Autor: makno Datum: To: incontrotempo Betreff: [Incontrotempo] comunicato candidatura verbano
Comunicato stampa
LA MEMORIA, I MOVIMENTI E IL "RISIKO" ELETTORALE
Poche settimane fa un grande corteo cittadino ha
ricordato, senza retorica,
l’anniversario dell’uccisione di Valerio Verbano,
avvenuta il 22
febbraio del 1980. Sono passati 28 anni eppure
quest'anno abbiamo assistito
a un mutamento, a qualcosa di nuovo.
Duemila antifasciste e antifascisti, con in testa
tantissimi studenti medi,
hanno attraversato le strade di Montesacro e Tufello,
in un corteo che
esprimeva la rabbia della memoria e la gioia delle
lotte che nella città,
ogni giorno, affermano nuovi spazi di libertà. La
risposta migliore alla
strategia neofascista fatta di aggressioni e di
candidature elettorali alla
ricerca di qualche posto al banchetto del potere.
Una manifestazione bellissima che ha unito il ricordo
ai percorsi
quotidiani, come il progetto della Palestra Popolare
del Tufello,
intitolata a Valerio, inaugurata il 22 febbraio scorso
dopo due anni di
impegno volontario, passione e autonomia, che hanno
permesso la
trasformazione di un luogo abbandonato nel degrado in
uno spazio aperto al
quartiere e alla città. Il progetto è stato apprezzato
da tutti: dai
partiti e dalle istituzioni abbiamo ricevuto
complimenti e pacche sulle
spalle, ma nessun atto concreto di sostegno è stato
fatto. A
tutt’oggi, alla palestra è negato l’allaccio all’acqua
e alla luce.
Una vergogna.
A pochi giorni dal 22 febbraio, impazza il risiko
della campagna
elettorale, con la rappresentanza politica che mostra
il peggio di sé, in
una folle corsa ad assorbire tutto e tutti, alla
ricerca del consenso a
qualsiasi costo. Nasce così la candidatura di Carla
Verbano come capolista
al Comune di Roma nelle fila della Sinistra
Arcobaleno. Una scelta che si
mostra come risposta simmetrica – mediatica e
strumentale - allo
sciacallaggio politico messo in piedi dal leader del
Pd, Walter Veltroni,
durante l’inaugurazione della campagna elettorale. La
Sinistra Arcobaleno
si assume la responsabilità politica di una caduta di
stile – nel metodo
e nel contenuto - che rischia di aprire una ferita
profonda con la storia
di Valerio e con le migliaia di persone scese in
strada il 22 febbraio
scorso.
Carla è una donna che continua a gridare giustizia e a
raccontare verità
nel silenzio più assordante, a non arrendersi
all'oblio. Proprio per
questo è diventata oggetto di una sfrenata attenzione
elettoralistica.
Atti molto più concreti e più efficaci di una
candidatura potevano essere
fatti a sostegno di chi, fuori dal tempo elettorale,
continua a costruire
percorsi di liberazione e ad attualizzare la memoria
di Valerio.
Agli strateghi elettorali vogliamo dire che non tutte
le storie valgono una
manciata di voti e che il circo della politica, in
alcuni casi, dovrebbe
avere la dignità di fermarsi. A Carla va, comunque, il
nostro affetto e il
nostro in bocca al lupo, sperando di non vedere lesa
la sua dignità di
donna e di compagna.
I compagni e le compagne di Valerio
organizzatori della giornata del 22 Febbraio