Andrea Imparato ha scritto: > Il mio prof di XML e reti di elaboratori è del w3c e non mi pare
> proprio sia un tipo da multinazionale,anzi direi proprio che senza di
> loro forse il web non ci sarebbe proprio :)
ok, forse ho tagliato con l'accetta - ma mi si vuol dire che nel w3c non
ci sono interessi economici dietro?
la presenza di università ed enti privati non è assolutamente garanzia
di "laicità" di un istituzione - che per altro non contesto in quello
che fa, eh, sia chiaro. però non raccontiamoci che lo fanno
esclusivamente per il bene dell'umanità, altrimenti le cose sarebbero
state più semplici. gli standard nascono con diverse motivazioni dietro
- io sto solo dicendo che non c'è soltanto una valutazione tecnica
dietro, e sto suggerendo che gli interessi delle singole big corp che ci
gravitano dentro non sono neutri.
poi fico il tuo prof di xml, ma se domani c'è da decidere quale standard
di encoding video non gli chiederanno certo più di un parere (vedi la
diatriba nokia/apple da una parte e mozilla foundation dall'altra -
entrambi all'interno del consorzio - per l'affermazione di uno o più
standard audio/video... cioè alla nokia non è che non gliene freghi
niente di quale standard video si userà, o sbaglio?).
e anche l'esempio della adobe era chiaramente una forzatura (grazie per
le aggiunte, in ogni caso). non ritengo che multinazionale = cattivo =
malafede nel w3c, tendo smeplicemente a notare anche i rapporti
materiali che sottostanno ai tanti ricercatori, sviluppatori e salcazzi
estremamente utili e fichi che cmq lavorano in queste aziende. ma
l'azienda nasce per fare profitto, non per sviluppare il nostro mito
della rete aperta, no?
