NO ALL'ESTRADIZIONE, NO ALL'ESPULSIONE
DI AVNI ER E ZEYNEP KILIC
Il 1 aprile 2004 un'operazione repressiva di dimensioni internazionali
organizzata dalle Autorità turche in collaborazione con le Autorità di vari
Stati europei, provoca l'arresto di 82 persone in Turchia e 59 persone tra
Germania, Olanda, Belgio e Italia.
Sono giornalisti della stampa di opposizione, membri di organizzazioni
democratiche di massa, avvocati, architetti, artisti, ex prigionieri
politici, tutti impegnati nel campo dei diritti umani e dell'informazione.
Tra di essi, i militanti comunisti Avni Er (turco) e Zeynep Kiliç, (curda,
il cui vero nome è Nazan Ercan), che svolgevano qui in Italia, a Perugia,
uno strenuo lavoro di contro-informazione sulla politica fascista e
criminale dello Stato turco.
Avni Er e Zeynep Kiliç sono, di tutti gli incriminati dell'operazione
internazionale del 2004, le uniche due persone ad essere ancora oggi
rinchiuse in un carcere.
La Corte di Assise di Perugia, il 20 dicembre 2006, li ha condannati infatti
a 7 e 5 anni di detenzione per "appartenenza" al DHKP-C, un partito
comunista della sinistra rivoluzionaria turca inserito nelle famigerate
liste nere stilate dall'Unione Europea dopo l'11 settembre.
E recentemente, il 23 gennaio 2007, la Corte d'Appello di Perugia ha
confermato le condanne di primo grado, con l'espulsione dal territorio
italiano a fine pena.
Alcune cifre della repressione in Turchia: 4 i colpi di stato dalla
fondazione dello Stato turco
(l'ultimo nel 1980); 30.000 i Kurdi uccisi, 8.000 i villaggi bruciati e
centinaia di migliaia i profughi della guerra del Kurdistan turco del 1990;
21 le prigioni che, il 19 dicembre del 2000, per 4 giorni vennero assaltate
da 8 battaglioni della gendarmeria e 8.335 i soldati utilizzati per
stroncare la resistenza dei detenuti che si opponevano al trasferimento
nelle celle di isolamento di tipo-F, 20.000 le bombe lanciate nei dormitori,
28 i prigionieri assassinati e circa un migliaio quelli feriti e/o
violentati in questa operazione definita cinicamente "Ritorno alla vita";
122 i martiri dello sciopero della fame fino alla morte contro la violazione
dei diritti umani e l'isolamento carcerario; 2.000 i prigionieri politici,
decine gli intellettuali minacciati dall'estrema destra al potere e
parecchie migliaia i mandati
d'arresto internazionali contro gli oppositori in esilio....
Cos'è terrorismo? Chi sono i veri terroristi?
Per permetterci di rispondere correttamente a questa domanda Zeynep e Avni
si sono posti contro chi per interessi finanziari enormi promuove l'immagine
di una Turchia democratica, pronta a fare il suo ingresso nella democratica
Europa.
Per questo essi si sono meritati l'accusa di terrorismo internazionale, per
questo essi ora rischiano l'estradizione o espulsione...verso la tortura.
Per Avni infatti le Autorità turche hanno avanzato una richiesta di
estradizione su cui la Corte d'Appello di Sassari, che doveva pronunciarsi
il 7 febbraio, ha espresso dei dubbi rinviando la sentenza al 10 aprile
2008.
Per Zeynep qualora fosse scongiurata l'estradizione in Germania, già accolta
dall'ex ministro
Mastella, persiste l'imminente rischio di espulsione verso la Turchia ad
aprile prossimo quando avendo scontato i 4/5 della sua pena, sarà, secondo
la legge, liberata.
Le Autorità italiane procedendo all'estradizione o/e espulsione di Avni Er e
Zeynep Kiliç consegneranno due oppositori politici nelle mani dei loro
aguzzini, contravvenendo alle stesse norme di diritto internazionale che non
consentono di rimpatriare verso paesi che praticano la tortura e violano i
diritti democratici, ignorando altresì quanto sentenziato il 23.01.2008
dall'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa (APCE) che ha
riconosciuto le procedure impiegate dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni
Unite (CSNU) e dalla UE- al fine di iscrivere sulla lista nera i nomi di
coloro che sono sospettati di avere presunti legami con il terrorismo-
lesive dei diritti umani fondamentali e "completamente arbitrarie".
In Europa il 7 febbraio 2008 la Corte d'Appello belga di Anversa, chiamata
ad esprimersi sul caso di 11 presunti membri del DHKP-C, anch'essi
oppositori politici del regime di Ankara, recependo positivamente quanto
sentenziato dal Consiglio d'Europa, ha rifiutato di criminalizzare il DHKP-C
(in relazione alla sua presenza in Belgio e alle azioni che questa
organizzazione ha condotto in questo stato, il DHKP-C non può essere
considerato né un'associazione di malfattori, né un'organizzazione
criminale, né un gruppo terroristico) ed ha prosciolto tutti gli imputati di
quel processo dall'accusa di appartenenza ad una organizzazione "criminale e
terroristica".
I processi contro Avni e Zeynep sono stati processi sommari, che hanno leso
ripetutamente i diritti della difesa e accolto "per oro colato"
testimonianze a carico degli imputati rese da ufficiali di collegamento
turchi "incappucciati".
Le accuse mosse contro i due militanti sono inconsistenti ed errate.
Lottare contro l'estradizione e/o espulsione di Avni e Zeynep significa
lottare in difesa delle libertà democratiche, contro ogni forma di fascismo,
contro la persecuzione dei comunisti, dei rivoluzionari e dei progressisti;
significa lottare in definitiva contro la barbarie del sistema capitalista
unica vera causa dello sfruttamento, della miseria e delle guerre.
Invitiamo tutti a esprimersi pubblicamente contro l'estradizione e/o
espulsione dei compagni Avni Er e Zeynep Kiliç inviando telegrammi e fax di
protesta al Ministero di Giustizia, Via Arenula 70, 00186 Roma. Fax:+39
06.68897777. Inviare una e-mail per conoscenza all'Associazione Solidarietà
Proletaria (ASP), e-mail: Ass-solid-prol@???
Firma l'Appello
"NO ALL'ESTRADIZIONE, NO ALL'ESPULSIONE DI AVNI ER
E ZEYNEP KILIC"
inviando una e-mail a Ass-solid-prol@???
sito web:
www.avni-zeynep.net