[Cm-milano] punti di vista?

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IL CULTO DEL GATTO
Risale all’antico Egitto dove in tutti i ceti si sviluppò quasi una sorta di fanatismo nei confronti dei gatti. La dea Bastet ovvero la dea gatta era diventata quasi un ideale di bellezza per le donne e per gli uomini, che talvolta ne subivano talmente il fascino da sfociare in esagerazioni. Il culto era talmente forte da prevedere la condanna a morte di chi osasse uccidere anche incidentalmente un gatto; sono noti addirittura cimiteri dove vennero seppelliti e mummificati centinaia e centinaia di mici.
In Giappone invece il gatto viene particolarmente venerato specialmente dopo la morte, e il simbolo del gatto rappresenta un portafortuna molto popolare.
Secondo un’antico racconto religioso i gatti in tempi remoti erano gli unici animali malvisti dal buddhismo,si narra infatti che un esemplare si fosse presentato in ritardo o che si fosse addormentato alla cerimonia per celebrare l’entrata di Buddha nel Nirvana.
Anche nelle zone di cultura musulmana il gatto viene accettato e rispettato anche se fino al secolo scorso in certi Paesi si mettevano ancora in atto riti barbarici dove i gatti venivano uccisi crudelmente.
IL GATTO SIMBOLO DIABOLICO
E’ noto a tutti che i gatti vengano associati al Diavolo e alla magia nera, questo antico retaggio fu fomentato in certi casi anche dalla Chiesa che temeva queste creature alla luce del loro passato di oggetti di culto da parte delle religioni pagane,dove a volte venivano anche associati a divinità legate al Diavolo, come Diana presso i Greci.
Le leggende si sono moltiplicate e nella tradizione popolare ritroviamo i più disparati racconti e credenze legati al gatto, unite a riti e sacrifici felini purtroppo sempre connotati dalla crudeltà.
IL GATTO E LA MAGIA
Nonostante la pesante reputazione diabolica i gatti sono anche considerati talismani e magici aiutanti.
In Finlandia ad esempio il folkore attribuiva ai mici il potere di traghettatori dell’anima dei defunti nell’aldilà.
In Olanda chi non si prende cura dei gatti si dice che avrà un funerale in un giorno di pioggia o che si sposerà sotto la pioggia.
Il gatto è anche simbolo del malocchio e della sventura un po’ dappertutto, l’origine di queste credenze si può forse attribuire ad antichi proverbi popolari che tramandati nei secoli hanno dato adito a interpretazioni errate.
IL GATTO E LA DONNA
Le leggende popolari e i racconti della mitologia classica narrano di numerose trasformazioni di gatti in uomini specialmente donne.
Una favola di Esopo narra di una gatta innamorata a tal punto di un giovane da venire accontentata da Venere e trasformata in una donna, che conservando sempre la sua natura felina balzava giù dal letto non appena avvistava un topolino!
In Francia vi è una ricchissima tradizione popolare legata ai felini e alle donne-gatte.


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