«Una proposta per il paese». Dal lavoro ai diritti civili 14 idee e un
filo «rosso-verde»: essere più liberi di scegliere sulla propria vita
E il programma arcobaleno riscopre il «copyleft»
«Una proposta per il paese. Perché la Sinistra arcobaleno? Per cambiare
l'Italia». Si presenta così il programma rosso-verde. 14 capitoli per 4
pagine scarse. Con una sorpresa: l'abolizione del copyright su dischi,
libri, software e film secondo i canoni del «copyleft». Ecco i punti
principali così come illustrati da Prc, Pdci, Verdi e Sd.
Sicurezza e diritti sul lavoro.
Ogni giorno 4 morti sul lavoro e un paradosso di sistema: salari orientali
e prodotti a prezzi occidentali. Proposta: tetto massimo di otto ore al
giorno più due di straordinario fissato per legge.
Dignità e lotta alla precarietà
In Italia ci sono 4 milioni di precari. Superare la legge 30 si può.
Proposte: Dopo 36 mesi di lavoro a termine il contratto deve
obbligatoriamente essere trasformato in contratto a tempo indeterminato.
Rafforzare la tutela dell'articolo 18. Cancellare il co.co.co, co.co.pro e
le false partite iva.
Fisco e redistribuzione del reddito
Nel 2003 ai lavoratori toccava il 48,9% del reddito prodotto dal paese.
Nel 1972 era il 59,2%. I salari vanno aumentati. Proposte: salario minimo
per legge di 8 euro lordi l'ora, pari a circa 1.000 euro al mese. Recupero
automatico annuale dell'inflazione reale su quella programmata. Detrazioni
fiscali per il lavoro dipendente a 1200 euro. Reddito sociale per i
disoccupati costituito da un assegno e da un pacchetto di servizi.
Aliquota Irpef più bassa dal 23% al 20%. Tassazione delle rendite al 20%.
Laicità: libertà per tutti
Si afferma l'uguaglianza sostanziale dei diritti delle persone
omosessuali. Proposte: riconoscimento pubblico delle unioni civili e legge
sul testamento biologico.
Autodeterminazione femminile
La legge 194 deve essere applicata. Proposte: potenziare la rete dei
consultori, introduzione della pillola Ru486, nuova legge sulla
fecondazione assistita, legge antiomofobia contro tutte le
discriminazioni.
La pace e il disarmo
L'Italia è al 32mo posto per gli investimenti nella ricerca e al 7mo per
le spese in armamenti. Con un caccia eurofighter si finanzierebbero 100
asili nido.Proposte: in rispetto dell'art. 11 della Costituzione nessuna
partecipazione militare all'estero fuori dall'Onu. Taglio alle spese
belliche e applicazione della legge 185 sugli armamenti. Messa al bando
delle armi nucleari in Italia. No al raddoppio della base Usa a Vicenza.
Conferenza nazionale sulle servitù militari e nuova legge per la
cooperazione.
L'ambiente: un patto per il clima
No all'energia nucleare. L'acqua è un bene pubblico. Proposte: entro il
2020 si superi il 20% dell'energia prodotta da fonti rinnovabili e si
producano meno emissioni di CO2 per il 20%. Pannelli solari in tutte le
case e gli edifici pubblici. Ripubblicizzazione dei servizi idrici. Legge
quadro per il governo del suolo e inasprimento delle pene per i reati
ambientali.
Le vere grandi opere
Messa in sicurezza di tutto il territorio dal rischio sismico e
idrogeologico. Potenziare il trasporto dei pendolari e la mobilità nelle
città con metro e mezzi di trasporto non inquinanti. No al ponte di
Messina, al Mose a Venezia e alla Tav in Val di Susa.
Welfare e diritto alla salute
La spesa sociale dell'Italia è il 2,7% del Pil contro l'8,3% della
Germania. Proposte: Abolizione definitiva dei ticket, cure odontoiatriche
garantite dal Ssn, legge sull'autosufficienza finanziata da un fondo di
1,5 miliardi di euro. Rete di asili nido.
La casa è un diritto, non una merce
Gli affitti assorbono in media il 50% del reddito. Proposte: Niente
sfratti se non da casa a casa. Piano di edilizia residenziale pubblica per
1,5 miliardi. Abolizione del canale libero per gli affitti. Fondo per la
ricontrattazione dei mutui di chi è in difficoltà. Eliminare l'Ici sulla
prima casa non di lusso per i redditi medio-bassi.
Convivenza, inclusione, cittadinanza
Gli immigrati in Italia sono 4 milioni. Incidono per il 6,1% sul Pil e
pagano 1,87 miliardi di tasse. Proposte: abolizione della Bossi-Fini con
l'introduzione dell'ingresso per ricerca di lavoro. Diritto di voto alle
amministrative. Chiusura dei Cpt. Principio dello jus solii per la
cittadinanza.
Istruzione, formazione e ricerca
Laicità della scuola pubblica. Scuole private libere ma senza oneri per lo
stato. Generalizzazione della scuola dell'infanzia, estensione del tempo
pieno, obbligo scolastico fino a 18 anni. Reclutamento di 3.000
ricercatori all'anno per 5 anni.
Meno privilegi, più democrazia
Meno parlamentari e consiglieri regionali. Stipendi istituzionali pari
alla media europea. Niente nomine di partito nella sanità e in tutti i
settori pubblici.
Un'informazione libera e plurale
Abrogazione della legge Gasparri con veri tetti antitrust. Nuova legge sul
conflitto di interessi.