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Autor: msz
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Asunto: [Badgirlz-list] family way 2 marzo 2008, le donne non sono dove ve le aspettate...
Family way
Segreti, silenzi, bugie

domenica 2 marzo dalle 15.30 ­ Alzaia Naviglio Pavese, angolo Via Gorizia

Il 2 marzo prossimo in 134 piazze italiane (a loro dire) ci sarà la seconda
edizione del family day per chiedere più politiche a sostegno della
famiglia. Ma di quale famiglia?
Da tempo femministe e lesbiche indicano nella famiglia il luogo principale
della violenza contro le donne. Botte, stupri, omicidi, segregazione,
vessazioni: tutto ciò accade tra le mura domestiche nell¹omertà quasi
totale.
Il 24 novembre scorso, con un imponente corteo autorganizzato, oltre
150mila
donne, femministe e lesbiche, hanno denunciato pubblicamente, con diversi
linguaggi e pratiche, una realtà (confermata anche dai dati statistici) che
non può più essere nascosta o negata: la violenza contro le donne comincia
in famiglia e non ha confini.
In continuità con questo percorso, abbiamo scelto di organizzare
un¹iniziativa di informazione in Ticinese, scelto come luogo a forte
valenza
simbolica in quanto nelle acque del Naviglio Pavese si è recentemente
compiuto l¹ennesimo femminicidio: una donna è stata affogata dal
convivente.
A ciò va aggiunto che in un locale del Ticinese ­ quartiere storico ormai
completamente espropriato alle/gli abitanti e consegnato in mano ai
bottegai
­ a fine gennaio il 62enne neo(?)fascista Giuseppe ³Jimmy² Bua, con
precedenti per stupro e violenza, ha individuato la sua ennesima vittima,
una donna di 40 anni, e l¹ha convinta a seguirlo a casa propria, dove l¹ha
segregata e violentata per un giorno intero. Questo maiale a Quarto Oggiaro
faceva propaganda elettorale per AN ­ proprio uno dei partiti che ha
sostenuto il family day del maggio scorso. La cosa non ci sorprende, perché
sappiamo bene che chi parla di ³difesa della famiglia² e ³difesa della
vita²
è molto spesso un sostenitore della violenza misogina e delle logiche
guerrafondaie. Vogliamo rompere il cerchio criminale della violenza
femminicida e
dell¹omertà, vogliamo che la violenza contro le donne non sia più ridotta a
una somma di fatti di cronaca ma venga percepita per quello che è: un
problema sociale e culturale di potere, a tutte le latitudini.
Denunciamo con forza il tentativo di ridurre questo fenomeno secolare a una
questione di ³emergenza² e di ³sicurezza², anche perché sappiamo bene che
gran parte degli assassini è regolarmente in possesso di un¹arma per lavoro
e questa stessa arma viene usata per ammazzare la moglie, la convivente
o la
ex. Denunciamo anche l¹insistenza voyeuristica dei media nell¹indagare
sulla
vita delle donne stuprate o ammazzate, aggiungendo violenza a violenza.
Domenica 2 marzo porteremo in strada il nostro Family Way per continuare a
minare le complicità e le omertà su cui si basa la violenza familiare
contro
le donne, e per denunciare pubblicamente l¹alleanza fra Vaticano, politica
istituzionale e cultura dominante nel negare la portata di questa
mattanza e
nel rappresentarci come soggetti ³deboli².
Non siamo deboli, anche se hanno cercato di indebolirci.
Non siamo vittime, perché vogliamo reagire e stiamo già reagendo!

Collettivo femminista Maistat@zitt@
Collettivo Ri/belle
http://www.vieneprimalagallina.org


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