[Cm-milano] suv: io uccido (dal manfo)

Delete this message

Reply to this message
Autore: Alex Foti
Data:  
To: critical mass milano - crew ::: http://www.inventati.org/criticalmass/ ::: la rivoluzione non sara' motorizzata !!!
Oggetto: [Cm-milano] suv: io uccido (dal manfo)
Un Suv causa un frontale tra bus e tram a Milano
Il sorpasso azzardato di un Porsche Cayenne, in pieno centro, provoca
il terribile scontro. Muore una donna, sono tre i feriti gravi. Monta
la protesta contro i gipponi
Luca Fazio
Milano

Spaventoso, come un autobus in corsa che si sventra sventrando un tram
in pieno centro storico (un morto, trentasette feriti di cui tre
gravi). Spaventoso, come i 24.271 incidenti stradali che nel 2007
hanno provocato 18.900 feriti, in una città dove il traffico obbliga
gli automobilisti a una media oraria da lumache. Sono dati che
indicano la mobilità urbana come la prima e unica emergenza
«criminale» nella città simbolo delle paranoie securitarie (nel 2005
le automobili hanno ucciso 91 persone, e 38 di queste sono state
investite mentre passeggiavano).
Un normale incidente anche quello di ieri, dunque? Non proprio.
Perché, anche se l'argomento potrebbe sembrare pretestuoso, forse non
è un caso se il clamoroso sinistro - poteva essere una strage - è
stato provocato da una spericolata manovra di un automobilista a bordo
di una Sport Utility Vehicle (Suv), tanto è vero che De Corato proprio
ieri si è lasciato scappare che «ci si dovrà porre il problema di
questi Suv». Date le tragiche e imprevedibili circostanze, si capisce
che il vice sindaco non si riferisce né al problema dell'inquinamento
(sporcano anche le auto normali), né a quello dell'ingombro (certe
berline sono grosse come un Suv); forse vuole dire che la sola
presenza di questo mezzo di trasporto viene ormai percepita ovunque
come un esercizio di insopportabile prepotenza. E siccome in politica
i simboli contano, tanto più a Milano che nel giro di dieci giorni è
riuscita incredibilmente ad accreditarsi all'Onu come «città amica»
dell'ambiente, questo drammatico incidente potrebbe anche costare caro
a tutti i bauscia possessori di Suv (Ken Livingstone, sindaco
rosso/verde ammirato da Letizia Moratti, ha deciso di stangarli con
una tassa di 33,5 euro al giorno per entrare nel centro di Londra).
Il Porsche Cayenne che alle 15,10 ha invaso la corsia riservata ai
mezzi pubblici, in corso di Porta Vittoria, davanti al Palazzo di
Giustizia, ha urtato un autobus della linea 60 spostandolo in
direzione del tram 12 che in quel momento stava procedendo nella
direzione opposta. Un frontale terribile. Giuliana Grossi, 52 anni, è
rimasta uccisa sul colpo. Gli autisti dei due mezzi pubblici (Domenico
Ressa, 26 anni, e Marco Momentè, 32 anni) sono stati ricoverati con
fratture alle gambe, alla testa e alla cassa toracica. Un'altra donna
ha subito l'amputazione di una gamba, diversi passeggeri sono stati
estratti dalle lamiere e prelavati da decine di ambulanze. Il
conducente del Suv è indagato per omicidio e lesioni colpose, sostiene
di aver sbandato per evitare alcuni pedoni, ma ci sono testimoni che
avrebbero contraddetto la sua versione. La zona è presidiata da
telecamere e quindi non sarà complicato ricostruire la dinamica
dell'incidente.
La prima ricostruzione, anche se parziale, è comunque sufficiente per
spingere i Verdi di Palazzo Marino a chiedere la «tolleranza zero» per
i Suv. «E' opportuno lanciare questa campagna - spiega Enrico
Fedrighini, consigliere comunale del Sole che ride - soprattutto per i
rischi e i costi sociali rappresentati dall'ingombrante e pericolosa
presenza di questi mezzi sulle strade, prima ancora che per lo smog
che producono. Un'auto normale, a velocità normale, non avrebbe potuto
spostare un autobus carico in corsa contro il muso di un tram ».
Maurizio Baruffi, capogruppo dei Verdi, propone da subito il divieto
di circolazione dei Suv nel centro storico. «Vietiamo l'area centrale
della città - spiega - utilizzando il sistema di telecamere previsto
per l'ecopass». La prossima settimana, a Palazzo Marino, si terrà una
riunione di Commissione congiunta su trasporti, sicurezza e salute.
Sono più o meno i temi per cui Letizia Moratti, la settimana scorsa, è
stata applaudita all'assemblea generale dell'Onu sui cambiamenti
climatici.