[Lecce-sf] Fw: Presidio a Foggia per Avni e Zeynep e contro …

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Autore: Rosario Gallipoli
Data:  
To: forumlecce
Oggetto: [Lecce-sf] Fw: Presidio a Foggia per Avni e Zeynep e contro la tortura dell'isolamento
APPELLO ALLA MOBILITAZIONE
CONTRO LA TORTURA DELL’ISOLAMENTO
DIFENDIAMO
LE VITE DEI COMPAGNI AVNI E ZEYNEP!
DIFENDIAMO TUTTI I COMPAGNI SOTTO
PROCESSO POLITICO!

Esprimiamo incondizionata solidarietà al compagno
Avni Er e alla compagna Zeynep Kiliç, prigionieri turchi rinchiusi da
quasi 4 anni nelle carceri italiane in Sardegna.
Il loro arresto è
avvenuto in Italia nell’aprile 2004 sotto i dettami dello stato
fascista turco, accusati di terrorismo per la loro attività di
solidarietà svolta nel nostro paese in sostegno ai rivoluzionari
rinchiusi nelle carceri turche.
Il loro quindi è l’ennesimo processo
politico che vediamo svolgersi nel nostro “democratico” paese. Durante
questi anni è stato negato loro qualsiasi diritto alla difesa e sono
state effettuate varie violazioni procedurali quali la mancata
traduzione degli atti di imputazione in lingua comprensibile agli
imputati e l’ammissione di un teste d’accusa a cui è stato permesso di
deporre con il volto celato da un cappuccio e la cui identità è rimasta
segreta.
Il processo d’appello tenutosi a Perugia il 24-1-08 ha visto
riconfermate le condanne, 7 anni per Avni e 5 per Zeynep, e l’
espulsione dall’Italia a fine pena. Da quel momento i due compagni
hanno incominciato lo sciopero della fame come forma di lotta estrema
per non essere estradati in Turchia. “La Turchia non rispetterà i miei
diritti umani e farà scempio delle mie carni. Per evitare la mia
estradizione verso la Turchia ho iniziato uno sciopero della fame dal
28/01/2008 illimitato. Forse morirò in carcere, però morirò con la mia
dignità e non consentirò ai carnefici fascisti in Turchia di sottopormi
a violenze atroci…preferisco morire in Italia, piuttosto che essere
ucciso sotto tortura, come già è accaduto a centinaia di compagni nel
mio paese”, scrive Avni per rendere nota la sua decisione.
Il 7
febbraio il rinvio dell’udienza definitiva ha portato Avni e Zeynep a
sospendere momentaneamente lo sciopero per riprenderlo fino alla morte
in occasione della riapertura del processo fissato il prossimo 10
aprile.
Lo stato turco è tristemente noto per gli assassini, i
trattamenti disumani e le torture a cui sottopone i prigionieri
politici.
Contro queste violenze, solo nel duemila 118 persone si sono
lasciate morire intraprendendo lo sciopero della fame. Quell’anno il
governo turco, schiacciato dalla pressione internazionale che gli
imponeva di trovare una soluzione e porre fine al susseguirsi delle
morti per deperimento, il 19 dicembre diede ordine a 10.000 tra
poliziotti e militari di assaltare le 21 prigioni nelle quali i
detenuti politici svolgevano quella forma di protesta.
Durante quell’
aggressione si svolse una strage senza confronti: 32 uomini e donne
furono seviziati e bruciati vivi mentre altri vennero deportati in
celle d’isolamento, le terribili “celle di tipo F”.
Le celle F
prevedono un totale isolamento del prigioniero per impedirgli la
comunicazione con gli altri detenuti e mira a piegarlo per farlo
rinunciare alla difesa della sua identità e ad annullarne la
resistenza. Questo lascia alle guardie il potere di continuare con le
torture indisturbate.
Anche nelle carceri italiane la tortura dell’
isolamento viene usata costantemente per “punire” e “rieducare” il
prigioniero. Dal comune 14bis, adottato ad ogni occasione, all’E.I.V
(elevato indice di vigilanza) e all’A.S. (alta sorveglianza) fino al
41bis (il cosiddetto carcere duro). Molti carceri si stanno dotando di
strutture per la reclusione in isolamento. Il carcere di Siano, vicino
Catanzaro, è stato attrezzato in una sua sezione per l’isolamento di
alcune decine di soli prigionieri politici per reati associativi, dagli
islamici antimperialisti a comunisti e anarchici.
Con sempre più
frequenza, infatti, moltissimi compagni vengono sottoposti a questi
regimi di tortura bianca.
In particolare vogliamo denunciare le
condizioni del compagno Alfredo Davanzo che da oltre un anno è detenuto
illegalmente in totale isolamento nel carcere di Cremona: con lui
alcuni compagni hanno iniziato uno sciopero della fame di protesta.
Alfredo è uno degli arrestati il 12 febbraio 2007 in un’operazione che
fino alla fine dell’anno, con l’uso smodato della carcerazione
preventiva, ha recluso ben 17 militanti comunisti, tra cui molti
operai, delegati sindacali e giovani studenti, tutt’oggi in attesa che
inizi il processo e 11 di loro ancora in galera sotto regime E.I.V.
Anche questo è un processo politico perché vuole impedire ogni idea di
cambiamento rivoluzionario della società per affermare il potere dei
padroni sul proletariato sfruttato, costretto a vivere di precariato o
a morire di lavoro. Per i compagni del 12 febbraio la prima udienza si
terrà a Milano il 27 marzo e anche in quell’occasione la grande
solidarietà che continuano a raccogliere sarà l’ennesima prova della
loro giusta lotta.
La violenza del carcere duro, le pesantissime
condanne emesse in questi ultimi anni, gli attacchi repressivi a carico
di comunisti, anarchici, contro avanguardie del movimento di classe e
antimperialiste, e oggi contro chi esprime solidarietà ai prigionieri,
sono la risposta di guerra interna a chi si oppone alla politiche di
morte di questo sistema di barbarie. Sono politiche asservite agli
interessi delle borghesie imperialistiche per far fronte a una crisi
che produce guerra e devastazione sia sul fronte esterno sia su quello
interno.

Per questi motivi invitiamo tutti a partecipare al
PRESIDIO
A FOGGIA IN C.SO VITTORIO EMANUELE – ZONA PEDONALE
IN SOLIDARIETÀ AI
COMPAGNI AVNI E ZEYNEP
E CONTRO LA TORTURA DELL’ISOLAMENTO
SABATO 23
FEBBRAIO - DALLE ORE 17 ALLE 22.
Verrà esposta una mostra fotografica
itinerante con le immagini della strage del 2000 in Turchia e le più
belle foto delle ultime mobilitazioni contro l’isolamento e in sostegno
ai compagni prigionieri.

Ulteriori informazioni
sulla campagna
internazionale per Avni e Zeynep:
www.avni-zeynep.net
sulla solidarietà
internazionale:
www.rhi-sri.org

Centro di documentazione “Filorosso”
Per contatti:
aperto tutti i giorni tranne il martedì, dalle 20 alle
23.30
via miracoli, 11 (III parallela a c.so Cairoli) - Foggia
e-mail:
guardierosse3@???
(visitate il nostro blog!!! filorossofoggia.
spaces.live.com)