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Aihe: [Paesibaschiliberi] ETA fa una chiamata al boicottaggio ed all'astensione nelle elezioni



1 marzo 2008 COMUNICATO DI EUSKADI TA ASKATASUNA
In un avviso ufficiale trasmesso a questo giornale, l’organizzazione armata basca dichiara che "lo stato Spagnolo ha imposto lo stato d'emergenza in Euskal Herria" e nota che la scalata repressiva delle ultime settimane annuncia "un nuovo periodo di oppressione" dopo le elezioni del 9 marzo. ETA considera che, in questo scenario, "si deve rispondere come popolo". Perciò, invita la cittadinanza basca all'astensione ed al boicottaggio.
01/03/2008 10:40:00
GARA-. L’organizzazione armata Euskadi Ta Askatasuna fa una chiamata all’astensione e al boicottaggio dei comizi per il 9 marzo, per indicare al prossimo inquilino de La Moncloa che “avrà davanti un popolo in piedi e che Euskal Herria continuerà cn la sua lotta il cammino verso la libertà”. Capisce anche che il contesto in cui si stanno sviluppando le elezioni al parlamento spagnolo anticipa “un nuovo periodo di oppressione per Euskal Herria”, in una congiuntura politica che, secondo lei, Madrid pretende dare “una nuova stabilità e legittimità alla sterpaglia giuridico-politica che lo stato spagnolo impone da 30 anni”.
ETA afferma che “lo stato spagnolo ha imposto lo stato di eccezione in Euskal Herria” e che “gli arresti delle ultime settimane,l’illegalizzazione dei partiti politici indipendentisti e le torture, hanno aggravato la strada repressiva aperta dal governo spagnolo”.
Afferma, inoltre, che l’obiettivo di questa escalation repressiva non è altro che “continuare a negare a Euskal Herria il suo diritto all’autodeterminazione”. Ciò nonostante, ricorda che “da circa 30 anni imposero la costituzione spagnola perseguendo questo stesso obiettivo, il nostro popolo ha resistito all’oppressione mediante la lotta, mostrando che la stessa legislazione spagnola costruita come carcere dei diritti del popolo non ha e non avrà, nessuna legittimità in Euskal Herria”.
Lo Stato di Euskal Herria
"Oltre le imposizioni e gli stati di eccezione, noi baschi abbiamo già deciso: non fermeranno mai la forza e la determinazione per costruire lo stato di Euskal Herria”, prosegue il testo del comunicato, che riproduciamo integralmente in questa stessa pagina.
"Come si fece per 30 anni dopo l’imposizione della costituzione spagnola”, ETA considera che la situazione attuale si deve affrontare “come popolo”. Per ciò, fa una chiamata alle cittadine e ai cittadini indipendentisti per combattere”il neofascismo spagnolo e per unire le forze in favore dello Stato di Euskal Herria”.
A sua volta, chiama all’astensione e al boicottaggio per “ dire al prossimo presidente spagnolo” che “avranno di fronte un popolo in piedi e che Euskal Herria continuerò con la lotta il suo cammino verso la libertà”.
ETA critica i “partiti regionalisti baschi” per aver scelto di portar avanti “con normalità” queste elezioni. “L’attitudine di questi partiti non fa che rafforzare la repressione e concedere legittimità alla legislazione oppressiva che deriva dalla costituzione spagnola”, aggiunge.
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