[Lecce-sf] da www. ilsalentino.info

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Autor: Antonella Mangia
Data:  
Para: lecce social forum, CSSF, naemiforumdonne
Assunto: [Lecce-sf] da www. ilsalentino.info
http://www.ilsalentino.info/index.php?option=com_content&task=view&id=1455&Itemid=29




sabato 16 febbraio 2008                       LECCE - L’Associazione NaeMI  forum di donne native e migranti di Lecce esprime un forte sentimento di solidarietà per Silvana S., la donna di Napoli che ha subito un pesante atto di intimidazione, dopo essersi sottoposta ad una interruzione della gravidanza.      
 (Le donne di NaeMi Forum di donne Native e Migranti) - Il clima oscurantista e di caccia alle  streghe che si vuole ricreare in Italia ci fa ripiombare con la memoria negli anni più bui e lontani, quelli  in cui la pratica dell’interruzione della gravidanza era appannaggio di mammane e praticoni. Un percorso di lotta e di autoemancipazione ha portato le donne italiane a poter scegliere liberamente se e quando avere un figlio, ha regolamentato l’aborto con una legge dello Stato.Oggi, dopo mesi di polemiche da parte di chi vuole imporre  un punto di vista ideologico e riprendersi il controllo sul corpo delle donne, assistiamo ad un ulteriore salto indietro, nel grottesco tentativo di criminalizzare le donne che praticano la scelta, sempre sofferta e dolorosa, di interrompere una gravidanza.La reazione delle donne è stata immediata e non si è limitata a ribadire l’intoccabilità della legge 194 ma rivendica il diritto  per tutti a vivere in un Stato laico, in uno Stato di
 diritto, nel quale  le leggi tutelano tutti, a prescindere dal loro modo di pensare, dalle loro scelte di vita, dagli orientamenti sessuali, dalle credenze religiose.  Il fondamentalismo ideologico di chi ha avviato questa campagna contro le donne e il loro diritto all’autodeterminazione  chiama in causa  il diritto/dovere per tutte le donne  di assumersi in prima persona la responsabilità di una risposta e di una iniziativa di lotta. Non ci basta e non ci serve la debole ed impacciata risposta della politica ufficiale, questo non è il solito argomento per il teatrino che i politici mettono in scena ogni sera nei salotti televisivi.Qui si parla delle nostre vite e dei nostri diritti. Per questo siamo tornate nelle piazze e ci siamo   ripresa la parola, senza deleghe e sconti per nessuno.Vorremmo che anche la società civile leccese fosse ancora in grado di indignarsi di fronte a questa barbarie. Per questo rivolgiamo un  appello a tutte le donne leccesi: incontriamoci e
 avviamo una discussione sul senso di questa regressione, di questo medioevo  dentro il quale vorrebbero trascinarci, per decidere insieme  un’azione e una  risposta comune.  Diamo a tutte un appuntamento: incontriamoci MARTEDI’19 FEBBRAIO ALLE ORE 20 AL CIRCOLO ARCI ZEI A LECCE IN CORTE DEI CHIARAMONTE.Il Circolo Arci Zei è situato in Corte dei Chiaramonte: per arrivarci percorrere Via Rubichi (la via dove è situato il  Comune  di Lecce). Di fronte al Comune c’è una Chiesa, esattamente alle spalle di questa Chiesa c’è il Circolo Arci ZEI.






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