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Auteur: info
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Sujet: [Paesibaschiliberi] [ASKAPENAinfo:] Euskal Herria Paso a Paso n.209:"CRONACA DI UN CRIMINE ANNUNCIATO "


Independentzia eta Sozialismorantz
EUSKAL HERRIA PASO A PASO
Servicio informativo de ASKAPENA Nº210

                   _CRONACA DI UN CRIMINE ANNUNCIATO__ _

Nei nostri ultimi Bollettini abbiamo raccolto opinioni autorizzate
di persone che giudicano con argomenti decisi quello che sta
succedendo nello Stato spagnolo: lo stesso Stato ha acquisito i
tratti di uno Stato fascista, la giustizia si è trasformata in un
attrezzo in più incorporato alla strategia controrivoluzionaria che
si sta applicando in Euskal Herria, noi baschi stiamo conoscendo un
vero Stato di eccezione.

Nei Bollettini riferiti, abbiamo raccolto con grande stima e
gratitudine, gli apporti di persone che, senza essere basche, hanno
lasciato ascoltare il loro acceso posizionamento al fianco della
giustizia e degli oppressi. La loro attestazione ci riempie di
profonda gratitudine. Come ci produce un'immensa amarezza il silenzio
di tanti agenti sociali, pretesi internazionalisti, supposti
intellettuali, comunicatori di apparenza neutrale, autoproclamati
difensori dei diritti umani... che guardano dall?altra parte quando
fatti gravi si stanno accumulando contro il nostro paese. Non
vogliono vedere, né sentire, né parlare. Non osano denunciare il
governo dei "progressisti"; difendere la giustizia ed il diritto dei
baschi, non è politicamente corretto," è un'insensatezza che può
favorire l'opzione elettorale del PP." , Come la giustizia non ha
ferro da stiro elettorale, può sperare in altri momenti che,
naturalmente, non arriveranno mai. Ricordiamo e non dimenticheremo
tutti questi codardi. E, quando pretenderanno di indottrinarci
sedendo alle loro abituali cattedre di etica, risponderemo loro col
più severo dei nostri disprezzi. Non crediamo in nessuno,
assolutamente in nessuno che non accompagni le sue parole con gesti
onesti di solidarietà.

_IL DELITTO DI PROMUOVERE L'INIZIATIVA POLITICA._

Dopo la rottura delle conversazioni (Luglio 2007) la sinistra basca
subì - come suole succedere in questi casi - uno spostamento
temporale. Bisognava ricollocarsi davanti al nuovo scenario che si
era aperto e bisognava riprendere l'iniziativa. A primi di ottobre
2007, la sinistra basca stava in condizioni di riprendere la marcia:
a più repressione, più iniziativa politica. L'asse del suo discorso
era socializzare la Proposta di Soluzione: uno Statuto di Autonomia a
Quattro che era stato il nucleo della sua proposta. Lo Stato non
poteva permettere che la sinistra basca socializzasse un'alternativa
di soluzione, quando, il messaggio che si dà di lei è che si tratta
di un agente che non cerca altro che lo scontro.

Quando la sinistra ultimava i dettagli per mettere in moto questa
ampia iniziativa, fu fermata in pieno, il 4 ottobre 2007, ed
imprigionata. Il Governo del PSOE rinchiudeva il messaggero affinché
la società non ascoltasse il suo messaggio. Non era la prima volta
che succedeva qualcosa di simile: in aprile del 1995, ETA citò il
Governo della Spagna con una delle prime iniziative alla ricerca
della pace: l'Alternativa Democratica. Anche lo Stato, in
quell'occasione, fece il possibile per far tacere l'offerta. Per
rompere questo silenzio interessato, Herri Batasuna si impegnò a
diffondere l'Alternativa Democratica come un servizio alla ricerca di
soluzioni. In febbraio del 1997, fu imprigionata nella totalità la
Mesa (dirigenza) Nazionale di Herri Batasuna e stette vari anni in
prigione per il delitto di avere fatto conoscere un'offerta di
soluzione al conflitto.

Dopo la razzia del 4 ottobre 2007, furono molto pochi i dirigenti
della sinistra basca che rimasero in libertà. Essi, conseguenti con
la loro responsabilità storica, stanno tenendo tavole rotonde,
interviste, conferenze... per portare all'opinione pubblica la
valutazione che fa la sinistra dei differenti avvenimenti. Non
contenti con questo, si credettero nell'obbligo di riprendere il
lavoro che era rimasto interrotto nell?ottobre 2007. Si pianificarono
10 conferenze in tutta Euskal Herria per fare conoscere il contenuto
della nuova proposta di soluzione che sta sul tavolo. La prima di
queste conferenze, molto frequentata, si celebrò in un hotel di
Iruñea al primo di febbraio. Tre giorni più tardi, due dei
conferenzieri sono fermati, uno di essi sta con ordine di ricerca e
cattura. Tre giorni più tardi, il magistrato dell'Udienza Nazionale,
Garzón, detta prigione incondizionata contro essi per "contumacia."
Cioè, per avere compiuto il loro dovere di lavorare politicamente
facendo conoscere vie di soluzione.

_ALLA CLANDESTINITÀ_

Fino a un po' di tempo fa, la Turchia era lo stato referenziale in
quello che si riferisce a proibizione di partiti. In questo momento,
la Turchia prende come riferimento la Spagna, membro qualificato
dell'Unione Europea, per applicare la strategia proibitiva di
formazioni politiche. Quello che annunciava con tanta sicurezza il
Governo del PSOE, si è realizzato. Tra le misure di rappresaglia che
il Governo aveva adottato al margine della giustizia, stava quella di
ottenere che le due marche a favore della sinistra basca, rimanessero
al margine dello scenario politico istituzionale. La decisione era
politica e tutto il fagotto giuridico è stato una farsa per rivestire
la decisione presa. ANV - formazione con 70 anni di storia che lottò
vicino al PSOE contro il fascismo - non doveva presentarsi alle
elezioni legislative. Il Partito Comunista delle Terre Basche, con
un'importante rappresentazione istituzionale nel Parlamento di
Vitoria, doveva rimanere al margine dell'attività.

I tramiti che ha seguito il governo della Spagna per sollecitare la
sospensione di attività, gli argomenti che si sono apportati per ciò,
i procedimenti che si sono seguiti nell'Udienza Nazionale e la Corte
suprema... sono un gigantesco teatro al quale non vale la pena
dedicare tempo e spazio. Sarebbe conceder loro un'entità giuridica
che non hanno avuto mai. Tutto il procedimento è stato una farsa per
lasciare fuori combattimento due formazioni che fanno una diagnosi e
lavoro politico insopportabile. Entrambe considerano che il modello
di Stato è finito che lo Stato non ha altro rimedio che affrontare
una nuova configurazione, e che - in questa occasione - bisogna
affrontare le radici del conflitto affinché questo si risolva una
volta per tutte.

Azione Nazionalista Basca non potrà essere presente nel Parlamento
spagnolo per reclamare l'indipendenza, sarebbe stata l'unica forza
che avrebbe trasportato questo messaggio senza palliativi, anche Il
Partito Comunista delle Terre Basche è stato impedito nel presentare
candidature ed essere votato. Un'altra volta, è stato l'esecutore
Garzón (non saremo noi che gli concederemo il rango di giudice) che
si è affrettato per dare tranquillità al Governo del PSOE; un
efficace ed attivo collaboratore. Né l'Udienza Nazionale né la Corte
suprema hanno osato proibire le due formazioni ma, per gli effetti,
entrambe hanno contribuito alla loro liquidazione: nessuna delle due
formazioni potrà presentarsi alle elezioni, non potranno convocare
atti né manifestazioni... Due sigle in più che entrano, sotto
l'impulso politico di uno stato fascista, nel cassetto delle forze
proibite

Quanto successo questa settimana suppone una grande tragedia: si
chiudono tutte le strade che cercano soluzioni e non lasciano altra
opzione che lo scontro. Com?è la reazione dei differenti agenti? Il
giovedì 14 di Febbraio c'è una convocazione di sciopero generale nel
Sud di Euskal Herria, sarà nel prossimo Bollettino che renderemo
conto dell'evoluzione degli avvenimenti.


                                                                                      Euskal
Herria, 13 Febrero 2008.

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