----Messaggio originale----
Da: elena.biagini@???
Data: 7-mar-
2008 1.17 PM
A: "Facciamobreccia"<facciamobreccia@???>
Ogg:
[FacciamoBreccia] presidio delle lavoratrici di Roma cristiana,
partecipiamo tutte/i
SFRUTTATE NEL NOME DI DIO
Come è noto per il
Vaticano la donna serve, soprattutto, a procreare.
Ma se lavora è
meglio privarla dei diritti, costa meno.
Sarà per questo che una sua
azienda, l'ORP (Opera Romana Pellegrinaggi), che gestisce la linea
capitolina
dei bus turistici di "Roma Cristiana" preferisce tenere le
hostess di bordo tutte rigorosamente precarie
Fino un anno fa, prima
che le lavoratrici dei BUS 110 e Archebus, dell'azienda Trambus Open
(la stessa che
fornisce i bus anche alla ORP), iniziassero la loro
lotta per la stabilizzazione e contro la discriminazione di
genere
(gli autisti maschi avevano un contratto di lavoro dipendente, le
hostess un contratto a Partita IVA ed
erano appaltate ad una
cooperativa), le hostess dei BUS Roma Cristiana lavoravano tutte
"stabilmente" in
nero.Quando, nel giugno 2007, alle hostess di Trambus
Open fu riconosciuto il diritto ad un contratto subordinato
a tempo
indeterminato, l'ORP sembrò volersi mettere parzialmente in regola
assumendo le hostess
tramite lavoro interinale (precarie ma almeno con
una forma contrattuale prevista dall'ordinamento italiano).
Ma il
"pentimento" è durato poco. Infatti, in tutti questi mesi l'ORP ha
continuato ad assumere e sfruttare,
insieme alle 20 lavoratrici
(circa) in affitto, altre 20 hostess (circa) completamente in nero. IN
NERO, cioè sottopagate
e senza alcun diritto per malattia, infortunio,
MATERNITA', pensione. Insomma i dirigenti dell'azienda
delVaticano,
l'ORP, non trovano nulla di immorale nello sfruttare a nero delle
lavoratrici e, evidentemente,
pensano di dover rispondere solo alle
leggi divine se hanno deciso di non rispettare così spudoratamente
quelle italiane. In verità, qualche deroga la devono aver ricevuta
anche per i comandamenti cristiani se "padre
Cesare", dirigente
dell'ORP, in una recente intervista a "La repubblica", ha potuto
candidamente dichiarare che
su Roma Cristiana tutte le lavoratrici
hanno contratti regolari.
E la giunta del Comune di Roma che dice?! I
bus e gli autisti sono "gentilmente" forniti dall'azienda comunale
Trambus Open. Possibile che nessuno si sia mai chiesto quali condizioni
di lavoro erano "offerte" a queste
lavoratrici. O, l'unità tra laici e
cattolici che tanto piace all'ex sindaco Veltroni è quella all'insegna
della precarietà
e sfruttamento?!
E' ora che le gerarchie Vaticane,
anziché lanciare precetti morali al mondo intero, inizino a fare
pulizia totale
di ogni forma di precarietà e sfruttamento nelle
proprie aziende. Iniziando dalle hostess dei bus di Roma
Cristiana che
hanno diritto tutte ad un contratto regolare e una retribuzione
dignitosa.
E' ora che in questa città si smetta definitivamente di
sfruttare impunemente il lavoro delle donne!
8 MARZO 2008
Presidio a
Roma, piazza dei Cinquecento
angoloVia Giolitti, h.10.00
Cobas del
lavoro privato, aderente alla Confederazione Cobas
con l'adesione di
Facciamo Breccia Roma
per informazioni: tel. 06/77591926 fax
06/7206060
Roma, 6 marzo 2008
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