Prime visioni
LA PROMESSA DELL'ASSASSINO
di David Cronenberg, Usa 2007 100'
con Viggo Mortensen, Naomi Watts
Considerato dalla stampa mondiale come uno dei migliori film dell'anno, ecco arrivare a Ezechiele La promessa dell'assassino. Attesissimo da chi del regista canadese aveva amato particolarmente A History of Violence, il film di Cronenbeg non delude; anzi, se possibile supera le aspettative a velocità doppia, caso più unico che raro nell'ambito della cinematografia contemporanea.
«David Cronenberg dà vita a quello che lui stesso ha definito un giallo che reinventa il giallo; questo, sempre secondo le dichiarazioni del regista, è merito anche e soprattutto della sopraffina sceneggiatura di Steven Knight, che crea una storia ricca di tensione, originale, e che ammicca ai classici del genere riuscendo sempre e comunque a dimostrarsi moderno. Ovviamente una peana di lodi va spesa anche per il regista, sempre più a suo agio e sempre più confidente nel muoversi all'interno della nuova piega che ha preso la sua carriera artistica. Ma d'altronde è sempre stata prerogativa di questo regista, attivo da più di trent'anni, quella di essere eclettico, di saper spaziare su molti generi e linguaggi cinematografici mantenendo sempre e comunque intatta la potenza e il valore della sua poetica. Menzione d'onore per un cast di attori eccezionale, specialmente nei due ruoli maschili principali. Vincent Cassel e soprattutto Viggo Mortensen (vera e propria musa dell'odierna stagione registica di Cronenberg) danno magnificamente vita a due personaggi complessi e sfaccettati: il primo nei panni di un figlio succube, sensibile ma frastornato dal fallimento di una vita vuota; il secondo in quelli di uomo glaciale e misterioso, ma al tempo stesso stranamente buono e caloroso, che vive una dicotomia insanabile tra poli opposti e inconciliabili». (Nicola Capperi,
www.nonsolocinema.com)
Mercoledì 5 marzo ore 21.30
Prime visioni
NON TACERE
di Fabio Grimaldi, Italia 2007 60'
a seguire incontro con Don Roberto Sardelli
e Manuela Tempesta (sceneggiatrice e produttrice del film)
Il documentario Non tacere racconta la storia di vita di Don Roberto Sardelli e le vicende a dir poco straordinarie della scuola 725, che egli fondò nel '68 a Roma tra i braccati dell'"Acquedotto Felice". Il prete andò a vivere in quel luogo di emarginazione condividendo dolori e passioni degli abitanti poveri della periferia romana. Le sue idee, la sua fede, la sua missione di educatore, lo portano ad un impegno costante al fianco degli "ultimi", che spinge con passione allo studio, all'impegno, alla lotta per il riscatto dal bisogno e dall'emarginazione.
Don Roberto è un prete scomodo che spesso balza agli onori della cronaca per le sue scelte coraggiose. Le sue parole e le sue azioni alimentano roventi polemiche con il potere politico ed ecclesiastico, verso cui animato da un'incredibile passione cristiana e civile spesso si scaglia, contestandone abusi, omissioni ed ipocrisie. Nel 2006, Don Roberto ha deciso di rincontrare i suoi ex allievi; insieme, come negli anni Settanta, hanno scritto una lettera ai capi della città per denunciare le nuove povertà e le nuove ingiustizie. L'incontro, carico di emozioni, è stata l'occasione per riflettere sul significato dei cambiamenti avvenuti durante trent'anni della nostra storia. Una riflessione che, ancora oggi, continua.
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