[Paesibaschiliberi] [Fwd: Re: Iniziativa disolidarietà popol…

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Autor: eh-lagunak
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Asunto: [Paesibaschiliberi] [Fwd: Re: Iniziativa disolidarietà popolo basco / bozza] Bagnolo Cremasco CR
-------------------------- Messaggio originale ---------------------------
Oggetto: Re: Iniziativa di solidarietà popolo basco / bozza
Da:      "Fulvio" <fuldigior@???>
Data:    Mer, 27 Febbraio 2008 10:05 am
A:       "eh-lagunak@???" <eh-lagunak@???>
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*Spazio Popolare La Forgia*

*Via Mazzini, 24 - Bagnolo Cremasco (CR)*

*spaziopopolarelaforgia@???* **


*SABATO 1 MARZO 2008*

* *
IN SOLIDARIETÀ AL POPOLO BASCO *SERATA POPOLARE*

"EUSKAL HERRIA: DEMOCRAZIA O GUERRA?"**
*dalle ore 20.00* *APERITIVO E CENA A SOTTOSCRIZIONE* *DURANTE LA SERATA
SARANNO PROIETTATI VIDEO E SARÀ PRESENTE UN BANCHETTO INFORMATIVO SU
EUSKADI PER SENSIBILIZZARE SULL'ATTUALE REPRESSIONE DEL MOVIMENTO
INDIPENDENTISTA BASCO* *dalle ore 22.00 * SOUND SYSTEM COMBAT SKA** Euskal
Herriko Lagunak / Amici e Amiche dei Paesi Baschi


La rete di solidarietà con il popolo basco e i compagni/e dello Spazio
Popolare La Forgia organizzano questa serata in solidarietà con il popolo
basco, sottoposto a una campagna di repressione senza precedenti ad opera
del governo Zapatero.

*DENUNCIAMO* la lunga ondata repressiva dei diversi governi spagnoli
contro ogni espressione di dissenso, di autorganizzazione e per il diritto
all'autodeterminazione del popolo basco, che si è affermata attraverso
l'illegalizzazione della rappresentanza politica della sinistra
indipendentista basca.

*INVITIAMO* tutte le realtà politiche e tutti coloro che vogliono
solidarizzare con il popolo basco ad organizzare e partecipare alle
iniziative.

*IL POPOLO BASCO NON CHIEDE ALTRO CHE POTER VIVERE IN PACE E NEL PIENO
RISPETTO DEI LORO DIRITTI INALIENABILI.*

*PER LA PACE, LA DEMOCRAZIA, I DIRITTI E L'AUTODETERMINAZIONE DEI POPOLI.** *


*fotocopiatoinproprio 19 febbraio 2008 - Via Mazzini 24 - Bagnolo Cremasco
(CR)      *


**

**

* "EUSKAL HERRIA: DEMOCRAZIA O GUERRA?"*

La volontà del governo spagnolo di non entrare nel merito dei contenuti
politici durante il processo di dialogo e negoziazione, svoltosi con
rappresentanti della sinistra patriottica basca (il partito *Batasuna*),
ha minato e poi distrutto il dialogo stesso e il processo democratico in
Euskal Herria. Il governo Zapatero ha optato, per l'ennesima volta, per la
via repressiva contro i Paesi Baschi nel complesso e, in special modo,
contro la sinistra patriottica con l'attuazione di un *escalation
repressiva senza precedenti*.

A giugno del 2007 è stato arrestato il segretario del partito
indipendentista e socialista *Batasuna **Arnaldo Otegi*; successivamente
sono stati arrestati i delegati della *Mesa Nacional di **Batasuna *(la
direzione del partito); poi la condanna e l'incarcerazione, con pene
elevatissime (più di 500 anni di carcere in totale), per tutti gli
attivisti politici, sociali e per alcuni giornalisti che lavoravano in
periodici e giornali della sinistra basca all'interno del processo
denominato "*18/98*". Lo stesso governo Zapatero permette la *tortura
selvaggia *all'interno dei commissariati delle varie polizie presenti sul
territorio basco, come pratica comune per estorcere informazioni o false
dichiarazioni, ed infine - solo ultimo in fase temporale - l'*arresto di
P.Barrena e P. Urrutia *e la *messa
fuori legge dei due partiti (EA/ANV Azione Nazionalista Basca e EHAK
Partito Comunista delle Terre Basche) *che, guidati dallo stesso Barrera e
Urrutia, si apprestavano a presentare le liste alle prossime elezioni
politiche del 9 Marzo che avrebbero rappresentato la sinistra
indipendentista, patriottica e comunista per la popolazione basca.

Lo stato spagnolo è cosciente del fatto che la sinistra indipendentista
basca è uscita rafforzata alla fine del processo di negoziazione e questo
perché è stato chiaro che *Batasuna *ha tentato di usare tutto quello che
poteva essere fruttuoso e democratico per questo percorso lasciando
palesemente capire chi è che si sottrae ad un accordo politico basato su
livelli minimi di democrazia. Il governo spagnolo ha condotto il processo
con la sola intenzione di indebolire il movimento indipendentista
continuando, seppur allora presente una tregua da parte di E.T.A., ad
*incarcerare,
torturare e reprimere il popolo basco*, un governo che fondamentalmente
nega il diritto di esprimersi come popolo ai baschi.

Per far fronte alla fermezza del popolo basco e dei suoi rappresentanti
politici lo stato spagnolo ha attuato una nuova strategia atta a
distruggere la dignità di questo popolo, contro chi difende l'idea che si
può arrivare alla *risoluzione di questo conflitto andando alla radice del
problema e quindi affermare il diritto di decisione e autodeterminazione,
nonché il riconoscimento di Euskal Herria come Stato*.

La sinistra patriottica è l'unica che ha presentato al tavolo di
negoziazione una proposta reale di superamento del conflitto e che ha
dichiarato inequivocabilmente "*la volontà di mettere fine alla lotta
armata e di ripetere in tutti gli angoli del mondo che in Euskal Herria la
pace continua ad essere possibile. Tenderemo sempre la mano per avere una
pace basata sulla democrazia. Ma che nessuno pensi che siamo disposti a
rinunciare ai nostri ideali politici, perché ci troveranno sempre con il
pugno alzato*".


* *
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Questa mail ti arriva perchè ti sei iscritto oppure hai avuto una
corrispondenza personale e/o attraverso altri con i gestore della mail. I
tuoi dati non saranno in alcun modo resi pubblici o ceduti a terze
persone. Serviranno solo ed esclusivamente per l'invio di NewsLetter e/o
comunicati di interesse politico e/o sindacale nel pieno rispetto delle
vigenti leggi sul diritto alla privacy. Se non sei più interessato a
ricevere mail da questo indirizzo, o in realtà non lo sei mai stato -
anche se ciò è sintomo di arida non curanza - ti preghiamo di risponderci
con una mail di insulti. Sempre meglio l'odio che l'indifferenza. Oppure
puoi farlo direttamente rispondendo a questa mail con la parola
CANCELLAMI. ;-)

Spazio Popolare La Forgia

Via Mazzini, 24 - Bagnolo Cremasco (CR)
spaziopopolarelaforgia@???

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SABATO 1 MARZO 2008
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IN SOLIDARIETÀ AL POPOLO BASCO
SERATA POPOLARE

"EUSKAL HERRIA: DEMOCRAZIA O GUERRA?"

dalle ore 20.00
APERITIVO E CENA A SOTTOSCRIZIONE

DURANTE LA SERATA SARANNO PROIETTATI VIDEO E SARÀ PRESENTE UN BANCHETTO INFORMATIVO SU EUSKADI PER SENSIBILIZZARE SULL&#39;ATTUALE REPRESSIONE DEL MOVIMENTO INDIPENDENTISTA BASCO

dalle ore 22.00
SOUND SYSTEM COMBAT SKA

Euskal Herriko Lagunak / Amici e Amiche dei Paesi Baschi&nbsp;



La rete di solidarietà con il popolo basco e i compagni/e dello Spazio Popolare La Forgia organizzano questa serata in solidarietà con il popolo basco, sottoposto a una campagna di repressione senza precedenti ad opera del governo Zapatero.

DENUNCIAMO la lunga ondata repressiva dei diversi governi spagnoli contro ogni espressione di dissenso, di autorganizzazione e per il diritto all'autodeterminazione del popolo basco, che si è affermata attraverso l'illegalizzazione della rappresentanza politica della sinistra indipendentista basca.

INVITIAMO tutte le realtà politiche e tutti coloro che vogliono solidarizzare con il popolo basco ad organizzare e partecipare alle iniziative.

IL POPOLO BASCO NON CHIEDE ALTRO CHE POTER VIVERE IN PACE E NEL PIENO RISPETTO DEI LORO DIRITTI INALIENABILI.

PER LA PACE, LA DEMOCRAZIA, I DIRITTI E L&#39;AUTODETERMINAZIONE DEI POPOLI.
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fotocopiatoinproprio 19 febbraio 2008 - Via Mazzini 24 - Bagnolo Cremasco (CR)&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;

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"EUSKAL HERRIA: DEMOCRAZIA O GUERRA?"

La volontà del governo spagnolo di non entrare nel merito dei contenuti politici durante il processo di dialogo e negoziazione, svoltosi con rappresentanti della sinistra patriottica basca (il partito Batasuna), ha minato e poi distrutto il dialogo stesso e il processo democratico in Euskal Herria. Il governo Zapatero ha optato, per l&#39;ennesima volta, per la via repressiva contro i Paesi Baschi nel complesso e, in special modo, contro la sinistra patriottica con l&#39;attuazione di un escalation repressiva senza precedenti.

A giugno del 2007 è stato arrestato il segretario del partito indipendentista e socialista Batasuna Arnaldo Otegi; successivamente sono stati arrestati i delegati della Mesa Nacional di Batasuna (la direzione del partito); poi la condanna e l'incarcerazione, con pene elevatissime (più di 500 anni di carcere in totale), per tutti gli attivisti politici, sociali e per alcuni giornalisti che lavoravano in periodici e giornali della sinistra basca all&#39;interno del processo denominato "18/98". Lo stesso governo Zapatero permette la tortura selvaggia all&#39;interno dei commissariati delle varie polizie presenti sul territorio basco, come pratica comune per estorcere informazioni o false dichiarazioni, ed infine - solo ultimo in fase temporale - l'arresto di P.Barrena e P. Urrutia e la messa fuori legge dei due partiti (EA/ANV Azione Nazionalista Basca e EHAK Partito Comunista delle Terre Basche) che, guidati dallo stesso Barrera e Urrutia, si apprestavano a presentare le liste alle prossime elezioni politiche del 9 Marzo che avrebbero rappresentato la sinistra indipendentista, patriottica e comunista per la popolazione basca.

Lo stato spagnolo è cosciente del fatto che la sinistra indipendentista basca è uscita rafforzata alla fine del processo di negoziazione e questo perché è stato chiaro che Batasuna ha tentato di usare tutto quello che poteva essere fruttuoso e democratico per questo percorso lasciando palesemente capire chi è che si sottrae ad un accordo politico basato su livelli minimi di democrazia. Il governo spagnolo ha condotto il processo con la sola intenzione di indebolire il movimento indipendentista continuando, seppur allora presente una tregua da parte di E.T.A., ad incarcerare, torturare e reprimere il popolo basco, un governo che fondamentalmente nega il diritto di esprimersi come popolo ai baschi.

Per far fronte alla fermezza del popolo basco e dei suoi rappresentanti politici lo stato spagnolo ha attuato una nuova strategia atta a distruggere la dignità di questo popolo, contro chi difende l'idea che si può arrivare alla risoluzione di questo conflitto andando alla radice del problema e quindi affermare il diritto di decisione e autodeterminazione, nonché il riconoscimento di Euskal Herria come Stato.




La sinistra patriottica è l'unica che ha presentato al tavolo di negoziazione una proposta reale di superamento del conflitto e che ha dichiarato inequivocabilmente "la volontà di mettere fine alla lotta armata e di ripetere in tutti gli angoli del mondo che in Euskal Herria la pace continua ad essere possibile. Tenderemo sempre la mano per avere una pace basata sulla democrazia. Ma che nessuno pensi che siamo disposti a rinunciare ai nostri ideali politici, perché ci troveranno sempre con il pugno alzato".


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