Re: [Hackmeeting] W3C - Utile o Inutile?

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Autore: carl0s[anche.no]
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To: hackmeeting
Oggetto: Re: [Hackmeeting] W3C - Utile o Inutile?

On 04/mar/08, at 12:04, PREXURE wrote:

> Cosa ne
> pensate di quella legge?


Per "quella" legge immagino che parli della legge Stanca. E in
particolare dei suoi requisiti.

http://tinyurl.com/28eyl9

Per chi li ha letti e per chi li sta leggendo ora, vedrà che con il
rispetto delle raccomandazioni del w3c in senso stretto rispetto alla
validabilità del codice c'entra fino a un certo punto.
Nel senso che codice valido != accessibilità.

http://it.wikipedia.org/wiki/Accessibilit%C3%A0_(informatica)

Ci sono una serie infinità di altre raccomandazioni da seguire, tutte
riconducibili al w3c in un certo senso, che la legge Stanca ritiene
necessari.

http://www.w3.org/TR/WAI-WEBCONTENT/

Ad esempio è necessario utilizzare solo codifiche con DTD strict.
Ad esempio è bandito l'uso di _blank per i link.
...

> A livello tecnico cosa mi potete dire a riguardo?



Al di là di queste considerazioni quel che penso della legge in senso
stretto è che è stato anche un "buon" tentativo a suo modo (in
particolare faccio presente che tutti i siti di NUOVA realizzazione
sono necessariamente tenuti al rispetto di questi requisiti se fanno
capo all'amministrazione pubblica) ma è decisamente basata su alcuni
principi conservativi.

Vi faccio un esempio molto banale:

> Requisito n. 21
>
> Enunciato: I collegamenti presenti in una pagina devono essere
> selezionabili e attivabili tramite comandi da tastiera, tecnologia
> in emulazione di tastiera o tramite sistemi di puntamento diversi
> dal mouse. Per facilitare la selezione e l’attivazione dei
> collegamenti con queste tecnologie assistive è anche necessario
> garantire che:
>
>     * la distanza verticale di liste di link e la spaziatura  
> orizzontale tra link consecutivi sia di almeno 1 em;
>     * le distanze orizzontale e verticale tra i pulsanti di un  
> modulo (form) sia di almeno 1 em;
>     * le dimensioni dei pulsanti in un modulo (form) siano tali da  
> rendere chiaramente leggibile l'etichetta in essi contenuta, per  
> esempio utilizzando opportunamente il margine tra l'etichetta e i  
> bordi del pulsante.

>
> Riferimenti WCAG 1.0: non presente
>
> Riferimenti Sec. 508: non presente


In questo caso vi appare chiaro che questa cosa si fa attraverso
l'attributo accesskey di html.
Questo prende lettere e numeri ed è case sensitive. Ciononostante
questa cosa implica cmq un numero finito di caratteri.
Se si hanno un numero molto alto di link all'interno della stessa
pagina questa risulta una limitazione. Chessò il recordset che vi
restituisce una richiesta di tutti gli emendamenti alla legge sarcazzo
(col proprio href) senza paginarli.

Se da una parte questa roba è una stronzata dal punto di vista della
fruizione (cioè non paginare i risultati), dall'altra rappresenta una
limitazione.
Se il generatore di questi link infatti è un CMS, pur clemente con la
validabilità del codice (coi distinguo del caso) come Drupal, si deve
prevedere un intervento da parte di un redattore terzo (che non sia il
designer) per l'aggiunta di accesskeys per ogni cristo di link.

Considerando poi il fatto che "bisogna garantire la stessa
funzionalità con o senza js abilitato", è chiaro che la maggior parte
dei trucchetti e di eye candy un sacco 2.0 sono eliminati dalla partita.
Anche perché, con il loro principio di funzionamento asincrono (AJAX - http://en.wikipedia.org/wiki/Ajax_(programming)
per esempio) non possono garantire la stessa funzionalità con o
senza js.

Detto questo penso che questa legge ingeneri un equivoco, che al
poligrafico dove lavoro è diventato una legge: l'accessibilità sembra
esser diventata una legge universale per cui ogni sito deve apparire
uguale a se stesso su ogni dispositivo di fruizione.

Patentemente questa è una cazzata.
Io credo che l'accessibilità, cioè la capacità di rendere possibile la
fruizione del contenuto a categorie molto diverse di persone
(normodotati, ipovedenti, non vedenti ecc.), debba tornare a vertere
sul principio dell'accessibilità di contenuto.
E far forza sul fatto che i dispositivi sono diversi tra loro (PC con
monitor 4:3, Laptop con monitor 16:9, PDA con fattore di forma
verticale, ecc.) tali che si possa garantire l'accessibilità al
contenuto, SEPARATO dalla presentazione dello stesso.
Altrimenti la sfiga e la conservatività dei requisiti vi imporrà di
fare scelte molto molto conservative a vostra volta, che vi
impediranno di avere un design peculiare, ma di avere un approccio
sempre molto standard e omologato.
[Anche perché sappiate che in commissione CNIPA (quella che da' il
bollino dell'accessibilità per la PA) ci sono persone che
verosimilmente ne sanno meno di voi.]

Cioè credo che sia il momento di passare per un DESIGN che preveda
queste possibilità diverse rendendo possibile la fruizione del
contenuto in maniera completa.

http://www.alistapart.com/articles/switchymclayout/

In questo senso io e miei soci abbiamo cominciato a lavorare (se
volete link e riferimenti scrivetemi in privato che non voglio
floodarvi di "pubblicità"). Sarebbe però molto bello che questa lista
si rendesse protagonista di un'azione efficace di "ristrutturazione"
del senso dell'accessibilità.
Di un DESIGN VERO e ACCESSIBILE.
E in particolare sarebbe molto figo se tenessimo un bel workshop al
prossimo hackit08, dovunque si faccia.

Ora scusate, mi rimetto in attesa del thread sui giornalisti.

__
l'orizzontalità è morta de freddo

ciacia
carl0s