Autore: norma Data: To: aderentiretecontrog8, forumgenova Oggetto: [NuovoLab] non votate quel decreto
Domani a Genova, in Piazza De Ferrari dalle 16.30 un gruppo di pacifisti e pacifiste distribuirà il volantino incollato qui sotto.
La distribuzione di un volantino contro la guerra non vuole distogliere l'attenzione dei passanti dall'iniziativa delle donne in difesa della 194; vuole invece sottolineare che per difendere davvero la vita umana non si può accettare che l'Italia partecipi ad una guerra ingiusta, illegale e criminale qual è quella in Afghanistan
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*Ritirate subito le truppe italiane dai fronti di guerra
*Non votate quel decreto
L'uccisione di un altro militare italiano sul fronte di guerra in Afghanistan (sono ormai tredici i soldati uccisi in questi anni), conferma la validità della richiesta del ritiro immediato delle truppe italiane dall'Afghanistan e dagli altri teatri di conflitto
In questi giorni in parlamento si discute ancora una volta del decreto che finanzia e approva le
missioni militari italiane all'estero.
Il Patto permanente contro la guerra chiede ad ogni singolo parlamentare di votare contro l'intero decreto di rifinanziamento delle missioni di guerra e su questo lancia un appello alla mobilitazione a cominciare da oggi sotto la Camera. Sulle missioni di guerra ormai non sono accettabili né credibili i distinguo che abbiamo sentito ripetere in questi mesi.
Un altro soldato italiano è stato ucciso ma il numero degli afghani uccisi in questa assurda guerra, più civili che militari, è ancora sconosciuto sia a noi che all'intera opinione pubblica e continua a ispirarci rabbia e vergogna come per tutte le vittime di guerra - italiane e straniere - delle nostre finte "missioni di pace".
Per nulla pentita delle bombe sganciate su Belgrado nel 1999, ed incapace di riconoscere l'errore commesso con il riconoscimento della Croazia, l'Italia sarà tra i primi paesi a riconoscere l' "indipendenza" del Kosovo. Il ministro D'Alema non si è vergognato di indicare tra i motivi del riconoscimento la presenza di duemila soldati italiani in quell'area.
Gli ospedali di Emergency in aree di conflitto, che curano chiunque si presenti e rifiutano qualunque rapporto con i militari, in particolare con quelli delle false "missioni di pace" sparse per il mondo dimostrano che non c'è bisogno di armi e stellette per fare volontariato e solidarietà
PERCIO' CHIEDIAMO IL RITIRO IMMEDIATO DALL'AFGHANISTAN E DA TUTTI I FRONTI DI GUERRA, CONDIZIONE INDISPENSABILE PER UNA SVOLTA IN POLITICA ESTERA ED UNA VERA POLITICA DI PACE.