[NuovoLab] Appello per una politica solidale con i rom

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Autor: Edoardo Magnone
Data:  
A: Mailing list del Forum sociale di Genova
Assumpte: [NuovoLab] Appello per una politica solidale con i rom
Appello per una politica solidale con i rom di Roma

La comunità rom di Quintiliani [Roma est], è giunta al primo mese di
occupazione [una delle prima realizzate a Roma dai rom] del capannone
dismesso di via Cave di Pietralata, altezza civico 81, nel Municipio V
di Roma. Dopo varie minacce di sgombero dalla zona in cui vivevano da
circa due anni in baracche di fortuna, ha deciso il 14 febbraio 2008
di occupare un'area abbandonata di proprietà del Comune di Roma, da
anni lasciata in disuso dalle stesse autorità responsabili. La
comunità rom ha ripulito e reso vivibile l'ampio cortile e il
capannone in cui ora soggiornano, derattizzando e portando via i
rifiuti accumulati nel tempo. In un futuro non meglio precisato, qui
dovrebbe sorgere un parco pubblico, per cui l'occupazione è
temporanea–spiegano i rom–, necessaria per dare una risposta immediata
all'emergenza abitativa di sessanta persone, di cui la metà minore di
18 anni.
In uqeste settimane la comunità som sta impegnandosi nella
scolarizzazione dei bambini e delle bambine; gli uomini hanno tutti
lavoro come muratori edili e operai in imprese italiane, le donne
stanno organizzandosi per costituire una cooperativa di lavori
sartoriali. L'occupazione è anche sostenuta dalle associazioni di
quartiere e dalle forze politiche e sociali del Municipio V. Dal
quartiere, l'occupazione non è osteggiata tranne che da pochissimi
cittadini.
I rom ora vogliono confrontarsi con le forze politiche del Comune e
del Municipio per individuare una soluzione abitativa stabile,
attraverso l'autorecupero di uno stabile abbandonato, per cui esistono
per altro sia i fondi economici che le competenze lavorative.
Si è anche costituito un Comitato di solidarietà dell'occupazione
della Comunità Rom di Quintiliani che ha chiesto che sia al più presto
attivato il tavolo di confronto tra istituzioni locali, associazioni e
comunità migranti del Municipio V, come deliberato dallo stesso
Consiglio municipale.

Di seguito, l'appello del Comitato di Solidarietà dell'occupazione
della Comunità Rom di Quintiliani e il link per al video registrato
dall'associazione Popica [www.popica.org] su come e perché è nata
questa occupazione.

Guarda il video
http://video.google.com/googleplayer.swf?docId=-4891592102471853580&hl=it

Appello
Per una politica solidale con Rom e Migranti nella città di Roma

Interessate campagne politiche e mediatiche, a danno dei migranti ed
in particolare dei Rom, stanno fomentando stereotipi razzisti
nell'opinione pubblica, lanciando l'allarme sociale nei tessuti urbani
difficili:
l'appartenere ad una cultura altra dalla nostra diventa una colpa, il
disagio sociale, un reato risolto come un problema di ordine pubblico.
Nel 2007, a Roma sono state sgomberate migliaia di persone e distrutti
centinaia di manufatti di fortuna, baracche e ricoveri in cui donne,
uomini e bambini trovavano rifugio. La comunità rom di Quintiliani, il
14 febbraio scorso, ha occupato un capannone nella zona di Pietralata,
consapevole ormai da mesi che il campo abusivo in cui viveva sarebbe
stato sgomberato: ha reagito spinta dalla necessità di avere una casa.
Lunedì 25 febbraio il campo di Quintiliani è stato infatti distrutto:
sessanta persone, di cui la metà minori di 18 anni, aspettano una
risposta dalle istituzioni municipali e comunali alla loro urgenza
abitativa.
La comunità rom di Quintiliani, con il sostegno delle associazioni,
sta cercando di pervenire ad una soluzione condivisa e partecipata,
unica risposta possibile ai continui sgomberi a cui i Rom sono
sottoposti. E a chi chiede che vengano espulsi dal territorio
nazionale, ricordiamo che circa la metà di queste comunità ha la
cittadinanza italiana. La soluzione dell'autorecupero di stabili
abbandonati garantisce l'integrazione positiva di questo piccolo
gruppo di Rom, una prima, giusta risposta alla necessità dell'abitare
e pone le basi per la nascita di una possibile e necessaria rete di
relazioni tra la comunità e il territorio. Una casa sicura
permetterebbe ai bambini di andare a scuola, agli adulti di lavorare
regolarmente e più serenamente, senza la continua paura di essere
sgomberati.
Chiediamo che si arrivi a soluzioni abitative dignitose, nel rispetto
della Convenzione dei Diritti dell'Uomo, della Convenzione dei Diritti
dell'Infanzia e della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione
Europea e della Costituzione italiana.
Chiediamo che alle comunità rom e migranti sia riconosciuto il diritto
a non essere perseguitati ed a vivere in soluzioni abitative degne.
Chiediamo la fine degli sgomberi per la comunità rom di Quintiliani e
la concretizzazione di soluzioni adatte alle loro esigenze e in
accordo con la stessa comunità. Chiediamo, pertanto, l'impegno alla
realizzazione di un tavolo istituzionale, come deliberato dal
Consiglio del Municipio Roma V, che metta a confronto le autorità
locali con le comunità Rom e migranti e la società civile. La vera
garanzia per i bambini e per gli adulti rom è la sicurezza di un
alloggio dignitoso, la possibilità di usufruire dei servizi di base,
di andare a scuola e poter lavorare regolarmente.
Comitato di solidarietà all'occupazione della Comunità di Quintiliani
Per sottoscrivere l'appello e info: crisstella@???.



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"Non vedo nessun Dio quassù"
(Yuri Gagarin)
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"L'intelligenza militare è una contraddizione in termini"
(Groucho Marx)
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(Piergiorgio Bellocchio)
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