Re: [cm-Roma] Fwd: Invito per le ciclofficine a discutere de…

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Autore: Marco Pierfranceschi
Data:  
To: lista cm-roma.
Oggetto: Re: [cm-Roma] Fwd: Invito per le ciclofficine a discutere del BMF
2008/2/12, Gino Pirelli <l.pirelli@???>:
> inoltro un messaggio scritto domenica scorsa. Ho voluto aspettare a
> spedirlo immaginando delle evoluzioni e, a mio parere ce ne sono.


Wow!
Pirelli from Lucania sembra un po' il "Deus Ex Machina" della
situazione, peccato davvero non averlo qui (ma pure a distanza sembra
"funzionare" egregiamente).
:-)

Domani sera ci sarò (finalmente un giorno che non ho impedimenti) e
proverò a portare un contributo progettuale. Visto che credo ancora
nelle possibilità delle mailing-list (se usate "cum grano salis")
anticipo la mia riflessione in modo da farvi arrivare preparati.

Secondo me il BMF va fatto, nel migliore dei modi possibili e con la
partecipazione di tutte le realtà che sulla bicicletta hanno qualcosa
da dire. Ma deve essere un punto di partenza, non un oggetto fatto e
finito che dietro di sé lasci solo dei (bei) ricordi. Dovrà al
contrario essere un trampolino di lancio che intercetti energie e
voglia di fare dei partecipanti e le proietti verso progetti concreti,
fattivi, verso obiettivi reali e misurabili in forme tangibili.
Ritengo che si possano sfruttare questi mesi che ancora mancano
all'evento per provare ad immaginare possibili modalità d'intervento
rispetto ai problemi che viviamo ogni giorno.

Ad esempio, una delle cose che ci manca, e sarebbe costruibile con
relativamente poca fatica ed investimenti economici, è un giornale
on-line fatto dai ciclisti romani, con articoli, servizi, foto,
inchieste, appuntamenti ed iniziative.

Un'altra cosa che manca è una "casa comune dei ciclisti romani" in cui
incontrarsi "alla pari", senza veti incrociati tra gruppi rivali e
senza appartenenze da far valere. Qualcosa che avevo immaginato
potesse diventare la sede dei Ciclonauti, prima di realizzare che si
stavano facendo intorno "terra bruciata" (mi dispiace, ragazz*, ma
questo è successo...). Se la C.A.E. vorrà proporsi come entità "super
partes" potrà ospitare non soltanto il BMF, ma anche, a seguire,
incontri, seminari, momenti ludici e di riflessione sull'utilizzo
della bicicletta come veicolo di una mobilità "altra", come strumento
per viaggiare in maniera eco-compatibile, per esplorare, conoscere ed
apprezzare il territorio, oppure una formidabile alleata per la nostra
salute.

Insomma, l'aspettativa è di trovare il modo di ricomporre le mille
frammentazioni che affliggono il cicloattivismo romano, e forse la
C.A.E. può giocare un ruolo determinante in questo processo.

Ciao

P.s.: magari non sarò "gioioso", ma mi sforzo di essere propositivo.
:-)

--
Marco Pierfranceschi
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