[Cm-milano] Fwd: [RK] Torture al G8 - Yes, we can

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Autore: Adriana Marafioti (adriana.marafioti)
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To: cm-milano
Oggetto: [Cm-milano] Fwd: [RK] Torture al G8 - Yes, we can

Questo era il comunicato dei ragazzi che avevano occupato la sede nazionale del Pd a Roma.



Troppe volte viene esercitata la tortura "di stato".................(ricordate Aldrovandi che e' morto

perche' si e' fatto male da solo?). Qualcuno ha visto nell'ultima puntata delle iene il "tortura-

tore di professione "?

COMUNICATO STAMPA

Nel silenzio assordante della politica e dell’informazione mainstream, sono arrivate le richieste di condanna per i 44 imputati nel processo per le torture avvenute nella caserma della polizia di Bolzaneto, durante il G8 del 2001 a Genova. Si tratta di ufficiali, funzionari, medici poliziotti, carabinieri, agenti di polizia penitenziaria - «servitori dello stato» - ritenuti responsabili dell’utilizzo di quattro delle cinque tecniche di tortura previste dalle convenzioni internazionali.

Il nostro paese, però, non ha recepito queste norme. Dilaniare una mano, strappare piercing, sbattere la testa dentro un cesso, umiliare una persona disabile, fracassare i denti di una ragazza, nel Belpaese, significare esercitare semplicemente un «abuso di ufficio».

Nessuno degli imputati passerà un solo giorno in carcere in quanto la maggior parte dei reati saranno prescritti nel 2009. In caso di condanna interverrà l'indulto che estinguerà le pene fino a tre anni. Allo stesso tempo, venticinque attivisti indagati per devastazione e saccheggio (reati contro cose) rischiano pene fino a undici anni di reclusione soltanto per aver esercitato il diritto di resistenza davanti alle aggressioni dei reparti speciali dei carabinieri.

Davanti a questo scempio, il circo elettorale non ha trovato di meglio che fare finta di niente, per paura di fare i conti con i fantasmi mai sopiti delle «notti cilene» della scuola Diaz e della caserma di Bolzaneto. E per affondare nell’oblio le responsabilità del governo Prodi nella promozione di tutti i responsabili della catena di comando che gestì l’ordine pubblico a Genova. L’ultima promozione ha riguardato il responsabile medico di Bolzaneto, Giacomo Toccafondi (accusato di diversi episodi di percosse, ingiurie e violenza privata), che è stato inviato in missione nel Kosovo con la Croce rossa italiana.

Per queste ragioni, ieri sera, abbiamo deciso di occupare la sede nazionale del Pd per rinfrescare la memoria a questi signori che si candidano alla guida del paese, per sentire una parola sulla «più grande violazione dei diritti umani nel dopoguerra» (come disse Amnesty International), per capire se la tortura rientra nel programma di governo e se l’antifascismo è un optional elettorale utile solo contro Berlusconi, da dismettere davanti alla cultura e i metodi fascisti di polizia e carabinieri.

L’imbarazzo e il balbettio dei responsabili del Pd è stato emblematico e fa il paio con il silenzio della Sinistra Arcobaleno che, a parte qualche voce isolata, ha forse giudicato la questione poco spendibile nella caccia al voto. La verità e la giustizia su Genova sono scritte nelle nostre lotte e nei percorsi di liberazione quotidiani. Agli altri la scelta da che parte stare.

Con Carlo nel cuore,
libere tutti!

Horus occupato – Esc – Rete per l’autoformazione – Collettivi studenteschi


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