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From: Lista Campo
To: Undisclosed-Recipient:;
Sent: Thursday, February 07, 2008 5:41 PM
Subject: Lettera di Özgür Der
Nei giorni 2-3-4 febbraio si è tenuta a Vienna la Conferenza internazionale del Campo Antimperialista.
Sono stati 3 giorni di intenso lavoro, che hanno consentito un notevole approfondimento dei temi in discussione, permettondoci così una messa a punto sia degli orientamenti che dei compiti che ci attendono nei prossimi mesi.
I documenti approvati sono ora in fase di sistemazione. La cosa richiede un pò di tempo a causa delle traduzioni.
Nei prossimi giorni saremo certamente in grado di trasmettere tutto su listacampo. Intanto, però, pubblichiamo la lettera dell'organizzazione turca Özgür Der, HDR, invitata ai lavori della conferenza.
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Lettera di Özgür Der, HDR alla conferenza internazionale del Campo Antimperialista
Cari amici della conferenza antimperialista di Vienna,
Noi, i vostri amici dell'HDR, vi salutiamo tutti cordialmente. Ci dispiace non poter essere con voi questa volta.
Gli imperialisti sfruttano ogni occasione per seminare discordia all'interno di alleanze dove fiutano un pericolo per i loro obiettivi di egemonia.
Purtroppo ci sono amici nella sinistra, come ci sono amici nel campo islamico, che mettono in dubbio la gioia, la necessità, anzi l'inevitabilità della collaborazione e della solidarietà tra antimperialisti e musulmani.
Si dimentica così che decenza ed etica vogliono che tutti coloro che si battono per la pace e la giustizia onorino e rispettino queste posizioni, che le affermano al di fuori di quelle erano state finora le loro cerchie di amicizia.
Noi ci riteniamo fortunati a esserci conquistati simili amici in voi, e non permetteremo che tale amicizia venga distrutta, né da fuori né da dentro.
Non è forse proprio questa maschera che gli USA si sono tolti adesso nel mondo islamico?
Il tentativo di fomentare un conflitto sunnita-sciita tra i musulmani in Iraq serve solo a spezzare la resistenza contro gli imperialisti e ad alimentare un incendio nel Vicino e Medio Oriente, portando a una situazione in cui i musulmani saranno più impegnati con se stessi che con gli occupanti.
Che gli Stati Uniti non vogliano limitarsi a saccheggiare l'Iraq, è fuori dubbio. I sicofanti hanno avuto l'onore di osare qualche critica apparente agli Stati Uniti (si veda il presunto rifiuto tedesco di partecipare all'invasione statunitense
dell'Iraq), ma tacciono subito quando il padrone getta loro qualche osso mascherato da avanzo di cucina (la partecipazione alla ricostruzione).
E' solo attraverso movimenti di resistenza, che si allargano diventando movimenti di massa, che è possibile contrastare gli sforzi di espansione degli USA.
Sarebbe un tradimento verso l'umanità, se delle forze non riuscissero a unirsi per la pace e la giustizia, solo perché passano il loro tempo lanciandosi accuse reciproche perché qualcuno collabora con qualcun altro di diversa fede o visione del mondo.
È certamente importante e inevitabile che si discuta di simili questioni, tra e soprattutto con gli altri, in modo che una simile collaborazione, che magari all'inizio è sorto solo in base a punti di vista pragmatici, maturi infine in vera e sincera amicizia.
Per dirla chiaramente, anche noi dobbiamo parlare dei reciproci pensieri e/o giudizi, perché dubbi forse anche fondati si trasformino in reciproco rispetto e fiducia.
I nostri sforzi verso una durevole unione non devono essere motivati da considerazioni di profitto, ma caratterizzati da fondamenta costruite nello sforzo di certezza e di giustizia della società, sul rispetto dei reciproci diritti e su inderogabili principi comuni.
Chi, su quali principi e politiche, da parte di chi e come, è qualcosa che si può stabilire solo attraverso il dialogo dell'uno con l'altro, e non con monologhi incrociati.
Per un musulmano, prendere posizione contro l'imperialismo è una conseguenza fondamentale della sua fede. Si tratta di una posizione di principio. Anche se gli stessi popoli che sono caduti vittima dell'occupazione dovessero dimenticare l'ingiustizia che è stata fatta loro, noi non la dimenticheremo mai. Impegneremo tutte le nostre forze per smascherare il vero volto dell'imperialiso.
Noi ci metteremo spalla contro spalla accanto all'Intifada globale contro la barbarie globale.
Anche nella nostra vita quotidiana, possiamo mettere in pratica questo schierarci contro la barbarie globale, adeguando i notri consumi ai nostri reali bisogni fondamentali per evadere all'asservimento al capitalismo; perché non dobbiamo dimenticare che la lotta contro l'imperialismo può avere successo solo se si fonda su una posizione anticapitalista.
Noi musulmani deduciamo questa posizione fondamentale dal dovere che abbiamo verso il nostro Creatore, di comportarci, secondo i Suoi divieti e inviti, in maniera responsabile ed esemplare verso il nostro ambienti e gli altri esseri umani.
Solo quando siamo certi attraverso un'onesta autocritica, di seguire questa posizione fondante, possiamo essere certi dell'aiuto del nostro Creatore.
Siano maledetti l'imperialismo americano e i suoi complici!
Basta con l'occupazione dell'Iraq, dell'Afghanistan e della Palestina!
Basta con gli assati dei crociati contro l'Islam!
Viva la pace e la giustizia!
In solidarietà
HDR (Human Dignity and Rights Foundation)
__________ Informazione NOD32 2683 (20071124) __________
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