellimbusti e sbruffoni, che si lasciano incantare
dalla stessa
ragazza, ma
che dopo una divertente serie di equivoci e
disavventure, troveranno
l'amore sincero nelle rispettive sorelle, graziose e
amorevoli. Il
genere
è quello del cosiddetto "neorealismo rosa", ossia una
attento specchio
della realtà piccolo-borghese, dei suoi personaggi e
dei suoi luoghi
comuni, raccontata con una fresca quanto austica
ironia.
15/4
IL TETTO
Di Vittorio De Sica, Con Gabriella Pallotta, Giorgio
Listuzzi, Gaetano
Ronzelli, Luciano Pigozzi, Gastone Renzelli. 101
minuti. 1956.
Luisa e Natale, giovani, poveri e innamorati, si
sposano, ma non hanno
una
casa propria. Alla periferia di Roma escogitano un
sistema per farsene
una
e avere così la possibilità di vivere senza
promiscuità . Scritto da
Cesare Zavattini, è un frutto tardivo, della poetica
neorealista.
22/4
ROMA
Di Federico Fellini. Con Alfredo Adami, Britta Barnes,
Marcelle Ginett
Bron, Dante Cleri, Pai De Dodes, Angela De Leo, Mario
Del Vago,
Federico
Fellini, Fiona Florence, Libero Frissi, Norma
Giacchero, Renato
Giovannoli,
Peter Gonzales, Mardou Khiess, John Francis Lane, Anna
Magnani, Elisa
Mainardi, Marne Maitland, Gudrun Mardou, Marcello
Mastroianni, Stefano
Mayore, Paola Natale, Mimmo Poli, Paule Rout, Galliano
Sbarra, Giovanni
Serboli, Alberto Sordi, Gore Vidal, Alvaro Vitali. 130
minuti. 1972.
Ritratto crudele, visionario, a blocchi di sequenze
pressoché
autonome,
con alla base un'ispirazione autobiografica, sulla
Roma dei fascistici
anni '30, vista attraverso i ricordi di
Moraldo-Fellini, e su quella
degli
anni '70. Specchio del rapporto tenero e disgustato di
Fellini con
Roma-città -donna. à un documentario fantastico dove
tutto diventa
spettacolo, festa, carosello, anche se attraversato da
segni e immagini
di
morte.
29/4
LâIMPERATORE DI ROMA
Di Nico D'Alessandria. Con Gerardo Sperandini,
Giuseppe Amodio (II),
Fulvio
Meloni. 90 minuti. 1987.
La Roma degradata che fu già raccontata da Pasolini,
periferia
squallida
di rovine, immondizie, drogati e prostitute, è
attraversata da Gerry,
biondo vichingo tossicodipendente e schizofrenico che
si proclama
imperatore (e camminatore) di una città senza più
impero né
dignità .
Una laica Via Crucis dove il suo antieroe Gerry non
è un personaggio,
ma
una rovina umana tra le tante.
La biblioteca è aperta ogni martedì e venerdi dalle
17.00
DIALOGO IN FINESTRA SULLA BANDIERA ARCOBALENO âNun
te pare âna
lagna
stesa ar davanzale?â? âDe âsti tempi, te dico,
câha importanza,
eâ
segno châeâ rimasta âna speranzaâ?. âRimasta
appesa a un filo?
Annamo male!â? âE che pretenni tu, sor tracotanza,
de faâ la
rivolta
universale?!â? âNo, per caritaâ, lassamo tutto
uguale e rimanemo a
fa
testimonianza!â? âCapisco che peâ te âsto
strofinaccio nun
rappresenta lâideale pura-razza, ma preferisci
restaâ solo a fa er
cazzaccio?!â? âPopolo e politca? Peâ me ammazza
ammazza ... eâ
tutto un rincorresse a casaccio dove ognuno va
appresso a chi
svolazza!â?
CANARIAH Giornale anarchico num. 17 aprile 2003
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