Invettiva pasquale sul tempo corrente
e sul tempo perduto
di Sandro Mezzadra
Non vè dubbio che abbia ragione Giacomo Marramao (il
Manifesto, 17 marzo): è impossibile afferrare il
cuore del presente senza sottrarlo al rumore
dellattualità. E tuttavia, mi si consenta il gioco
di parole, il presente resta il cuore del problema. Il
presente: ovverosia le tensioni che lo segnano, i rapporti
di dominio che lo organizzano, il rumore sordo della
battaglia, per citare Michel Foucault, che si combatte in
una dimensione diversa da quella da cui proviene il
rumore dellattualità. Il presente: ovverosia i
salari che non consentono di arrivare alla fine del mese, la
precarietà e lattacco alla 194, ma anche le pratiche
con cui i soggetti dominati e sfruttati conquistano
quotidianamente spazi di libertà e di uguaglianza.
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