Verso un futuro senza armi
Illustrazione della Campagna "Un futuro senza atomiche"
www.unfuturosenzatomiche.org
Introduce
Giorgio Montagnoli
Chimico, coordinatore del Comitato di Redazione della collana Scienze per la Pace del CISP - Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace dell'Università di Pisa
Interviene
Lisa Clark
Esponente di "Beati di Costruttori di Pace" e Coordinatrice della campagna contro le armi nucleari
Sono oltre 50 le organizzazioni di ogni tipo che hanno già aderito all'appello per un futuro senza atomiche e diversi comitati locali stanno costituendosi spontaneamente su tutta la penisola.
Nel 1968 fu firmato il Trattato di non Proliferazione Nucleare (TNP), nel quale i cinque paesi dotati di armi nucleari si impegnarono a smantellare i propri arsenali e a non contribuire al riarmo nucleare di altri stati.
Gli altri stati garantirono di non dotarsi mai di armi atomiche, di non produrne nè di accettarne sul proprio territorio. Il Trattato raggiunse il numero sufficiente di ratifiche ed entrò in vigore nel 1970. Tutte le installazioni per il nucleare "pacifico", cioè la produzione di energia a scopi civili degli stati non nucleari, vennero poste sotto lo stretto controllo dell'AIEA (Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica).
L'Italia recepì il trattato nel 1975. Il Trattato di non proliferazione nuclerare è divenuto, con il passare degli anni, "il più universale" di tutti gli accordi internazionali per il disarmo. Non hanno sottoscritto il Trattato soltanto India, Pakistan e Israele che si sono creati un arsenale considerato illecito secondo il diritto internazionale. La Corea del Nord si è ritirata dal TNP nel 2006. Ad oggi, quindi, sono 188 gli stati membri.
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Questo incontro si terrà a Lucca presso Palazzo Ducale - Sala Accademia I
venerdì 22 febbraio alle ore 21
con i saluti iniziali del Presidente della Provincia Stefano Baccelli
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L'iniziativa verrà ripetuta a Viareggio presso la Sala di Rappresentanza del Comune
martedì 26 febbraio alle ore 21
con i saluti iniziali dell'Assessora alla Cultura e alla Pubblica Istruzione
del Comune di Viareggio Maria Cristina Boncompagni
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