Università degli Studi di Firenze
Facoltà di Architettura
Scuola di dottorato in Progettazione della città,
del territorio e del paesaggio
Seminario di studio
Dall’omile alla città/territorio: il senso della continuità e il divenire dell’esperienza di Danilo Dolci
Martedì 26 febbraio 2008
Aula Magna della Facoltà di Architettura, Via Micheli, 2
[…] Può esistere democrazia autentica senza promuovere processi maieutici popolari? Senza processi partecipativi di ampio volontariato generoso, senza processi identificatori socio-economico-territoriali? Maieutica ecologica, dal locale livello (soprattutto ove avvengono, o si cerca di evitare, collassi e catastrofi) a quello nazionale, verso una attiva coscienza del dinamico sistema planetario. Rispetto e potenziamento della specie e delle varietà, rispetto delle identità ambientali, della loro bellezza e integrità anche storico-artistica. Può crescere una valida visione etico-planetaria senza promuovere un’etica maieutica che smuova ognuno a ricerca creativa? Può crescere una valida visione scientifica del mondo quando manca una maieutica inter e transdisciplinare che valorizzi le diversità?
Danilo Dolci, 1993.
Danilo Dolci ha testimoniato con la sua stessa vita un nuovo modo di “abitare” il mondo impegnandosi costantemente per favorire complesse metamorfosi di uomini e di territori che non si sono concluse con la sua morte.
La sua esperienza ci riporta alla questione della città e, più in generale, alla questione dell’abitare che abbiamo scelto come materia del nostro incontro. La visione profondamente ecologica da lui elaborata riconosce, infatti, alla città un ruolo determinante in quanto luogo delle relazioni e spazio civico per eccellenza in cui può costruirsi il nuovo cittadino planetario. Dolci immagina la città come struttura di risveglio, di valorizzazione in cui la differenza è risorsa che sostiene la complessità e l’unità. L’idea di città-territorio, affrontata concretamente in Sicilia con l’esperienza del Piano per le Tre Valli alla fine degli anni ’60, nel tempo si evolve in una vera e propria “utopia ecologica”: nel mondo creaturadicreature la città di «uomini, fiumi, ed animali che collaborano per vivere secondo la loro necessità e volontà» è un vero e proprio ecosistema, una struttura di rapporti reciproci e nonviolenti il cui equilibrio è sostenuto da un alto livello di biodiversità.
Il Comitato Promotore:
Prof. Arch. Gabriele Corsani, Prof. Arch. Giorgio Pizziolo, Dott. Laura Guidi
Programma della giornata
Ore 9,30 Saluti del Preside della Facoltà di Architettura Raimondo Innocenti
9,45 Presentazione di Annick Magnier
10,00 Giorgio Pizziolo, Paesaggio e comunità: riaffiora il pensiero di Danilo Dolci
10,15 Gabriele Corsani, Note sul santo
10,30 Laura Guidi, Il progetto come processo educativo
11,00 Lucio Giummo, Un umanesimo creaturale per il terzo millennio: Danilo Dolci e il progetto della società organica
11,30 Amico Dolci, Struttura e invenzione musicale
Chiude il seminario Ervin Laszlo professore di filosofia dei sistemi e di scienza del futuro e fondatore del Club di Budapest.
Ore 15,00 Dottorato di Ricerca – Laboratorio maieutico aperto “Il territorio e le dinamiche della creatività”, coordinato da Amico Dolci, Lucio Giummo, Giorgio Pizziolo e Annalisa Pecoriello –
17,00 Discussione sugli esiti del laboratorio e conclusioni.