[RSF] Da Bolzaneto ad oggi, la svolta autoritaria

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Temat: [RSF] Da Bolzaneto ad oggi, la svolta autoritaria




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Information Guerrilla - "Un altro mondo è
possibile, un'altra informazione è necessaria"www.informationguerrilla.orgnewsletter - 12 marzo 2008 - anno VII - 9837
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 PRIMO
      PIANO



Bolzaneto, luglio 2001: un caso di
tortura

di Lorenzo Guadagnucci, Comitato
Verità e giustizia per Genova - Il processo di Bolzaneto offre un
eccellente spaccato sullo stato di salute della democrazia italiana. Stamani in
tribunale a Genova i pubblici ministeri hanno chiesto pene per 76 anni a carico
di 44 imputati [su 45] accusati di vari reati per i cosidetti fatti di
Bolzaneto, avvenuti durante il G8 del 2001, ma hanno soprattutto spiegato che in
quei giorni, in una caserma della polizia repubblicana, si praticò la
tortura
Da Genova ad oggi, la svolta autoritaria. Un estratto da “Noi
della Diaz”
Un estratto da “Noi della Diaz. La ‘notte dei manganelli’ al G8 di
Genova” (Altreconomia-Terre di Mezzo), il
libro del giornalista Lorenzo
Guadagnucci, pestato nel dormitorio del
Genoa Social Forum, che racconta di quella notte tragica in una edizione
aggiornata appena arrivata in libreria, con una nuova prefazione, dall’amaro
titolo “Democrazia umiliata”, dove aggiorna sugli sviluppi degli ultimi anni,
sul disegno che ha come volontà la “capillare restrizione delle libertà civili”.
Completa il testo un diario dal carcere di Paolo Fornaciari, una delle vittime
di pestaggi e arresti arbitrari / Caro Bertinotti, e Genova
G8? di Lorenzo Guadagnucci / Genova per
noi di Roberto Laghi
Carriere di Stato: gli uomini del g8? Tutti
promossi
di Sandro Provvisionato - E’ questo
tema delle promozioni ciò che nel dopo Genova 2001 più solleva indignazione.
Innanzitutto perché ribadisce che il nostro è il Paese dell’impunità: a sette
anni da quei fatti l’unica condanna riguarda i no global. In secondo luogo
perché quelle promozioni sanciscono il diritto alla violenza e al sopruso di
quelle che dovrebbero essere le forze dell’ordine. Grazie al prezioso lavoro di
Enrica Bartesaghi, del Comitato Verità e Giustizia per Genova, ora abbiamo la
ricostruzione completa delle brillanti carriere dei poliziotti inquisiti per
Genova. La semplice lettura dell’elenco è un colpo allo
stomaco




 MEDIAWATCH
“Addavenì Zapatero”: sul viaggio lisergico del
“manifesto” in Spagna…

di Nicola Latorre - “Ora, tra di noi
cari compagne/i del manifesto, senza che Veltroni ci legga, capisco che si è in
campagna elettorale, qui nel Regno di Spagna come nella Repubblica italiana. E
che dunque i confronti servono, sono strumenti utili per stimolare l’appetito
dei disillusi votanti. Però la propaganda ha i suoi limiti. Visto che qui “in
Spain” io vivo e lavoro (occupandomi tra l’altro proprio d’informazione)
comincio ad esser stanco e stufo di ascoltare dall’Italia questa tiritera su
quanto è buono, bravo e progressista Zapatero”

Afghanistan, notizie scomode
di Enrico Piovesana - Nel 2007 almeno
500 civili afgani sono rimasti uccisi in bombardamenti aerei e operazioni
terrestri della Nato. Lo ha reso noto l’Afghanistan Ngo Safety Office (Anso),
organizzazione che monitora la sicurezza per le Ong presenti nel Paese. Ma la
notizia, diffusa un mese fa, è passata sotto silenzio
La stampa impossibile
Antimafia Sicilia, la difficile sfida dei giornalisti
liberi. Il futuro è nei quartieri. A Catania il mercato informativo è
monopolizzato dal gruppo Ciancio. Il giornalista Orioles chiude «Casablanca» per
mancanza di fondi, ma non si arrende
Come militari e servizi segreti si sono impadroniti delle
notizie
di Nick Davies, The Independent - Un
estratto dal libro di Nick Davies “Flat
Earth News: an award-winning reporter exposes falsehood, distortion and
propaganda in the global media” (Ed. Chatto
& Windus), che fornisce esempi del potente apparato clandestino di
propaganda creato dopo l’11 Settembre




 NOTIZIE

Vicenza, incidente all’oleodotto militare: disastro
ambientale!
«Un vero e proprio disastro ambientale»: se lo dice
l’assessore provinciale alle risorse idriche Paolo Pellizzari, c’è da crederci.
L’incidente all’oleodotto Nato che da Pisa porta il cherosene ad Aviano ha
compromesso i fiumi Astichello e Bacchiglione; e nessuno aggiunge che il luogo
dell’incidente, avvenuto a Monticello C.Otto, è un territorio di ricarica della
falda acquifera vicentina, quella che dà da bere alle province di Vicenza e
Padova: uno tra i bacini idrici sotterranei più grandi d’Europa
Stiglitz: I costi delle guerre in Iraq ed in
Afganistan
Joseph Stiglitz e Linda Bilmes presentano il libro
“The Three Trillion Dollar War” appena publbicato negli Stati Uniti da Allen
Lane: “L’amministrazione Bush ha sbagliato nella valutazione dei benefici e dei
costi della guerra. Abbiamo una guerra che sta costando molto più di quello che
nessuno poteva immaginarsi. Il costo delle sole operazioni militari americane –
senza considerare, cioè i costi a lungo termine come quelli relative alla cura
dei veterani feriti – supera già ora quello dei 12 anni della Guerra in Vietnam
ed è più che doppio della guerra in Corea”
“Doveva morire. Chi ha ucciso Aldo Moro. Il giudice
dell’inchiesta racconta”
Per gentile concessione della casa editrice
Chiarelettere pubblichiamo il capitolo conclusivo del libro di Ferdinando
Imposimato e Sandro Provvisionato. A trent’anni dal rapimento di Aldo Moro, una
nuova ricostruzione con testimonianze e commenti inediti e
decisivi

No Tav, nuova campagna in Val di Susa: “Compra un posto in
prima fila”
Un pezzo di terra per opporsi all’Alta Velocità in
Val di Susa. “Compra un posto in prima fila” è il nome della campagna di
azionariato diffuso pensata dal movimento NO TAV per rallentare l’esproprio dei
terreni boschivi e di alta montagna in cui verranno praticate le trivellazioni.
C’è tempo fino al 20 marzo per acquistare con soli 15 euro un metro quadrato di
bosco destinato all’esproprio


L’isola dei famosi della Thyssenkrupp

In campagna elettorale la composizione delle liste
segue le strategie di marketing promozionale dell’isola dei famosi: mettere
assieme a dei Vip degli sconosciuti che abbiano caratteristiche che attirano
l’attenzione. I sopravvissuti alla Thyssenkrupp in quanto scampati al fronte
dell’acciaio fuso, e ripresi dalle telecamere nei momenti di dolore collettivo,
diventano ottimi strumenti promozionali per il marketing emotivo che deve
suscitare emozioni nell’elettore cinico e disincato rispetto al sistema
politico
Gaza, Baghdad, Beirut: pseudosinistre
di Fulvio Grimaldi - “La manipolazione
dei media è oggi più efficiente che nella Germania nazista, dal momento che ora
siamo convinti di ottenere tutta l’informazione che vogliamo. Questo equivoco
impedisce alla gente addirittura di cercare la verità (Mark Crispin
Miller)”

Suicidio di Stato: al Signor Presidente della
Repubblica
“Sono Fabio Piselli, recentemente sopravvisuto ad una
aggressione da parte di ignoti, i quali dopo avermi stordito mi hanno lasciato
nella mia auto che hanno dato alle fiamme con me dentro. Questi fatti sono stati
ricondotti alle indagini condotte dalla magistratura livornese relative la
tragedia del traghetto Moby Prince nella quale persero la vita
almeno 140 persone. Ho per questo assunto sia l’ufficio di testimone, persona
informata sui fatti, sia quello di parte offesa, fornendo le notizie in mio
possesso alla Procura della Repubblica procedente” / Stragi impunite,
stelle e striscie su Moby Prince Quella notte, nella rada di
Livorno, c’era un incredibile traffico di navi Usa, di ritorno dalla guerra in
Irak, con tante armi e ordigni “pronta consegna”

Contro l’architettura securitaria europea. Una proposta di
contestazione del G8 2009 in Italia
“Per l’avvio di un lavoro anti-repressione capace di
superare la semplice critica degli atti di violenza compiuti dalle forze dell’
ordine e la pura e semplice scandalizzazione degli stessi. Questo lavoro
politico di lotta alla repressione va condotto prestando la massima attenzione
alle nuove forme di controllo sociale come riferimento cruciale per i movimenti
antagonisti”

La Termodistruzione dei diritti
fondamentali

Alex Zanotelli: “E’ con orrore che apprendiamo della
decisione del Presidente del Consiglio Romano Prodi sulle ecoballe della
Campania: almeno 7 milioni di tonnellate accatastate in buona parte a Giugliano:
‘Per accelerare le iniziative finalizzate al superamento dello stato di
emergenza, per consentire la messa in esercizio in tempi rapidi dell’ impianto
di termodistruzione di Acerra è autorizzato il trattamento e lo smaltimento dei
rifiuti contraddistinti dai codici Cer 191212, 190501 e 190503 presso detto
impianto’”

Escludi tutto quello di cui non hai bisogno con la
post-autistic economy
Il nuovo Giorno del giudizio, profetizza dal suo
pulpito informatico il reverendo Billy della Stop Shopping Church di New York,
sarà infatti quello dell’apocalisse del consumo: quando l’attuale ritmo di
sviluppo e di logoramento delle risorse ambientali porterà il mondo al collasso.
Ma non è soltanto una chiesa semiseria e radicalmente anti-consumista a
sostenere che il mondo viaggia rapido verso il capolinea dell’autoconsunzione.
Né i “peccatori” sono solo i 26 milioni di americani affetti, come Michael, da
sindrome da shopping compulsivo

Produttore di beni, consumatore di stupefacenti. La condizione
del lavoratore nell’era post-industriale
Intervista a Francesca Coin, Sociologa e ricercatrice
nell’Universita’ Ca’ Foscari di Venezia e presso la Georgia State University di
Atlanta (USA), autrice del saggio “Il Produttore Consumato. Saggio sul malessere dei lavoratori
contemporanei”. Il consumo di sostanze
stupefacenti ha precisamente un triplice scopo: stimolare la produzione,
manipolare l’essere umano per renderlo piu’ simile alla macchina e farlo
diventare il più possibile docile

Vicenza, i No Dal Molin alle amministrative
“Una lista che non è un fine, bensì un mezzo: non
corriamo per conquistare il Palazzo, ma per sperimentare forme altre di
autogoverno e autogestione”
Dal Molin: Veltroni come Berlsconi
“Per Walter Veltroni sulla vicenda Dal Molin «sarebbe
bene passare dalle polemiche alla costruzione condivisa di scelte che tengano
insieme il rispetto degli impegni presi e le esigenze concrete della
popolazione». Da che pulpito vien la predica: con chi è stata condivisa la
decisione del Governo Prodi? Non certo con la cittadinanza che da quasi due anni
si batte contro la realizzazione dell’installazione militare. La condivisione di
Veltroni, evidentemente, si riferisce a Berlusconi”

“Incompatibile con il liberismo e la guerra”, Sinistra Critica
presenta il suo programma

“Negli anni passati milioni di persone si sono
mobilitate e hanno permesso la vittoria dell’Unione contro le destre populiste,
razziste, clericali e autoritarie. Questa carica è andata distrutta e devastata
dall’esperienza del governo Prodi e della sinistra tradizionale che ha avallato
la guerra, le politiche filopadronali, la subordinazione alle gerarchie
vaticane. Quello da cui usciamo è un disastro politico e materiale ben
raffigurato dai volti di Prodi, Bertinotti, D’Alema, lo stesso
Veltroni”
“CRASH! La magistratura all’attacco dell’occupazione. Guai a
chi ci tocca!”
Comunicato dell’Area Antagonista - Una
sentenza che pesa come un macigno quella emessa il mese scorso dal Tribunale del
Riesame di Bologna per il sequestro del Laboratorio Crash! Un macigno scagliato
contro tutte le esperienze, passate e presenti, di occupazione di centri sociali
in Italia e contro la pratica dell’occupazione stessa. Genova, Cosenza, Firenze
e ora anche Bologna, diventano teatro di un nuovo ruolo che la magistratura
accoglie a sé. Un ruolo tutto politico di ridefinizione degli ambiti di
agibilità del movimento, un tentativo di arginare le lotte che si sviluppano nei
territori




 MEDIORIENTE



Palestina e conflitti metropolitani. Emilio Quadrelli
intervista un militante palestinese

“L’intervista è stata realizzata in Francia. A
parlare è un palestinese vicino ai quaranta. La sua è la storia di
un’immigrazione privilegiata. Ma la seconda Intifada gli fa osservare quanto
accade in Palestina con occhi diversi e con uno sguardo anche verso la Francia,
l’arabofobia dilagante, la stigmatizzazione delle “classi pericolose” degli
abitanti della banlieue. Finendo con il mettere in discussione, dapprima le
logiche dell’assimilazione culturale accettate come dato di fatto dalla famiglia
e da gran parte delle classi agiate arabe e palestinesi, in un secondo tempo la
scelta di fare sua la causa palestinese. Da qui il rapporto che decide di
instaurare con Hamas, la conseguente partenza verso la Palestina e la
partecipazione diretta alla lotta del popolo palestinese”

Contro l’apartheid e la soluzione dei due Stati. Intervista
con Omar Barghouti
di Silvia Cattori - Omar Barghouti
appartiene a quella nuova generazione d’intellettuali palestinesi che non ha mai
aderito alla soluzione “due popoli, due Stati” e che chiamano al boicottaggio,
al disinvestimento e alle sanzioni (BDS) nei confronti di Israele. Fautore di
uno Stato laico e democratico dove Palestinesi e Israeliani divideranno uguali
diritti, una volta che siano state corrette le ingiustizie storiche e
riconosciuti i diritti dei rifugiati, Barghouti concede un’intervista al Réseau
Voltaire nella quale esprime il divario tra il suo popolo ed i suoi dirigenti
riconosciuti a livello internazionale
La mega-prigione della
Palestina

di Ilan Pappe, Electronic Intifada -
“L’occidente può porre fine, anche domani, a questa disumanità e criminalità
senza precedenti. Ma finora questo non è avvenuto. Sebbene gli sforzi per
rendere Israele uno “stato paria” [uno stato messo al bando dalla comunità
internazionale, come il vecchio Sudafrica dell’apartheid] continuino a tutta
forza, essi provengono ancora solo dalla società civile. Speriamo che questa
energia venga un giorno tradotta in politiche governative effettive. Possiamo
solo pregare che, quando questo avverrà, non sia troppo tardi per le vittime di
questa orrenda invenzione sionista: la mega-prigione della
Palestina”




 AZIONI
Canale Zero. Appello per una informazione
libera
“Cari amici e amiche, compagne e compagni di
un’Italia che non si arrende. Lo sfacelo della situazione e della classe
politica e una vera e propria emergenza democratica impongono di rompere indugi
e timidezze, divisioni e recriminazioni. Dobbiamo, in primo luogo, difenderci. E
possiamo contr’attaccare. Per farlo è ormai indispensabile dotarci di strumenti
di comunicazione di massa che realizzino un’informazione democratica e che
ingaggino una battaglia per la difesa della democrazia e del Bene Comune…”. Tra
i primi firmatari: Giulietto Chiesa, Caparezza, Sergio Cararo, Franco
Cardini, Paolo Ciofi, Tana de Zulueta, Arturo Di Corinto, Claudio Fracassi,
Luciano Gallino, don Andrea Gallo, Udo Gumpel, Sabina Guzzanti, Serge Latouche,
Lucio Manisco, Gianni Minà, Roberto Morrione, Diego Novelli, Moni Ovadia,
Riccardo Petrella, Carlo Petrini, Lidia Ravera, Ennio Remondino, David Riondino,
Roberto Savio, Antonio Tabucchi, Gianni Vattimo, Vauro, Elio Veltri, Dario
Vergassola, Alex Zanotelli




 BIBLIOTECA

“E vai con la guerra! Armi di derisione di massa” di
David Rees (ISBN Edizioni)
Approda finalmente in traduzione italiana l’umorismo
nero e tagliente delle strisce di un geniale autore, l’unico erede credibile
della tradizione del fumetto satirico americano, da Doonesbury a Spiegelman. Una
comicità piena d’inventiva, cinismo e senso dell’assurdo. E così, tra una risata
(amara) e l’altra, gli omini tristi delle clip art di David Rees diventano lo
specchio di una società che assiste allo spettacolo del conflitto ed elabora le
proprie opinioni attraverso la retorica lunare dei politici. Per gentile
concessione di ISBN pubblichiamo l’introduzione al volume di Colson
Whitehead

La prefazione di Emilio Quadrelli a “Con il sangue agli occhi.
Lettere e scritti dal carcere” di George Jackson (Agenzia X)
Il volume raccoglie le lettere e i saggi di teoria
politica che l’autore scrisse dopo la morte del giovanissimo fratello Jonathan,
ucciso mentre tentava di liberare tre detenuti neri. George L. Jackson fece
uscire clandestinamente dal penitenziario di San Quentin questo manoscritto
pochi giorni prima di essere assassinato dai secondini, il 21 agosto 1971.
Sepolto vivo nell’isolamento del carcere, Jackson compose un testo audace,
disperato, espressione di gelido e sprezzante odio contro l’impero statunitense,
un fondamentale contributo alla lotta di liberazione della Colonia nera che in
quegli anni infuriava dentro e fuori le prigioni

“Menzogna e propaganda, armi di disinformazione di massa” di
Massimo Chiais (Lupetti)
Un potere politico che si serve della menzogna per
raggiungere i suoi scopi, spesso in contrasto con gli interessi della società
che dice di rappresentare, può ancora definirsi “democratico”? Fino a che punto
la manipolazione dell’informazione e la costruzione di una realtà modificata ad
uso propagandistico possono essere accettate dall’opinione pubblica? Queste sono
alcune delle domande che si pone Massimo Chiais nel suo saggio “Menzogna e Propaganda. Armi di (dis)informazione di
massa” (Lupetti – Editori di Comunicazione)
di cui pubblichiamo l’introduzione




 VISIONI &
ASCOLTI

Biùtiful cauntri

Bello e importante, il documentario Biùtiful Cauntri:
bello perché non rinuncia a cercare il lato umano del dramma dei rifiuti;
importante perché, con tempismo perfetto esce proprio nel momento in cui lo
scandalo dei rifiuti è arrivato in cima all’agenda politica e mediatica del
paese.

“Control” di Anton Corbijn, un magnifico film sulla vita di
Ian Curtis, leader dei Joy Division
Vita breve e tragica di un poeta inglese del nostro
tempo: Ian Kelvin Curtis, ragazzo di Macclesfield, quartiere proletario di
Manchester. Vita e amori, aspirazioni, sofferenze fisiche e dell’anima trasfuse
in un corpus di liriche strazianti, in un corto circuito diventato parte
integrante del post punk, la musica venuta dopo l’uragano Sex Pistols. Questo
magnifico film che gli rende onore mescolando malinconia e tensione, impressioni
da free cinema inglese di Lindsay Anderson e da Il Vangelo secondo Matteo di
Pasolini, durerà per sempre





 IDEE
Dalle resistenze alle alternative: prospettiva storica
dell’antiglobalismo

di Eric Toussant - Non è necessario
credere nella distruzione del capitalismo o nella vittoria di un progetto
rivoluzionario per agire nel quotidiano e resistere di fronte all’ingiustizia.
Nella Storia non c’è nulla di ineluttabile. Il capitalismo non crollerà da solo.
Anche se una grande esperienza rivoluzionaria non è forse dietro l’angolo, è
ragionevole pensare che si possa ripartire verso esperienze di tipo socialista
che sappiano coniugare libertà e uguaglianza. Questa idea non è unanime in seno
al movimento, nel Forum Sociale mondiale, ma sono numerosi quelli che pensano
che si debba reinventare il socialismo nel XXI secolo”

Non fermate la decrescita! Intervista a Serge
Latouche
“La rivoluzione che auspichiamo è innanzitutto
culturale e quindi infinitamente più difficile da realizzarsi delle rivoluzioni
politiche. Siamo profondamente tossicodipendenti dalla società della crescita e
l’educazione di cui abbiamo bisogno assomiglia sempre più a una cura di
disintossicazione, a una vera e propria terapia.”




 INTERNAZIONALE
The two winners of the 2008 presidential election: fear and
war

by Larry Chin, Global Research - The
2008 US presidential charade has already been decided. Come November, the next
White House occupant (who will be installed via political malfeasance, computer
vote theft and other election “irregularities”) will be the puppet who proves to
be the most effective in echoing Bush-Cheney’s “war on terrorism” lies, and
expanding the Bush-Cheney “national security” agenda. The American populace will
bow to the “next Bush” who will “keep them safe” from “Islamic jihadists.”
Facing a new and increasingly brutal regime (probably under McCain), many
brain-addled Americans will be stunned that “it is happening all over again,”
oblivious to the fact that their own acquiescence helped make it
possible

The Gaza Bombshell
David Rose exposes the White House’s covert plan for
a coup against the elected Hamas government (Vanity Fair, april
2008)



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